Nel Web Copywriting bisogna osservare tutta una serie di fattori dalle molteplici sfaccettature che possono realmente condizionare il risultato finale. Oggi vedremo l’editing ottimizzato di un articolo, ovvero come deve essere scritto un articolo secondo le regole SEO On-page.
Saper editare un articolo ottimizzato in chiave SEO è infatti una competenza essenziale per il Copy ma anche per coloro che scrivono i contenuti per la propria azienda o gestiscono un blog personale. In pratica parleremo di <tag body>, <tag Title>, <tag meta description>, < tag H1, H2, H3, …> , tag delle immagini e dei link. Chi scrive nel web deve conoscerli per aumentare le sue competenze e finalizzare al meglio il suo lavoro.
Sviluppare contenuti per il web
La fase sviluppo di un contenuto è il risultato di una serie di approcci strategici attraverso i quali si sono identificati argomento, target e, per chiudere il cerchio, le parole chiavi e il tone of voice ideali per raggiungere i propri clienti, interlocutori e lettori.
La realizzazione di un contenuto vede infatti confluire la professionalità e l’esperienza di diverse figure che devono far convergere insieme in un testo di valore una strategia condivisa basata su un obiettivo: engagement, vendita o informazione. In tale fase è essenziale che i professionisti che gestiscono il Content Marketing, il Copywriting e la SEO siano allineati per arrivare ad un testo di valore e qualità.
Web Copywriting e SEO
Scrivere contenuti per il Web, o Copywriting, non si limita a scrivere testi grammaticalmente corretti, di valore e pertinenti con l’argomento che si sta trattando ma si può definire come una metodologia di scrittura che si deve adattare ai bisogni e al linguaggio sia delle persone, o target, che dei motori di ricerca, per i più Google.
Il Copy generalmente riceve indicazioni dai vari specialisti su argomento, tipo di contenuto, tono di voce e parole chiavi per creare il testo. Senza entrare nel dettaglio di ogni singola voce, ci concentreremo nell’editing dell’articolo, evidenziando in particolare le regole SEO on-page che tutti i Copy e Blogger dovrebbero conoscere per scrivere articoli come piacciono a Google e quindi più impattanti per le persone.
Scrivere per il Web una questione di qualità e valore
Per scrivere un articolo di qualità ci insegnano che bisogna non solo creare un contenuto impattante, persuasivo, informativo e di valore ma anche pertinente con l’argomento e che “parli il linguaggio” del proprio target rispondendo ai suoi bisogni.
Per scrivere un articolo ottimizzato in chiave SEO il testo, secondo le ultime indicazioni della maggior parte degli esperti, dovrebbe contenere dalle 1000-1500 parole per un articolo di valore e partire dal minimo storico di 300 – 350 parole. I testi migliori inoltre dovrebbero essere arricchiti di immagini o video e link interni ed esterni di qualità e valore per accompagnare il nostro interlocutore nella miglior comprensione del testo e quindi in una risposta sempre più chiara e di qualità ai propri bisogni.
Partendo da queste regole SEO on-page “qualitative”, per il Copywriting risulta sempre più naturale avvicinarsi alle regole più tecniche di ottimizzazione, ovvero inserire le parole chiavi che gli vengono indicate, secche o di coda lunga, informative o transazionali, in un testo armonico senza problemi di “keyword stuffing” o incompatibilità, rispondendo così al bisogno di chiarezza e valore di Google e quindi delle persone.
Scrivere per il Web una questione visiva per la SEO on-page
Scrivere un testo per il Web prevede inoltre che le parole seguano una struttura “visiva” che cerca di captare al meglio l’attenzione delle persone e coinvolgerle nella lettura.
La piramide rovesciata è sempre il pilastro su cui si basa la struttura di un articolo. Si tratta infatti di una specie di struttura gerarchica dell’argomento o del messaggio che si vuole trasmettere finalizzata ad attirare il lettore in un funnel. Alla fine di questo, a seconda della strategia, si converge in un’azione di conversione o di engagement.
Ma come deve essere strutturata l’erogazione di informazioni secondo la piramide rovesciata:
- Titolo: deve essere il più possibile chiaro nell’indicare l’argomento principale e deve contenere la parola chiave di riferimento.
- Inizio: introduzione che riassume chiaramente l’argomento principale e che convinca il lettore ad addentrarsi nei successivi paragrafi o sotto-paragrafi del testo. Una sorta di struttura gerarchica
- Svolgimento: il testo (abbiamo visto dalle 350 alle 1500 parole) deve essere diviso in paragrafi identificati da titoli e sottotitoli in cui vengono inserite le parole chiave in modo naturale ed evitando un’eccedenza delle stesse (“keyword stuffing”) che Google potrebbe punire. La suddivisione in paragrafi dà il ritmo al testo e aiuta il lettore a una maggior comprensione e “digeribilità” del contenuto mantenendo abbastanza viva la sua attenzione.
- Immagini: inserite nel testo in modo utile aiutano a coinvolgere il lettore con una miglior comprensione dell’argomento.
- Conclusione: oltre a riassumere il concetto o il messaggio principale deve contenere una Call to action per favorire il coinvolgimento del lettore e per guidarlo a compiere un’azione che ti interessa.
Seguendo queste regole si ottimizza però in parte il <tag body>, ovvero si rispondono alle esigenze di qualità ma non siamo ancora entrati nel vivo della SEO on-page
Scrivere per il Web una questione di ottimizzazione SEO on-page del <tag body>
Fino ad ora si sono viste le regole per un’ottimizzazione qualitativa del testo del <tag body>. Secondo le regole della SEO on-page per ottimizzare da un punto di vista più tecnico la struttura del <tag body> bisogna editarlo curando altri tag al suo interno in modo funzionale al proprio scopo e alla creazione di una struttura visivamente fruibile dalle persone e comprensibile per Google.
Le varie parti del testo indicate sopra quindi devono essere ottimizzate attraverso l’utilizzo di tag specifici:
- Titolo: va inserito nel <tag H1> e deve essere chiaro, informativo e focalizzato sull’argomento. Il <tag H1> deve essere solo uno in una pagina
- Sottotitoli: vanno inseriti nel <tag H2> e aiutano a sostenere visivamente il ritmo del testo e a chiarire step by step in modo sempre più approfondito l’argomento del testo spiegato in modo esaustivo nei vari paragrafi
- Elenchi: quando si creano degli elenchi come sotto argomento di un paragrafo, i titoletti vanno inseriti come <tag H3>
- Ci sono anche i <tag H4, H5, H6> che però non vanno usati tantissimo e che all’aumentare del numero indicano una gerarchia di importanza di contenuti in fase decrescente rispetto ad H1 e H2.
- Introduzione e svolgimento: per una miglior comprensione del testo da parte del lettore e anche di Google le parole che spiegano concetti importanti vanno evidenziate in grassetto o <tag strong> oppure in corsivo, <tag em> ricordandosi che lo strong è più impattante del corsivo per Google
- Immagini: il titolo dell’immagine o <tag Alt> è importante per indicizzarla nella sezione dedicata di Google e aumentare la propria visibilità. Nel nome dell’immagine è importante in particolare inserire le parole chiavi o variazioni della stessa
- Link: anche i link devono essere ottimizzati e in particolare devono legare il testo a una pagina interna o esterna pertinente con il contenuto e attraverso un’ancora (anchor text) chiara.
Conoscere le regole della SEO on-page ti permette di intercettare il tuo target già nelle SERP di Google per attirarlo nel tuo sito. Mancano però ancora i tag più importanti del contenuto da ottimizzare.
L’ottimizzazione del <tag title> e del <tag meta description> fondamentali nella SEO on-page ma non solo
Nell’ottimizzazione SEO on-page è fondamentale scrivere strategicamente i due tag più importanti: il <tag title> e il <tag meta description>.
Questi due tag non appaiono sulla nostra pagina o nel testo ma sono molto importanti perché, assieme all’URL della pagina, costituiscono lo snippet, ovvero il trafiletto dedicato ad ogni singola pagina nei risultati dei motori di ricerca, in pratica il biglietto da visita che presentiamo al nostro target quando ha chiesto la risposta a un suo bisogno a Google.
<tag title> e il <tag meta description> sono quindi fondamentali per la visibilità del nostro progetto. In particolare come vanno ottimizzati?
<tag title>
Questo tag viene spesso confuso con il titolo ma non è il titolo che, come abbiamo visto, è il <tag H1>.
Nello specifico spesso i due tag coincidono e tale abitudine può aver favorito l’errore. Entrambi influenzano il ranking della pagina, ovvero la sua potenzialità nello scalare la SERP di Google, ma il <tag title> è molto più impattante del titolo perché corrisponde al titolo che apparare nello snippet della pagina sulla SERP.
Il <tag title> deve contenere la nostra parola chiave, generalmente all’inizio o più possibile in prossimità, e deve informare in modo utile restando nel range dei 60 caratteri, spazi inclusi. Il titolo deve essere unico, persuasivo e attraente e deve concentrare in poche parole la soluzione di un bisogno. Il <tag title> deve essere studiato in chiave strategica, quindi, se potete, evitate di farlo coincidere con il titolo e componente un tag title ad hoc che attiri l’attenzione sulla SERP.
<tag meta description>
Il <tag meta description> rappresenta la descrizione del nostro contenuto presente nello snippet. Nonostante non abbia alcun valore sul posizionamento della pagina e il suo ranking, sembra assumere sempre più importanza in termini di visibilità, o meglio nel favorire la miglior visibilità di contenuti posizionati nella prima pagina della SERP.
In particolare la descrizione della pagina è sempre più importante e deve spiegare in modo chiaro e persuasivo al target quello che lo aspetta nel sito. Il <tag meta description> deve essere unico per ogni pagina, deve contenere la parola chiave che viene evidenziata in grassetto se coincide con la richiesta dell’utente ed è costituito massimo da 320 parole.
Il numero di parole recentemente è stato aumentato da 160 a 320 caratteri evidenziando l’interesse di Google di rendere la SERP sempre più efficiente nel rispondere alle domande dei suoi utenti. Google se non trova questo tag compilato, si piglia dal testo 320 parole (in genere quelle iniziali), perché una SERP completa è essenziale per offrire un servizio sempre più di qualità. Si evidenzia in particolare che l’obiettivo di Google sembra essere quello di offrire già nella SERP la risposta ai bisogni delle persone, trasformando le pagine, i siti e i blog in “luoghi” in cui il suo utente può approfondire nel dettaglio “l’oggetto del bisogno o del desiderio”.
Abbiamo quindi approfondito la SEO on-page per scrivere ed editare un articolo. Un lavoro impegnativo per rispondere a diversi fattori che favoriscono il raggiungimento della miglior posizione della pagina … magari la posizione 0!