La settimana scorsa vi ho parlato dello strumento di creazione URL per le campagne, o Campaign URL Builder. Ho attivato una campagna di prova per farvi vedere in pratica come funziona. Naturalmente questo strumento è un utile supporto per coloro che non hanno molta familiarità con la codifica manuale di un URL e l’inserimento di parametri riferiti ad una campagna. Parametri che Google Analytics è in grado di intercettare e trasformare nei dati che ci interessano.
Vediamo quindi insieme i risultati della campagna di prova articolo_URL che ho attivato la settimana scorsa.
Individuazione della campagna URL personalizzata
Come vi avevo anticipato nel precedente articolo, per visualizzare i dati di una campagna personalizzata sulla vista del nostro sito in Google Analytics bisogna accedere alla voce ACQUISIZIONE, cliccare la Campagne e poi selezionare Tutte le campagne.
La campagna articolo_URL di 4Writing presenta questi dati generali:
In pratica la campagna personalizzata ha acquisito 35 sessioni. Adesso vogliamo vedere da dove provengono le singole interazioni. In particolare vi ricordo che erano stati creati 4 tipi di URL riferiti a questa campagna personalizzata:
Link interno all’articolo “Monitorare la rete: consigli pratici per il Listening” con sorgente o referrer della campagna “blog”
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Link con sorgente della campagna “Facebook”
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Link con referrer della campagna “Twitter”
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Link con sorgente della campagna “LinkedIn”
Per vedere l’utilità per la campagna della differenziazione delle sorgenti o referrer e la creazione dei rispettivi URL personalizzati si deve cliccare su articolo_URL all’interno della tabella e si ottiene la seguente visualizzazione dei dati:
Dati disponibili dalla campagna personalizzata in automatico
Vediamo nello specifico la sorgente da cui arrivano le acquisizioni e il mezzo. Nello specifico Facebook è il canale che ha funzionato meglio in termini di sessioni ma se guardiamo la Frequenza di rimbalzo e la Durata della sessione media, LinkedIn ha portato utenti molto più interessati all’argomento. In generale Facebook, Twitter e LinkedIn hanno portato utenti che in qualche modo hanno interagito con il post e lo hanno letto o semplicemente scorso. Il canale blog invece non ha avuto un gran successo: una persona leggendo l’articolo avrà cliccato il link perché lo si chiedeva esplicitamente per acquisire dati, ma poi è uscita subito dalla pagina.
Notate che risulta anche un’acquisizione da e-mail per la quale non era stato generato alcun link. Questa voce al di fuori della campagna personalizzata arriva dalla newsletter mensile di 4Writing. Google Analytics ha infatti intercettato l’URL dell’articolo legato alla Sorgente email e lo ha associato alla campagna personalizzata articolo_URL. Infatti quando si genera un URL personalizzato sono obbligatori l’URL dell’articolo e la Sorgente ma non il nome della campagna, il cui inserimento è consigliato. Quindi Google Analytics ha intercettato i parametri URL, Sorgente (email) e mezzo (post) associando quel dato in automatico alla campagna articolo_URL.
Dati disponibili dalla campagna URL personalizzata in base alle metriche inserite
Quando si compilano tutte le voci disponibili nel Campaign URL Builder, si inseriscono delle metriche di tracciamento che poi possiamo andare a verificare. In particolare la Sorgente e il Mezzo sono considerate dimensioni principali che vengono presentate in automatico in riferimento alla Campagna. Poi possiamo anche selezionare altri parametri se selezioniamo Altro subito dopo Dimensione principale: Sorgente/Mezzo. Quindi selezionate la voce Acquisizione e si aprirà un menù a discesa dove sono indicati tutti i parametri che sono stati inseriti compilando ogni voce nel Campaign URL Builder:
Naturalmente abbiamo già visto che Campagna, Mezzo e Sorgente sono resi visibili in modo automatico da Google Analytics. Se invece andiamo ad indagare le altre voci vedremo:
- Contenuto per l’annuncio per tutti è “link” perché l’avevamo indicato così generando l’URL:
- Pagina di destinazione permette di vedere le pagine attraverso cui gli utenti sono entrati nel sito.
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- Se consideriamo partiamo dalla visualizzazione di tutte le sorgenti selezionando questo parametro vediamo questo:
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- Se invece selezioniamo la Sorgente Facebook e poi vogliamo focalizzarci sulle pagine di destinazione vediamo questo:
Nel primo in pratica vediamo in generale le pagine di entrata dell’utente indipendentemente dalla Sorgente e nel secondo possiamo verificare che 15 utenti provenienti da Facebook sono entrati direttamente nella pagina dell’articolo riferito all’URL che stiamo tracciando e che 1 è arrivato da www.4writing.it/.
- Parole chiavi risulta “Analytics” perché era stato messo così per tutti i link. Se ad esempio avessimo messo una parola chiave diversa per almeno uno dei due link, avremmo visto due parole chiavi. Tale visualizzazione diventa utile se si investe in alcune parole chiavi e si vuole capire quale rende di più:
Dati che posso estrapolare confrontando la campagna URL personalizzata e la panoramica standard di Google Analytics
Adesso possiamo individuare altri dati interessanti in base alle nostre esigenze. Dal momento che sui vari canali ho condiviso solo i link tracciabili, ora posso andare a individuare quanti utenti sono arrivati al mio articolo “da soli”, ovvero direttamente da Google o attraverso i Link di condivisione nei vari canali social che si generano dai tasti social dell’articolo.
In particolare, nel menù a sinistra su Google Analytics clicco COMPORTAMENTO seleziono Pagine di destinazione.
Apparirà l’elenco delle URL più visitate.
Seleziono la numero 3 che è quella dell’articolo riferito alla campagna. Ottengo la seguente visualizzazione che evidenzia che all’articolo sono attribuite 77 sessioni che sono molto maggiori di quelle della campagna personalizzata.
Quindi identifico gli utenti che sono arrivati alla pagina al di fuori della campagna. Potete poi incrociare i vari dati che volete tracciare o estrapolare in base alle vostre esigenze.
Questo è solo un esempio dimostrativo ma le possibilità sono moltissime e, se si impara a conoscere bene Google Analytics, si possono creare dei report personalizzati per i Vostri clienti o trovare i dati che più ti interessano nel monitorare la resa del tuo blog.
Aspetto i Vostri commenti!
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