“Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni.” (Eleanor Roosevelt)
Certo, parlare di lavoro e di futuro in questo particolare momento in cui la nostra società riversa tutte le sue sofferenze all’interno di un contenitore nero, privo di spiragli (almeno questo in apparenza perché voglio un po’ sfatare questa condizione), e che si identifica in una parola piccola ma potente – Crisi! – sembra quasi che io desideri prendervi in giro.
Lungi da me impugnare questo tipo di atteggiamento: chi mi conosce, sa bene quanto mi sforzi a divulgare le potenzialità che si trovano all’interno di ognuno di noi, quali ottimismo e fiducia, senza mai distogliere gli occhi dalla realtà ovviamente!
Credere sempre e non arrendersi mai!
Partiamo da un concetto banalissimo al quale confido molto: credere sempre, e comunque, in ciò che si desidera; combattere sempre e non arrendersi mai, soprattutto quando si è alla prima sconfitta. Anzi, è proprio nella sconfitta che dobbiamo trovare la forza di rialzarci e continuare la nostra battaglia… e domandarci: “Perché siamo stati sconfitti”? “In cosa abbiamo sbagliato”? Guardiamoci intorno, scrutiamo i nostri competitor e, nel caso specifico, la crisi e cerchiamo di fiutare un’altra possibilità, prima ancora di arrenderci.
Anche se è un nostro diritto, non buttiamoci a capofitto per capire come la crisi lentamente, e subdolamente, abbia trasformato la serenità lavorativa in un qualcosa di meramente incerto e ignoto; non troveremo una risposta certa. Anziché perdere altro tempo in domande alle quali nessuno può o, peggio ancora, non vuole degnarsi di darci una risposta, cerchiamo di trovare una soluzione idonea al momento.
La crisi c’è e noi dobbiamo sopravvivere!
Nel film “Ender’s Game”, come afferma il Colonnello Hyrum Graff (interpretato da un brillante Harrison Ford): In guerra l’unico insegnate è il nemico!
Qualcuno di voi si starà chiedendo cosa la crisi potrà mai insegnarci! L’hai pensato anche tu, che in questo momento stai leggendo questo post, vero? Suvvia, scansa tutto ciò che di pessimista c’è nella tua testa e continua a leggere. Hai mai sentito parlare del futuro digitale o, ancor meglio, delle nuove professioni 3.0? Facciamo un passo indietro.
La macchina del tempo… in formato digitale
Il web, ovvero l’intero mondo digitale, è il luogo virtuale dove tutto è veloce; ciò è confermato dal fatto che da un momento all’altro ci siamo ritrovati catapultati in una nuova era senza che noi ci accorgessimo: dal web 1.0 siamo passati al web 2.0, e ora al web 3.0.
Tu, per caso, te ne sei accorto? Eppure, ogni giorno, compiamo azioni legati al world wide web: ti faccio un esempio semplicissimo. Ti sei reso conto quando, autonomamente e senza l’aiuto di nessuno, hai potuto aprirti un blog tutto tuo? No, vero? Ecco, se prima la conoscenza del linguaggio virtuale era (obbligatoriamente) necessaria, oggi non è elemento fondamentale: con pochi clic puoi aprirti un blog e iniziare scrivere.
I vari passaggi sono più veloci della luce (o quasi); e tutto ciò si traduce positivamente in termini di professioni poiché, così come cambiano le ere, mutano le esigenze di chi si trova lanciato nell’universo digitale.
Il web 3.0 e l’attesa notizia: le nuove figure professionali
Esatto! Il web 3.0 è il condottiero delle buone novelle: esso, infatti, ha trascinato con sé tantissime nuove figure professionali, impensabili fino a pochi anni fa. Onde evitare di dimenticarmi qualcuna, ti riporto quanto letto nel libro “Le nuove professioni del Web” scritto dal grande Giulio Xhaet!
- Community Manager – Il rappresentante della community
Il CM svolge un ruolo ben preciso: come un bravo amatore, attira gli utenti e li coinvolge rendendoli partecipi alle varie discussioni che si accendono e si instaurano. Ha ottime capacità nel gestire le critiche, ma soprattutto deve riuscire a trasformare ogni opinione negativa in utilità per il brand.
- Transmedia Web Editor – Il creatore dei contenuti
Il TWE è colui che si occupa di “riempire” ogni singola pagina web in contenuti: articoli (post), ma anche aggiornamenti multimediali e qualsiasi altra informazione che possa essere utile agli utenti, ovviamente sempre in termini di contenuti. Il TWE deve possedere una caratteristica ben precisa: la tempestività. La sua capacità, infatti, si traduce nel riuscire a captare news allettanti, ma utili all’utente, fornite da altri e rielaborate secondo un proprio singolare e originale stile.
- Digital PR – Il costruttore delle Pubbliche Relazioni
Un bravo Digital PR deve costruire una rete di contatti, e quindi saper gestire le relazioni, non solo rimanendo “dietro le quinte” del web, ma anche “live”. Il web, pertanto, è il mezzo per creare le relazioni dal vivo. Un altro aspetto fondamentale che ruota attorno tale figura è l’informazione ma, soprattutto, la comunicazione: il Digital PR deve comunicare, così come leggiamo nel testo di Giulio Xhaet, “le notizie in tempo reale, altrimenti molti altri lo faranno per voi”.
- All-Line Advertiser – L’esperto della promozione integrata
L’All-Line Advertiser ha il compito di mettere nero su bianco la giusta strategia sfruttando gli strumenti promozionali della Rete: banner, newsletter, ecc. Prima di attivare una campagna di advertising, però, deve focalizzarsi sugli obiettivi da raggiungere in base al budget che ha a disposizione; e, solo dopo aver dettagliatamente studiato l’oggetto dell’attività promozionale e tutto ciò che riguarda il brand (posizionamento, pubblico di riferimento, linguaggio, competitors, ecc.), può delineare la sua tattica.
- e-Reputation Manager – Un po’ analista, un po’ addetto alle PR
L’e-Reputation Manager si occupa di “fiutare” tutti i movimenti della Rete il cui obiettivo è quello di evidenziare le conversazioni, quelle più importanti, in termini di parole chiave, e le analizza con lo scopo di fornire un panorama completo circa la percezione che il web ha rispetto al brand o all’azienda stessa. In altre parole: monitorizza (ogni singolo movimento) per gestire, in termini di strategia di comunicazione, la reputazione online dell’azienda per cui espleta la sua mansione.
- Search Engine Optimizer (SEO) – L’ottimizzatore della visibilità sul web
Chi si occupa di SEO è capace – senza trucchi e senza inganni – di portare un sito alla massima visibilità rispetto alla più autorevole piattaforma online; prima fra tutti, Google. Affinché il lavoro del SEO sia visibilmente (è il caso di dirlo) efficace dovrà essere integrato con una strategia di marketing, ma anche con lo sviluppo del sito stesso.
- Web Analyst – Interprete dei dati della Rete
Il web si compone di attività, tante. Il ruolo del Web Analyst, pertanto, si traduce esattamente nell’interpretare tali dati fornendo al proprio cliente analisi dettagliate attraverso l’elaborazione di un report completo. Ogni numero, ogni risultato, è il punto di partenza per adottare una strategia.
- Content Curator – L’esploratore di notizie
Un bravo Content Curator è capace di sondare il web con lo scopo di andare alla ricerca di notizie sempre nuove, anche se scritte da altri; ma egli sa capire quella che fa più rumor e la potenzia secondo le sue esigenze facendola propria.
Concludo ricordandoti che…
… “Il segreto per andare avanti è iniziare.” (Sally Berger)
Non fermarti solo perché qualcun altro lo ha deciso per te! Prendi le chiavi in mano, il successo ti aspetta! Studia e sii curioso, l’avventura digitale sta per iniziare…
(Fonte Immagine in evidenza – Flickr)