Il Marketing non è più rappresentato dalle cose che fai, ma dalle storie che racconti – Seth Godin
Iniziamo con un quesito semplice: come mai i bambini, secondo te, amano i racconti, le favole… le storie? Hai mai avuto il piacere di scorgere le espressioni di un bimbo quando il suo narratore, addentrato nella lettura, descrive dettagliatamente ambientazioni e ogni passaggio peculiare del racconto stesso? La risposta è più semplice della domanda: perché si EMOZIONANO!
Il Marketing Emozionale, la sua importanza
Esatto: si EMOZIONANO! Facciamo, però, un piccolo passetto indietro. Sappiamo bene quale sia l’obiettivo principale del Marketing: soddisfare i bisogni dei consumatori e creare profitto. Infatti, secondo le teorie classiche il consumatore, che ha un bisogno, sceglie razionalmente e automaticamente il prodotto (o servizio) per soddisfare questo suo desiderio. In realtà non è esattamente così poiché le scelte sono altresì legate all’aspetto cosiddetto emotivo, che non deve essere assolutamente ignorato o sottovalutato.
Storytelling per emozionare…
Ma il concetto emozionale da solo non basta; esso, di fatto, è strettamente legato ad un altro aspetto fondamentale: lo storytelling, vale a dire la straordinaria tecnica impiegata per trasmettere un messaggio divertente e indimenticabile. Le storie che raccontiamo, infatti, devono raggiungere un obiettivo ben preciso: catturare l’attenzione di chi ci ascolta in maniera tale che la stessa rimanga impressa nella sua mente. E vuoi sapere come? Emozionando, per l’appunto!
Raccontare: come? L’importante ruolo della viralità
E, nel caso specifico, come promuovere un evento? O è meglio dire: come raccontare un evento? Be’ io opto, senza alcuna esitazione, per la seconda semplicemente perché il verbo “raccontare” è capace di creare internamente e psicologicamente emozioni inspiegabili. Già, ma come? Il modo migliore per raccontare un evento è attraverso la creazione di un video che, però ricordiamolo, dovrà diventare virale. Infatti, affinché il favoloso meccanismo dei video funzioni è necessario che esso diventi virale. In una intervista di tre anni fa, ma che a mio parere è sempre attuale, Annamaria Testa spiega a d.repubblica.it, attraverso testuali parole, cos’è un video virale:
“Si tratta di un video spesso realizzato con strumenti minimi ma con una buona qualità. Oltre a non essere girato con tutti i crismi del cinema tradizionale il video virale ha due caratteristiche che lo contraddistinguono: la prima è che è destinato alla rete e quindi non passa sui circuiti tradizionali di diffusione dei video. La seconda è che deve avere un formato breve o brevissimo e giocare sulla sorpresa, l’emozione, la curiosità o il divertimento perché gli utenti stessi contribuiscano alla sua diffusione. La metafora della viralità è interessante perché rende bene l’idea di una diffusione che avviene tra persona a persona, proprio come un virus. Con una differenza: i virus si diffondono nostro malgrado. I video virali si diffondono perché quelli che sono venuti in contatto con il video in oggetto decidono di farsene portatori distribuendolo nella propria rete di contatti” (per l’intervista completa, clicca qui).
Video storytelling virale, facciamolo nel modo giusto!
Partendo da questa esaustiva spiegazione, ecco i cardini principali per fare video storytelling virale:
- Il video, anche se realizzato con strumenti minimi, dovrà essere di buona qualità;
- Il video dovrà essere destinato alla rete, più precisamente ai social networks;
- Il video dovrà avere un formato breve;
- Il video gioca sulla sorpresa, sull’emozione, sulla curiosità e sul divertimento (ed io aggiungerei: sulla genialità).
4 app per fare video storytelling
I punti appena elencati puoi benissimo concretizzarli utilizzando i dispositivi di ultima generazione: smartphone, tablet…
Ecco, quindi, 4 App per fare video storytelling:
- iMovie – realizzata per iPhone e iPad, con iMovie puoi iniziare a raccontare la tua storia. L’ultima versione, la 2.0, ha introdotto delle grandiose novità: layout più intuitivo; 16 stili per i titoli; nuove transizioni; ecc.
- Flipagram – con Flipagram puoi creare dei mini-video usando direttamente le foto di Instagram e del rullino fotgrafico… è molto semplice da utilizzare.
- Adobe Voice – L’App di Adobe, Adobe Voice ti permette di creare video-storie fantastiche in pochi minuti. E ti dirò di più: l’ultimo aggiornamento (versione 1.1) ti consente di aggiungere dei brani musicali direttamente dalla tua libreria di musica.
- Magisto – Con Magisto raccontare fare storytelling è davvero molto, ma molto semplice… tutto è a portata di clic. Effetti speciali e musica sono integrati!
E tu che cosa stai aspettando?
Inizia a raccontare la tua storia: coinvolgi emotivamente i tuoi clienti creando video convincenti e appassionanti! Sai bene quanto sia importante per un brand raccontare storie, vero?
E se ti va, raccontaci la tua esperienza! Le danze ai commenti sono aperte! 😉
(Fonte Immagini – flickr)