Nella mia lista di interviste non poteva mancare una chiacchierata con Giorgio Taverniti, Esperto SEO e Founder e COO Area Network Search On Media Group, incontrato al Palacongressi di Rimini durante la due giorni del Search Marketing Connect, l’evento per i professionisti dei motori di ricerca. Con Giorgio si è parlato di SEO naturalmente e dei suoi sviluppi passati, presenti e futuri, ma anche di Copywriting. L’intervista si è così trasformata in una serie di osservazioni e consigli utili per i neofiti, ma anche per i professionisti del Web, sulla SEO, con puntualizzazioni sul suo legame con la scrittura nel Web.
Iniziamo quindi con le domande di Silvia a Giorgio Taverniti!
Ciao Giorgio, benvenuto su 4Writing e grazie per averci dedicato parte del tuo tempo durante questo fantastico evento, Search Marketing Connect. Il tempo è prezioso e in questi giorni per te è anche poco, quindi parto subito con le domande.
1.Come è cambiata la SEO negli ultimi anni, sia per quanto riguarda la struttura del sito che i contenuti?
Ciao Silvia, grazie per l’intervista e per aver circoscritto questa domanda alla struttura e ai contenuti.
Partendo dalla struttura quello che ha maggiormente impattato dal mio punto di vista è il livello di dettaglio che Google riesce e personalizzare nell’estrazione dei dati. Grazie anche a Schema.org, l’estrazione specifica dei dati da parte di Google diventa molto precisa e può permettersi di fare tante cose.
Tipo questa
Un altro impatto importante sulla struttura lo avrà il Mobile First Indexing in futuro: quando Google inizierà a dare molto peso al comportamento utente lato Mobile assisteremo ad una rivoluzione nella strutturazione dei siti mobile. Finalmente, in tanti, inizieranno a pensare all’esperienza utente da mobile.
Purtroppo fino a quando Google non fa da spauracchio, la maggior parte dei freelance e delle agenzie non si muovono.
A margine segnalo un cambiamento importante che è appena avvenuto
https://webmasters.googleblog.com/2017/12/rendering-ajax-crawling-pages.html
Passando invece ai Contenuti da un punto di vista SEO non è cambiato poi molto perché Google è andato sempre dritto per la sua strada: misurare l’esperienza dell’utente nella fruizione della risorsa. Chi ha lavorato fin dall’inizio in questo senso si è solo dovuto adeguare alla tipologia di contenuti che gli utenti hanno prediletto nelle varie epoche che abbiamo vissuto (gruppi, immagini, blog, infografiche, video, live e via dicendo).
2.Cosa consigli ad un aspirante SEO Specialist?
Questo lavoro, oltre ad una personale predisposizione, esige tanta esperienza alle spalle. Ci vogliono anni per diventare specialist. Quelli che hanno intenzione di bruciare le tappe possono farlo mettendo in pratica subito quello che imparano con progetti personali dove è possibile, è facile ed è anche consigliabile fallire. Meglio ancora subire molte penalizzazioni e tentare di uscirne.
Però occorre affiancare a questa attività la collaborazione con un team di persone con competenze varie: essendo la SEO veramente utile a tutti si possono apprendere tante nozioni dagli altri e lasciarsi influenzare dalle “discipline più vicine”.
Per questo consiglio di trovare un’agenzia che possa permetterci di fare una bella esperienza anche per capire quale ramo della SEO ci attira di più e quali altre materie potremmo studiare.
3. Per quanto riguarda Copywriting e SEO: secondo il tuo parere è essenziale che il Copywriter conosca un po’ di SEO e, viceversa per il SEO?
Sì, assolutamente. Basta che non finisca come con le parole crociate, che si pensi a dover infilare la chiave di qua e di la. Il SEO inoltre dovrebbe essere molto più aperto nei confronti del Copywriter: è vero che la SEO è un mondo affascinante, ma anche dietro le parole ci sono dei mondi sconosciuti che vanno esplorati.
Invece di solito accade che il SEO offre lezioni a chi scrive e non avviene il contrario: in questo modo si crea un flusso di conoscenza univoco e non c’è una vera e propria condivisione che è il vero valore di questo scambio.
4. Quali sono le potenziali novità a livello di SEO per il 2018? Cosa bisognerà fare per piacere a Google principalmente?
Potrebbe arrivare il Mobile First Indexing per tutti e sarebbe una bella novità perché per ora è probabilmente in test per poche cose. Tutto lo sviluppo che Google potrebbe fare per l’indicizzazione mobile ed i dati degli utenti è veramente senza fine. Il telefonino diventerà uno strumento sempre più utilizzato: ci stiamo avvicinando al 5G (2020) e questo porterà uno sviluppo importante della connessione (più veloce, stabile e con più dispositivi connessi) e anche hardware (per la realtà aumentata). Cambierà l’esperienza utente e tutto quello che riguarda l’esperienza utente riguarda anche la SEO.
Progettate pensando solo al mobile, è un buon inizio. Anzi: arrivano le feste. Prendete questa occasione subito: non aprite mai il PC e usate solo lo Smartphone!
5. I 3 errori che un SEO Specialist di oggi deve evitare?
Non confrontarsi, non aggiornarsi, pensare solo alla SEO.
Questo ultimo prezioso consiglio di Giorgio Taverniti apre importanti riflessioni sul lavoro del SEO Specialist ma anche di altri professionisti del Web. Il confronto, l’aggiornamento e una visione d’insieme ampia e che vada oltre i confini della propria specifica professionalità sono essenziali per lavorare nel Web e in generale ovunque. Alla resa dei conti il successo di un progetto Web si basa principalmente su una strategia condivisa sviluppata da un team eterogeneo, dove tutti i diversi professionisti sono focalizzati nel raggiungere lo stesso obiettivo nel modo migliore. Voi cosa ne pensate?
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