Gli snippet assumono sempre più importanza per la comprensione dell’argomento del tuo sito e per la sua visibilità in SERP. Lo snippet da vetrina del tuo progetto sulla SERP sembra avere sempre più valore, tanto da assumere sempre più il ruolo di anteprima.
Pochi giorni fa infatti è stato reso noto che lo snippet è passato da 160 caratteri a 230, spazi inclusi. Una riga in più che deve rispondere al meglio alle richieste delle persone.
Vediamo quindi insieme come ottimizzare gli snippet in chiave SEO anche per i neofiti.
Cosa sono gli snippet?
Gli snippet sono la tua “vetrina” nella SERP, in pratica si tratta dei riferimenti alle pagine del tuo sito che appaiono indicizzati nella lista di risultati che Google propone come risposta ad una richiesta o query.
Gli snippet sono composti da un titolo, il riferimento all’URL del tuo sito e una breve descrizione di due righe dell’argomento trattato nella pagina di riferimento che risponde ad una specifica richiesta che l’utente fa al motore di ricerca. In termini SEO, il titolo corrisponde al <tag title> e la descrizione al <tag meta description>. Anche i neofiti della SEO conoscono l’importanza del <tag title> per l’ottimizzazione del proprio sito, in particolare la parola chiave scelta dovrebbe essere il più possibile vicina all’inizio del tag. La descrizione invece corrisponde ad una tag spesso considerato secondario in quanto non sembra condizionare il posizionamento del sito.
In realtà, si consiglia sempre di ottimizzare anche il <tag meta description>, poiché Google altrimenti inserisce a suo piacimento le prime righe del contenuto. Scrivere un <tag meta description> di valore è quindi importante perché permette di comunicare in modo incisivo con il proprio lettore o utente già dalla SERP. Inoltre è utile evidenziare che la parola chiave per cui un contenuto è ottimizzato appare evidenziata in grassetto nella descrizione quando inserita nel <tag meta description>!
Cosa dice da tempo Google a proposito snippet?
Nelle recenti Linee Guida per i Quality Rater era evidente che lo snippet rappresentasse per Google un elemento essenziale per l’ottimizzazione di una pagina, soprattutto su mobile. L’argomento occupa una buona parte delle Linee Guida evidenziando l’interesse di Google per arrivare a ottimizzare una SERP sempre più chiara e comprensibile non solo nei contenuti ma anche nelle immagini che offre all’utente. Per arrivare a snippet eccezionali o rich snippet, gli SEO più esperti hanno a disposizione nuovi tag con il protocollo schema.org da inserire nel codice del sito direttamente o tramite Google Tag Manager. Questi tag permettono ad esempio di associare un’immagine allo snippet, di arricchirlo con le valutazioni degli utenti (le stelline che si vedono brillare in alcuni snippet) e di inserire anche tante altre informazioni utili all’utente.
Per i meno esperti su Google Search Console è possibile ottimizzare gli snippet con il tool Evidenziatore di dati. Uno strumento semplice da utilizzare e che permette di rendere lo snippet più appetibile. In ogni caso bisogna sottolineare che alla fine è sempre Google a decidere cosa far vedere nella SERP. In tal senso, se le stelline o altre implementazioni dello snippet sono attivati da Google quasi per tutti, per quanto riguarda le immagini e altre ottimizzazioni dello snippet la SEO e i contenuti di qualità rimangono prioritari per diventare visibili ed evidenti a casa di BigG.
Cosa ha confermato Google pochi giorni fa sugli snippet?
Oggi risulta sempre più chiaro l’interesse di Google per offrire una SERP che risponda subito ai bisogni e alle richieste dei suoi utenti. Pochissimi giorni fa alcuni professionisti si erano accorti che qualcosa stava cambiando nella SERP. Non si trattava di cambiamenti strani nel posizionamento delle varie pagine ma dell’aspetto di alcuni snippet. Appariva una riga in più! Quasi in parallelo a queste prime osservazioni è arrivato l’annuncio di Google: la lunghezza dello snippet passa da 160 caratteri a 230, spazi compresi.
Una riga in più che per il professionista di Content e SEO rappresenta una nuova opportunità di comunicare in modo esauriente e accattivante al fine di portare l’utente nel proprio sito. Per il professionista SEO si conferma un dato di fatto: l’importanza di arrivare in prima pagina. Nello specifico poi si è osservato che l’aumento del numero di parole sembrerebbe riguardare la descrizione. I <tag meta description> ottimizzati su 160 caratteri rimangono invariati, mentre quelli non ottimizzati, o non scritti, in automatico passano a 230 caratteri dato che Google si va a prendere anche i caratteri in più dalle prime righe del contenuto.
Cosa significa tutto questo?
Sembrerebbe che Google voglia tenere il più possibile le persone sulla sua SERP che si andrà ad arricchire di contenuti efficaci. Si vocifera anche che Google voglia imitare i vari Social tenendo le persone il più possibile nella sua piattaforma. A mio avviso Google persegue l’obiettivo di rispondere ai bisogni delle persone al meglio già nella SERP, lasciando loro la scelta di accedere ad un sito se si presenta utile fin da subito. In quest’ottica l’ottimizzazione dello snippet diventa sempre più importante per il professionista che vuole risolvere le necessità del proprio target al meglio e in chiave SEO.
Tale cambiamento sembra riguardare la descrizione ma siamo proprio sicuri? Si parla di aumento dei caratteri dello snippet, si osserva in SERP l’aumento di una riga di alcune descrizioni e si vocifera anche che potrebbe aumentare il numero di caratteri del <tag title>. Io scrivendo questo stesso articolo ho notato che Yoast guida per un <tag title> più lungo mantenendo la descrizione invariata. Forse ci sono dei test in corso per capire come la SERP sta variando. Sta di fatto che, se fosse il <tag title> a variare in lunghezza o se un domani anche questi tag conterranno più caratteri, aumentano comunque le possibilità di poter essere sempre più efficaci e papabili per il target già dalla SERP, soprattutto se si è in prima pagina con contenuti di valore.
Voi cosa ne pensate? Vi aspetto nei commenti!
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