Nella vita lavorativa di una persona non è difficile che accadano avvenimenti di vario genere, in grado di costringere o mettere la persona stessa nella condizione di distanziarsi dal lavoro. Maternità, infortuni, problemi personali, contrasti o conflitti di idee con i datori di lavoro: sono davvero molteplici le possibili cause di allontanamento dal lavoro.
Ecco che, in questi casi, come fare un curriculum introduce un problema importante: come comportarsi nel caso di buchi nel proprio CV? Vi proponiamo alcuni consigli per affrontare al meglio il problema.
La sincerità prima di tutto
L’aspetto fondamentale da cui si deve partire per affrontare il problema dei buchi nel CV è la sincerità.
E’ (quasi) sempre bene spiegare cos’è accaduto in un determinato buco temporale. Non è necessario scendere troppo nei dettagli, anche perché alcuni aspetti ovviamente sono controproducenti. Evitare del tutto questo aspetto, però, non farà altro che incuriosire ancora di più il datore di lavoro, che in tal caso potrebbe mettere sotto torchio l’intervistato in fase di colloquio.
Ricordate che i recruiter sono persone, e in quanto tali sono disposte a capire: spiegare un buco nel CV non danneggerà la vostra immagine, viceversa mentire si rivela spesso un’arma a doppio taglio.
Siate preparati al colloquio
Il colloquio lavorativo successivo alla presentazione del Curriculum consiste nella situazione ideale per indagare ulteriormente su eventuali buchi nel CV. Esso favorisce un coinvolgimento più empatico dell’intervistato, e consente al contempo al recruiter di carpire l’attitudine del candidato.
Pensate in anticipo alle risposte che potreste dare, sempre nell’ottica dell’assoluta trasparenza. Sarà anche l’occasione per dimostrare un altro aspetto importante: la positività. Dimostratevi positivi, evitate di sembrare rinunciatari ma, viceversa, in grado di rialzarvi da situazioni spiacevoli.
Cosa dire/non dire?
Esempi di possibili spiegazioni per un buco nel CV:
nel caso di un viaggio, estraete qualsiasi aspetto positivo ricevuto dall’esperienza, evitando di farlo sembrare un passatempo;
nel caso di problemi familiari, è da preferire l’esprimersi con qualche dettaglio, piuttosto che chiudersi del tutto;
nel caso di esperienze pregresse, evitate sentenze secche e totalmente negative su eventuali rapporti lavorativi, preferendo piuttosto spiegazioni razionali.
Piccoli trucchi aggiuntivi per gestire i buchi nel CV
Per non far risaltare troppo le date di una determinata posizione ricoperta, potreste scegliere per queste un font più piccolo che catturi meno l’attenzione. Inoltre, potrebbe risultare utile non inserire obbligatoriamente tutte le precedenti esperienze: questo, però, può essere fatto solo se avete ricoperto una successiva posizione per molti anni, in quanto l’esperienza ha comunque “sovrastato” la precedente mancanza.
Includete eventuali esperienze secondarie durante i vostri periodi di distanza dal lavoro: volontariato, brevi corsi formativi, attività di freelance e quant’altro sono fattori che aiutano a far capire la vostra perseveranza e il vostro interesse nel prendere parte ad attività di crescita personale.