Il 17 giugno 4Writing ha partecipato al MARKETERs Day 2016 presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia: un evento indimenticabile di cui abbiamo già parlato essendo stati coinvolti come media partner. Dietro l’organizzazione di questa giornata fantastica all’insegna dell’Entertainment, abbiamo avuto la fortuna di conoscere un gruppo di giovani universitari, i MARKETERs. Abbiamo pensato di presentarli anche ai nostri lettori attraverso questa intervista, attraverso le parole dei ragazzi del MARKETERs Club.
SCOPRIRE I MARKETERS
Il MARKETERs Club è stata una bella scoperta: leggere il loro sito e vedere le diverse attività che hanno realizzato in soli 4 anni di vita ha ancora la capacità di stupire. Siamo in un momento storico in cui spesso per stupire le persone devi fare chissà quali grandi cose, i MARKETERs invece ci sono riusciti mettendosi in gioco, lavorando duro e provandoci insieme, a piccoli grandi passi. Questi ragazzi, giovani universitari di Economia e Marketing all’Università Ca’ Foscari, hanno prima scoperto e poi mostrato a tutti che “Si può Fare!”, basta iniziare. Spinti dalla filosofia del Learning by Doing nel 2011 hanno creato un’associazione, il MARKETERs Club. Volevano costruire un ponte tra studenti universitari e aziende, una collaborazione che permettesse agli studenti di integrare gli studi in atto con il lavoro vero che li aspettava, creando un punto di incontro tra teoria e pratica. Ci sono riusciti alla grande! All’inizio erano circa una trentina oggi superano i 400 iscritti. Inoltre hanno ampliato le attività del Club con la MARKETERs Academy, lo spin-off nato per la formazione, l’offerta di EVENTI di cui il MARKETERs Day è l’evento clou dell’anno e il neonato magazine This MARKETERs Life. Hanno anche attivato la sezione Alumni dedicata ai MARKETERs già laureati perché il Club non abbandona i suoi ragazzi che crescono. Stanno infine preparando il MARKETERs Compass, una nuova idea che vuole allargare il club oltre i confini di Cà Foscari.
INCONTRARE I MARKETERs
L’occasione per incontrarli è stato il MARKETERs Day. Vederli all’opera è una bella esperienza: giovani dagli occhi pieni di soddisfazione, i capelli trafelati dalle mille cose da fare e l’espressione di chi nonostante la fatica e la sensazione di non riuscirci, invece ha attivamente contribuito a creare un grande evento con ospiti di portata internazionale. Poi ho avuto l’opportunità di intervistare il direttivo, ancora Alumni e Studenti che condividono un sogno e un progetto alla pari seguendo una gerarchia che dà la possibilità di coprire tutti i ruoli, basta essere propositivi, meritevoli ma sopratutto credere nei valori del Club. Ho così conosciuto Francesco Favaro e Olga Baratto, due dei primi fondatori del MARKETERs Club ormai Alumni ad honorem nel direttivo, assieme al presidente Francesca Bin che solo poco tempo fa faceva parte delle “braccia dei MARKETERs”, la logistica da cui tutti partono. Poi ancora Giulia Giglio, Vice Presidente e Responsabile Organizzazione Eventi, e infine Sara Tebaldini, Responsabile Comunicazione del MARKETERs Day dello scorso anno e ora Editor in Chief del magazine This MARKETERs Life.
LA VOCE DEI MARKETERs
Mi hanno accolta in un ambiente amichevole e informale, prima un selfie e poi tutti insieme in cerchio con un telefonino per registrare giovani pillole di saggezza, utili a tutte le età per conoscere come la forza di mettersi in gioco e riuscire a creare un bel progetto parte tutta dalla volontà di provarci. Vi racconto la loro intervista o meglio la nostra chiacchierata riportando le loro parole più significative.
FRANCESCO
Ha parlato principalmente Francesco, proprio lui che 4 anni fa “Lo ha fatto”, ha voluto e ha partecipato attivamente alla nascita del MARKETERs Club. Alla domanda “Come è nata l’idea di questa associazione?”, Francesco ha iniziato a raccontare e a raccontarsi con queste parole: “Sentivo il bisogno di parlare di marketing con persone che condividessero le mie stesse passioni e questo non era possibile in un normale corso di laurea, perché molti qui a Venezia entravano in Marketing e Comunicazione come seconda scelta. Per me questo non era l’approccio giusto e mi demotivava”. Per fortuna però ha voluto agire e il presente gli ha dato ragione: lui 4 anni fa aveva avuto la “visione” dell’importanza che il binomio Comunicazione e Marketing ha assunto oggi. Poi continua dicendo: “Io credevo molto nella condivisione del sapere e in particolare che la testimonianza e l’insegnamento di chi sta già lavorando nel mondo del Comunication Marketing poteva portare un grande valore aggiunto alla formazione degli studenti”. Rimanere tra i banchi dell’università per lui era diventato spiazzante perché aveva avuto l’opportunità di partecipare e far parte di progetti esterni che lo mettevano a contatto con il lavoro vero e la realtà universitaria gli sembrava sempre più lontana anni luce dalla vera situazione lavorativa che lo aspettava fuori. Allora ha detto ai suoi amici: “Ragazzi se io vado da Ferrero o Coca Cola non mi badano perché sono solo io, Francesco Favaro, un puntino! Se creiamo un’associazione che rappresenti qualcosa di impattante invece saranno le aziende a cercarci e a condividere con noi il loro know how”. Ai tempi c’era la falsa credenza che l’intermediario istituzionale fosse il professore e che gli studenti non potevano contattare le aziende da soli. Ma Francesco è andato oltre e come dice lui: ”Grazie al Web 2.0 e LinkedIn siamo riusciti a sfatare una leggenda e a dimostrare che se si è in tanti e lo si vuole si ottiene tutto.” Poi sottolinea: ”L’università è fondamentale, non abbiamo voluto superarla consapevoli che qui si creano le basi per grandi progetti. Nel rispetto del fondamentale ruolo dell’Università nel porre le nostre fondamenta, l’associazione MARKETERs è riuscita a colmare un gap formativo ottenendo la fiducia e grandi riconoscimenti da parte dell’Università stessa che li ha sempre sostenuti trovando in noi un grande valore aggiunto. Alla fine MARKETERs e Università sono complementari, ognuno fa il suo. È cambiato il paradigma e il professore non può condizionare meccanismi di evoluzione importanti”.
GIULIA
Poi ha preso la parola Giulia Project Manager eventi che nel suo ruolo di Responsabile dell’organizzazione dell’MDay16 ha raccontato la sua storia veloce come una scheggia, perché là fuori avevano bisogno di lei. Ecco la sua testimonianza: “Sono entrata nel MARKETERs Club l’anno scorso. Non ne sapevo nulla, ma una volta conosciuto non ho più voluto farne a meno, spinta dall’amore per i MARKETERs ho voluto a tutti i costi farne parte.” Le ho chiesto cosa significasse creare l’MDay e la sua risposta è stata: “È molto impegnativo a livello mentale, avevo paura di non essere all’altezza.” Invece c’è riuscita alla grande.
Mentre Giulia volava via, all’unisono i suoi compagni hanno detto che era stata bravissima e Francesco ancora una volta interviene dicendo: “Il segreto di MARKETERs è la potenza formativa: entri e sei insicuro con la paura di non farcela ma entro un mese o due capisci il meccanismo e riesci a creare eventi per 400 persone con la partecipazione di ospiti internazionali. Il primo evento” ricorda ancora Francesco “fu una vera rivelazione e mi insegnò che SI Può FARE! WE can do it!. Dobbiamo puntare in alto. Uno dei nostri obiettivi era portare ai nostri eventi Papa Francesco. Tanti ridono quando lo racconto ma io posso dire che è fattibilissimo se sei organizzato. Noi lo abbiamo chiamato perché si può fare e anche se poi lui non è potuto venire non ci siamo demotivati, c’erano motivi che andavano oltre. Quindi abbiamo provato con altri e alla fine il livello si è sempre alzato. Noi abbiamo voluto dare sostanza non aria fritta e siamo stati premiati. Abbiamo chiamato le aziende che ci interessavano e sono venute.” Quindi gli ho chiesto se volevano allargarsi e Francesco ha risposto: “ L’idea c’è. Immaginatevi un ritrovo annuale di persone che fanno parte del Club in Europa! Lo dobbiamo fare ma c’è da focalizzarsi sul fatto che tra dire e fare c’è di mezzo il mare. Infatti da settembre partiremo con una sfida molto provante in cui bisogna riunire microcellule di club in un mega club che coinvolga l’Europa.” Poi ha dato la parola a Francesca, Olga e Sara l’MDay16 ci aspettava là fuori.
FRANCESCA
Francesca è il presidente e ci racconta la sua storia: “Per gioco ero entrata in un’associazione di finanza con un direttivo ma senza soci e mi occupavo dell’organizzazione eventi. Un giorno mi è stato proposto di organizzare un evento che coinvolgeva diverse associazioni e così sono entrata in contatto con i MARKETERs e ho visto la differenza. Fino ad allora mi ero occupata per la vecchia associazione di eventi piccoli con l’appoggio dei professori. Quando ho partecipato a quell’evento con i MARKETERs e ho conosciuto Francesco lui ha letto il mio entusiasmo e mi ha ha proposto di entrare nel Club. Così fu. Mi sono iscritta prima del MDay14 e ho fatto parte del team della logistica. Portando avanti i cartoni della soda mi sentivo così felice e piena di voglia di fare! L’MDay14 poi segnò il salto di qualità per i MARKETERs, per me arrivò la nomina a Project Manager Eventi e dopo 3 eventi la presidenza.”
OLGA
Olga è entrata nel primo consiglio direttivo con Francesco e lo ha aiutato a creare il MARKETERs Club. Ci racconta: “ È successo tutto per caso, con un’amica abbiamo partecipato quasi per gioco all’assemblea. In realtà sono rimasta subito affascinata e ho iniziato la mia avventura come Vice Responsabile Risorse Umane. Ai tempi eravamo in 30 e il sogno era riempire l’aula magna e adesso ci riusciamo alla grande. Il salto è arrivato nel giugno 2013 con l’MDay13 e i suoi 150 soci ca. Non ci credevamo ma a novembre del 2013 la conferma del salto, l’aula era piena. Adesso ogni anno arrivano soci con grandi potenziali. L’età massima è di 25 anni e dall’anno scorso c’è la sezione Alunni per i laureati che condividono le loro esperienze con gli studenti. Poi c’è la MARKETERs Academy, progetto formativo prima rivolto ai neolaureati e che poi si è allargato in poco tempo alle aziende che con il loro vivo interesse ci hanno portato a coinvolgere esterni. A settembre infine c’è la grande sfida del MARKETERs Compass!”.
SARA
Sara parla per ultima raccontandoci la sua storia di MARKETERs : “ Il mio percorso è stato più accademico. Mi ero iscritta a MARKETERs Club Accademia (la vecchia Accademy) per seguire un corso di Photoshop 3 anni fa. All’inizio ero entrata in punta di piedi, li ho studiati e ho cercato di capirli. Pian piano ho iniziato con le piccole cose rimanendo al check in degli eventi e poi nel 2014 entrando nel Task della comunicazione dell’MDay. Poi sono entrata nel nuovo Consiglio Direttivo come Responsabile Relazioni con l’Università. Ma la cosa bella è che nel MARKETERs Club c’è variabilità nei ruoli e puoi iniziare dalla logistica per arrivare poi a imparare a redigere un piano editoriale. Alla fine sono stata la Responsabile della Comunicazione per due eventi nel 2015, tra cui l’MDay15 e da quest’anno, con la nascita dello spinoff This MARKETERs Life, il nostro magazine, mi occupo anche di questo. Il magazine è un esempio di come le idee valide diventino realtà. È nato per sostituire il blog che c’era nel sito e rappresentava un aggregatore di contenuti di qualità che rischiavano di passare inosservati. A una cena ne abbiamo discusso e in seguito alla spinta di Francesco si è fatto. Lui ha scritto le sue mappe concettuali su una tovaglietta e in pochi giorni ha messo in pratica il suo concetto di “Si può fare”. E Francesco aggiunge: “Sara ha avuto l’idea, era valida e io l’ho resa reale comprando il dominio.”
THESE ARE THE MARKETERs
Non ci sono altre parole da aggiungere se non questa loro ultima considerazione che esprime in pieno lo spirito che li guida:
“Le cose grandi le crei con i grandi gruppi”.
Noi aspettiamo i Vostri commenti!