L’argomento di oggi è molto interessante e altrettanto stimolante. Abbiamo spesso ribadito nei nostri post la necessità, nell’era dei social, di condividere per creare interesse e partecipazione. Vi ricordate il post sulle piattaforme di scrittura creativa ? Vi consiglio di riguardarlo prima di proseguire nella lettura.
L’idea di questo post è nata su Facebook e in particolare da un invito ad un evento per il lancio di un libro. L’aspetto che mi ha incuriosito è che la pubblicazione sarà effettuata solo se il progetto verrà sostenuto con le prenotazioni fino al raggiungimento delle 200 copie. Approfondendo l’argomento mi sono imbattuta in un sito dal nome insolito: Pescepirata che si occupa di scoprire talenti letterari, sostenere progetti di scrittura ed editing collettivo, realizzare pubblicazioni editoriali (cartacee e digitali), organizzare corsi didattici e attività di formazione e fornire servizi letterari gratuiti.
Per spiegarvi meglio e capire di più questa realtà ho deciso di ricorrere alla fonte: intervistando il presidente dell’associazione PescePirata Massimiliano Tosarelli che si è prestato a rispondere a tutte le mie curiosità.
Ciao Massimiliano, grazie per l’intervista. Partendo dall’inizio com’è nata l’idea di Pescepirata?
Pescepirata nasce da un’amicizia speciale tra me e Paola, la cofondatrice di Pescepirata. A volte le cose si fanno per tenere insieme un’amicizia, sembra strano vero? Sentivamo l’esigenza di un progetto che ci tenesse uniti così ci mettemmo a pensare a qualcosa che potesse servire, appassionarci e divertirci.
Lei è esperta di grafica e comunicazione, io mi portavo addosso un ventennio abbondante di passione per la scrittura. Nel corso degli anni si è formato uno staff eterogeneo di persone che dedicano una fetta del loro tempo ad organizzare i lavori di Pescepirata. C’è chi si occupa del gruppo di lettura (una redazione che fa recensioni), chi delle valutazioni letterarie (gratuite), chi sta tutto il tempo nel laboratorio, chi si occupa della segreteria o dà una mano ad organizzare i concorsi, gli eventi, le feste.
Quali sono gli obiettivi dell’associazione che ha dato vita al sito?
Gli obiettivi primari che ci siamo dati sono quelli di creare una community solidale, una sorta di “file sharing” della scrittura. Se un aspirante scrittore si affaccia al mondo editoriale da solo viene spesso spennato o massacrato; se ci si affaccia dentro a un gruppo le chance di cavarsela aumentano. Pensiamo che se ognuno mette a disposizione le proprie conoscenze, sia didattiche che del mondo editoriale, si può ottenere una sorta di amplificazione. Tanti cervelli che compongono un cervellone comunitario insomma.
L’ambizione è stata, quindi, quella di costruire un gruppo che lavorasse duramente dal lato scrittura facendo editing collettivi, lavorando su testi a più mani, facendo concorsi e stimolando l’accettazione di critiche anche dure, ma sempre dentro limiti invalicabili (si critica un testo non la persona). Ma allo stesso tempo qualcosa che potesse fungere da intermediario tra quel mondo e l’editoria, due soggetti che non si parlano granché. Disintermediazione” ci piace chiamarla.
Come si entra a far parte della vostra “ciurma” ?
Ah, quello è semplicissimo. Si cerca su google pescepirata, si va sul forum e ci si iscrive in 30 secondi netti, gratis naturalmente. Poi ci si presenta in un luogo virtuale chiamato “giuramento pirata”, in cui si ricevono gli omaggi della combriccola.
Giochiamo a fare i pirati talvolta… il forum per noi “è la nave”: quando arrivi ti mandano in cambusa a pelare patate. Ma poi quando si entra in laboratorio di scrittura (per autostoppisti) si lavora seriamente.
Come siete riusciti a creare una community di scrittori “social”?
Con l’esempio. Se sei disponibile e metti a disposizione “il tuo” finisce che poi anche gli altri lo fanno e così è stato. Poi ecco, ci sono anche quelli che sono abituati ad attingere senza dare, spesso questi utenti durano qualche mese e li si perde per strada (la dura legge dei forum). Quelli che rimangono sono quasi sempre quelli che si divertono a condividere a 360° (sono nate bellissime amicizie in questi 4 anni di community).
Cos’è la scrittura collettiva? E come si riorganizza il lavoro dopo ogni editing senza scoraggiarsi per le critiche ricevute o perdersi nelle tante osservazioni ?
[Tweet “Scrittura collettiva è la differenza tra suonare da solista oppure all’interno di un gruppo.”]
Scrittura collettiva è la differenza tra suonare uno strumento musicale da solista oppure suonare all’interno di un gruppo. Suonare da solo è bello, tutto dipende da te. Ma suonare in un gruppo lo è altrettanto, la tua musica è messa a disposizione per qualcosa di corale. Fare un passo indietro talvolta è una grande terapia!
Di sicuro è un’esperienza molto formativa: ogni scrittore edita l’altro, ci sono ruoli da rispettare, una trama condivisa, una scaletta. L’editing collettivo l’abbiamo proposto sulla scia della scrittura che già esisteva con esempi anche famosi (wu ming su tutti). Se scrivi un racconto e ricevi un editing fatto bene sei sulla buona strada.
Ma se ne ricevi 5 o 6? Che succede? Succede che coloro che si sono cimentati nell’editing si stanno sporcando le mani con un testo altrui, stanno entrando in una scrittura che non li appartiene, stanno sviluppando la capacità di revisionare il proprio testo facendolo su quello di un altro.
E succede che l’autore ha un ventaglio molto ampio di suggerimenti a cui attingere. Il rischio è che vada in confusione, ma noi lo supportiamo stimolandolo a prendere le cose migliori da vari editing. In 4 anni di lavori posso dire che sono usciti testi straordinari dall’editing collettivo.
Vuoi spiegare ai nostri lettori come funziona il sistema di crowdfunding e cosa sono le produzioni dal basso?
Il crowdfunding è genericamente una raccolta fondi per finanziare un progetto. Produzioni dal basso è uno strumento, un portale in cui gli utenti possono decidere di finanziare qualcosa che ancora non esiste, un libro o un cortometraggio, un festival o un fumetto.
Parlando di libri solitamente l‘obiettivo è arrivare all’acquisto di 200 copie in prenotazione di un romanzo di cui si può leggere una sinossi e un primo capitolo. Conosciamo il crowdfunding attraverso un editore che conosciamo bene, Ad est dell’equatore, che usa questo strumento per lanciare gli scrittori esordienti.
Quanti libri, fino ad ora, avete lanciato con questo sistema?
Un nostro autore, Francesco Consiglio, ha pubblicato – passando da produzioni dal basso – un romanzo con ad est dell’equatore e poi il romanzo, dopo pochi mesi, è stato acquistato da Baldini & Castoldi.
Simone Marzini ha pubblicato due romanzi con due diversi editori, questa volta senza passare dal crowdfunding.
Elisa Minì sbarcherà presto in libreria anche lei con ad est dell’equatore. Sara Vannelli si è fatta conoscere con un nostro concorso e ha recentemente pubblicato una raccolta di racconti con un editore con cui collaboriamo. Stiamo facendo un lavoro di rappresentanza (gratuita) di un romanzo davvero convincente a valle di un sistema di valutazione che si avvale della community per lo scouting editoriale. Abbiamo anche realizzato diverse raccolte di racconti che se ben curate sono vetrine molto importanti per gli scrittori.
Qual è il prossimo libro in uscita ?
È da poco uscita una raccolta di racconti sulla diversità prodotta da UNAR (ufficio nazionale anti discriminazioni razziali che fa capo al ministero delle pari opportunità) estratti dalla prima edizione del nostro concorso “Diverso sarò io”. Racconti straordinari sotto tutti i punti di vista, sia sociale che letterario. Il concorso è alla seconda edizione e cerchiamo di ripetere la bellissima esperienza.
E per concludere quali sono i vostri sogni nel cassetto ?
Vedere l’editoria pubblicare un quinto dei titoli di oggi, ma puntare di più su qualità e la sperimentazione. Vedere aspiranti scrittori che mettano un po’ da parte l’ego. Divertirci tanto e andare a vivere ai caraibi.
Gli spunti sono tanti e non ci resta che passare la parola a voi. Vi siete mai messi alla prova con la scrittura collettiva? Cosa ne pensate del crowdfunding applicato alla scrittura ? Aspettiamo i vostri commenti
2 coomenti
Bella intervista! Massimiliano ha reso perfettamente il clima che si
respira nel forum di Pescepirata, lo seguo con piacere da tre anni,
partecipo alle discussioni appena posso e ai contest letterari. Trovo
molto utile editare i testi degli altri utenti, appena posso lo faccio
volentieri, imparo molte cose sulla scrittura e credo che questo serva
anche agli autori, a vedere i loro testi da un’altra angolazione. Grazie
agli utenti che hanno messo a disposizione il loro tempo e le loro
competenze il mio romanzo stato seguito passo passo nella stesura e per
merito del capitano che si è fatto in quattro per proporlo agli editori
amici di Pescepirata è piaciuto alla casa editrice Ad Est dell’Equatore
ed è ora in crowdfounding su Produzioni dal Basso. E’ meraviglioso
quando qualcun altro, oltre a te stesso, crede nel tuo lavoro.
Grazie a Roberta e a Massimiliano per aver parlato di Pescepirata e anche di me 🙂
Bell’idea, trovo molto interessante la scrittura collettiva.