Hai deciso di dare il via al tuo blog aziendale? Vuoi sfruttare la forza del blogging? Perfetto, allora hai deciso di fare un buon investimento per la tua attività (soprattutto se hai fatto una buona formazione). Certo, la strada è lunga ma non devi mollare la presa: devi capire a chi ti vuoi rivolgere, lavorare sodo sul piano editoriale, devi produrre contenuti interessanti e di valore per i lettori, cercando di pubblicare nuovi articoli con costanza. Ma ogni tanto devi anche riutilizzare vecchi contenuti…
Quando hai pubblicato una buona quantità di materiale puoi infatti decidere di rivalutare e di dare nuova vita ai tuoi vecchi post. Perché tu non li vedi più, sono scomparsi dalla home page, ma gli utenti possono ancora trovarli, possono ancora leggerli e condividerli.
E poi un altro motivo per ragionare su questo punto: chi ti conosce da più tempo ha già letto i tuoi articoli, ma chi ti ha scoperto da poco? Io credo che sia giusto dare una seconda possibilità ai tuoi contenuti migliori. Ecco come valorizzarli e ripubblicarli sui tuoi canali.
Individua i contenuti
Ci sono tre modi per scegliere i contenuti da ripubblicare: casuale (sconsigliato), prestabilito e ragionato. Il metodo casuale lo suggerisce la parola stessa: si va a caso. Può essere interessante ma non rientra in una strategia e non porta a risultati degni di nota. Il metodo prestabilito, invece, segue una linea: aggiornare 2 articoli a settimana pubblicati nell’ultimo anno. E procedi in modo sistematico.
Il metodo ragionato, invece, prevede un’analisi dei dati su Google Analytics. In pratica, devi individuare gli articoli che hanno generato il maggior numero di visite e puntare su quelli.
Per scoprire gli articoli più visitati del blog devi andare su Google Analytics, settare un periodo di tempo, poi andare in Comportamento > Contenuti del sito e in “tutte le pagine”.
In questa sezione di Google Analytics trovi i contenuti più visitati in ordine decrescente. Un altro metodo per selezionare contenuti del blog può essere una situazione contingente: si parla di un determinato argomento e decidi di pubblicizzare un articolo già pubblicato in passato.
Aggiorna e integra
Hai individuato l’articolo? Bene adesso devi iniziare la rilettura. Di solito rileggere un articolo dopo 12 mesi vuol dire bocciare tutto il lavoro eseguito. Normale, con il tempo migliori. Quindi devi ottimizzare il testo, correggere errori e, soprattutto, aggiungere o eliminare testo.
Il tempo passa e sei mesi sul web sono un’infinità. Potresti trovare notizie ormai errate, oppure dei paragrafi incompleti perché – per esempio – nel corso dei mesi sono state aggiunte delle funzioni a un’applicazione. Pensa, ad esempio, all’authorship di Google Plus: tutti a elogiare questa funzione e poi all’improvviso è scomparsa. Quanti articoli hai dovuto cambiare?
Alcuni articoli possono essere modificati senza particolari traumi, altri hanno bisogno di un’appendice con data per spiegare gli aggiornamenti, altri invece devono subire un restyling completo. Quindi meglio scriverne uno nuovo e mettere un link nel precedente per orientare i lettori. perché è questo il valore aggiunto dell’operazione: stai dando autorevolezza a contenuti che potrebbero trarre in inganno i lettori, o sembrare palesemente errati. E chi condivide un articolo errato? Chi lo linka?
Nel tuo lavoro di aggiornamento ricorda anche di sostituire le foto obsolete (magari hai trovato un nuovo sito di immagini gratis o hai iniziato a usare un tool come Canva) e di inserire link interni ad articoli che hai pubblicato in data successiva.
Diffondere
Ok, il tuo articolo è come nuovo. Può vivere una seconda giovinezza. Ma non puoi ripubblicarlo sul blog: sarebbe una forzatura e andresti a creare un contenuto duplicato.
Iniziamo dunque dai social: su questi canali puoi riproporre l’articolo come un vecchio post aggiornato. Magari puoi avvisare che si tratta di un articolo datato con un hashtag o un’etichetta.
Sul blog, invece, puoi optare per una soluzione di visibilità. Tutti i blog WordPress, ad esempio, hanno la funzione post in evidenza che permette di inserire un contenuto in alto, all’inizio della colonna centrale. Ecco, quello è il posto giusto per il tuo post aggiornato. Oppure puoi utilizzare uno slideshow con i post più interessanti in scorrimento e inserire proprio l’articolo riletto.
Ancora una soluzione: punta sulla content curation. Aggiorna articoli dedicati a un unico argomento e poi trova una soluzione per inserire all’interno del blog una raccolta di contenuti. I lettori amano questi lavori perché permettono di accedere in poco tempo a una miniera di articoli selezionati e ordinati per argomento. Ancora una soluzione mista: aggiornare articoli dedicati a un unico argomento e creare una board tematica su Pinterest per raccogliere tutti i contenuti simili. Una board da embeddare in articoli o nella sidebar.
Ridare vita ai tuoi post
La soluzione per ridare vita a un articolo c’è, e si basa su un buon lavoro di rilettura e ricondivisione. A monte c’è sempre la comprensione dei bisogni individuali. Cosa vogliono i tuoi lettori, cosa conviene aggiornare e cosa no? Ricorda, in ogni caso, che i tuoi contenuti possono essere sempre trovati e commentati. Aggiornare è un dovere anche perché Google ama i contenuti freschi.
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