Il Social Media Manager è uno dei nuovi lavori della comunicazione 2.0, ancora non propriamente conosciuto né (purtroppo) apprezzato. Non si tratta solo di gestire un certo numero di canali social, ma di curare a tutti gli effetti l’immagine online dell’azienda o del brand, con numerose attività correlate.
Negli ultimi tempi, si è iniziato a capire (finalmente) anche in Italia di quanto sia necessaria una figura che si occupi esclusivamente di comunicazione web, e di conseguenza cresce sempre di più il numero di “aspiranti” social media cosi. Tuttavia, non ci si può semplicemente “improvvisare” social media manager!
Personal Branding
Prima di tutto, si deve dimostrare di conoscere i mezzi di comunicazione con cui si vuole lavorare e di aver fatto proprie le dinamiche che stanno alla base di un corretto uso dei social media. Ecco allora che un buon Personal Branding diventa essenziale se si vuole trovare lavoro come Social Media Manager.
Prima di poter vendere il prodotto di un’azienda sui social, dovete saper “vendere” voi stessi: i vostri canali social sono la vetrina del vostro brand, che quindi dovrà risultare coerente, utile, efficace e intelligente.
Qualche consiglio “generale” ma pratico:
- evitate i flame: la base dei social è la conversazione e il confronto, ma molto facilmente si possono scatenare liti furibonde anche sui temi più futili. Il mio consiglio è di evitare di surriscaldarsi in un flame polemicoso senza fine, gonfio di parolacce e frasi irripetibili.
- mantenete una identità univoca: sembra una cosa scontata, ma avere la stessa foto e lo stesso nome su tutti i social è la prima cosa da cui partire per costruire un buon Personal Branding. Potete cambiare foto quante volte volete (io stessa non riesco a decidermi), ma cercate di mantenere la stessa “faccia”.
- coltivate il vostro brand: se volete proporvi come Social Media Manager, dovete ovviamente essere a conoscenza delle ultima novità social. Leggete siti di settore (possibilmente stranieri) e condividete le news e gli aggiornamenti con i vostri follower. Fatevi vedere informati e “sul pezzo”, chiedete e rispondete, cercate conversazioni, commentate sui blog e magari chiedete di scrivere come contributor su blog di settore.
Basandomi sulla mia personale esperienza, ecco qualche consiglio su come usare i principali social media per un buon engagement con i follower (e per farvi trovare dai datori di lavoro):
Molti usano twitter come una chat pubblica o come un semplice elenco degli ultimi post del proprio blog. Sarà che io sono una Twitter Addicted, ma vedo nell’uccellino blu delle potenzialità infinite che il più delle volte non vengono recepite. Twitter è il social per eccellenza dello Share: condividete le news che secondo voi meritano di essere lette, seguite personaggi che possano ispirarvi, partecipate a discussioni (senza cadere nei flame!), e mostrate (possibilmente) il meglio di voi stessi (evitando foto imbarazzanti e frasi volgari).
Mantenete il profilo pulito eliminando le risposte dopo un giorno: probabilmente molti sono contrari, ma secondo me un buon profilo twitter è un biglietto da visita da non sottovalutare. Trovare mille messaggi di risposta a conversazioni infinite non dice nulla su di voi, e serve solo a spiattellare i vostri affari personali che (probabilmente) interessano a poche persone.
Facebook è il social che più facilmente potrebbe rovinarvi la reputazione! Fate attenzione quando condividete qualcosa: se possibile, mantenete la privacy impostando la visibilità solo per gli “amici”. Ricordate che i datori di lavoro vengono a cercarvi sui social prima di assumervi, soprattutto se puntate a fare il Social Media Manager: non pubblicate cose di cui potreste pentirvi, anche se sul momento vi sembrano incredibilmente divertenti!
Se avete un blog, aprite una pagina pubblica dedicata: potrete organizzare meglio i vostri contenuti e assumere un’aria più professionale.
LinkedIn è il social network dei professionisti, soprattutto nel settore della web communication: sicuramente non fa una buona impressione un profilo poco curato o, ancora peggio, non trovarvi affatto!
Cercate di scrivere una presentazione iniziale semplice e diretta: io ho optato per un elenco delle mie skills, ma potete anche riassumere brevemente le vostre esperienze.
Cercate connessioni con professionisti simili a voi e che possano aiutarvi con il networking, fondamentale per cercare lavoro. Entrate a far parte di gruppi che trattano di temi interessanti e cercate di interagire con commenti o iniziando una discussione.
Quando inviate un CV, ricordate di allegare anche il link al vostro profilo LinkedIn.
GooglePlus
Nuovo arrivato nel mondo dei social, il figlioletto di Google può dare grandi soddisfazioni! Scrivete con cura la parte dedicata alle informazioni personali, create cerchie divise per tema in modo da poter seguire più facilmente le ultime novità, e cercate le community più attive sui temi che volete approfondire.
About me
Ultimo, ma non per importanza, voglio citare About.me (https://about.me): non un vero social media, anche se comunque permette un certo tipo di interazione tra gli utenti, è un sito che semplicemente offre una pagina dove potete riassumere tutti i vostri social. Una carta d’identità digitale che dovete usare in modo intelligente per mostrare la vostra originalità! Non è da sottovalutare: durante un colloquio si sono complimentati proprio perché avevo una pagina su About.me, che ovviamente avevo linkato sul CV.
Di consigli ce ne sarebbero ancora tanti, ma questi sono sicuramente una buona base da cui partire. Mi sono basata sulla mia esperienza diretta, e posso assicurarvi che con un buon Personal Branding non solo riuscirete ad ottenere il lavoro, ma addirittura verrete contattati prima di iniziare a cercarlo (fatti realmente accaduti!).
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