Tra le novità Facebook 2019 ecco comparire, seppur più lentamente rispetto agli altri aggiornamenti della piattaforma di social media marketing più famosa, nuove opzioni per il cross-posting tra Facebook e Instagram. L’obiettivo è incrementare l’engagement e, come affermato dall’esperto di social media Matt Navarra, sempre più amministratori di pagine Facebook stanno visualizzando questa novità
Si tratta solo di uno dei tanti aggiornamenti rilasciati alla piattaforma a inizio anno, per approfondire l’argomento puoi leggere qui.
Le nuove opzioni di cross-posting tra Facebook e Instagram stanno comparendo in diversi luoghi, per incoraggiare una sempre maggiore integrazione tra i contenuti pubblicati sui social media dalle aziende e dai singoli individui.
Sicuramente il principale vantaggio per Facebook si tradurrà in un numero maggiore di contenuti pubblicati e quindi una crescita dell’engagement e delle interazioni sulla piattaforma: le nuove opzioni di cross-posting permetteranno alle aziende e alle persone di ottenere il massimo da ogni post pubblicato online.
È davvero una scelta vincente per Facebook integrare i post di Facebook e Instagram?
Anche se molti esperti ritengono che negli ultimi tempi Instagram abbia ottenuto solo benefici dal non essere associato a Facebook a causa dei vari scandali sulla privacy e sull’utilizzo dei dati, i vantaggi che deriveranno da questa nuova funzionalità ricadranno soprattutto sul social blu.
Sicuramente la prospettiva di un maggiore coinvolgimento degli utenti, soprattutto data la crisi attuale di Facebook, significa la possibilità di attirare maggiori investimenti e incoraggiare un numero crescente di aziende a fare pubblicità sul social media.
Una nota finale: nel lavorare con il cross-posting fate sempre attenzione al vostro pubblico di riferimento, che potrebbe essere molto diverso su Facebook e su Instagram.
Perché secondo me il cross-posting non funziona
Parlare di cross-posting significa, a mio parere, parlare di una soluzione che oggi non funziona più per i seguenti motivi:
- Ogni social è frequentato da un pubblico specifico e soprattutto le multinazionali rischiano degli epic fail a condividere lo stesso contenuto su più profili e social media contemporaneamente;
- Caratteristiche specifiche per ogni social: sicuramente fare cross-posting tra Facebook e Instagram è più semplice rispetto, ad esempio, a pubblicare contemporaneamente su Facebook e Twitter dove gli hashtag e i reply sono usati in modo molto diverso. Il social media manager professionista sa però creare un contenuto specifico per ogni piattaforma social, l’unico modo per ottenere davvero i risultati attesi;
- Percezione negativa di fan e follower: molti utenti dei social media considerano il cross-posting un atto di pigrizia da parte delle aziende, che hanno poco tempo per modificare il contenuto sulla base del social in cui viene pubblicato. Anche se la funzione di cross-posting può apparire conveniente e veloce, per i followers è considerata una mancanza di attenzione nei loro confronti, dato che personalizzare il messaggio sulla base del social richiede al massimo 5 – 10 secondi in più di lavoro.
Il mio consiglio è quindi parlare di cross-promotion più che cross-posting, con contenuti specifici per ogni social media e ogni audience e la creazione di tracking codes, che permettono di verificare su Google Analytics quale link e quale social ottiene i risultati migliori.
Se volete postare lo stesso contenuto su più social perché volete far vedere i benefici di un prodotto e servizio a più audience, utilizzate pure liberamente il cross-posting, se invece si tratta solo di una tecnica per arricchire il calendario editoriale, il consiglio è di evitare questa nuova funzione. Buon lavoro!
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