Ti occupi di scrivere post ma spostarti da un argomento all’altro ti mette sotto pressione? Attualità, tecnologia, motori, viaggi… Dovremmo avere il disturbo della personalità multipla e far vivere a ognuna delle nostre personalità una vita diversa! Nessuno può padroneggiare tutti gli argomenti dello scibile umano. E anzi, qualcuno che ne sa più di me, dice che la parola tutti deve essere bandita dal vocabolario moderno. Ma allora, come si fa a scrivere post su argomenti tanto diversi?
1 metodo e 3 tools per scrivere post
Anche se gli argomenti sono infiniti e alcuni, tradizionalmente, utilizzano un linguaggio specifico di settore, il modo con cui si può affrontarne la stesura di un post può essere unico. Che tu debba scrivere di un argomento economico, giuridico, medico il punto di partenza è sempre lo stesso: le fonti.
Dato per assodato che non sei un tuttologo, perché ne esistono?, per prima cosa, devi documentarti, devi conoscere l’argomento. Non serve ripescare da Google tutta(!) la storia dedicata alla questione, dall’origine ai giorni nostri. Bisogna andare dritti al punto, al cuore dell’argomento da trattare.
Non si può comprendere un’intera materia spulciando on line, ma coglierne un aspetto, capirlo, farsi una propria idea forse sì. È questo che dovrà finire nel nostro post.
Il web è una fonte insostituibile di informazioni, ma attenzione: è anche una fonte inesauribile di distrazioni. Un modo per ovviare a questo inconveniente, è darsi un limite di tempo, entro il quale esaurire la ricerca delle informazioni. Se teniamo aperto un foglio di word, excel, evernote, potremo facilmente salvare i link e le informazioni più rilevanti.
1° tool a cui non puoi rinunciare: il pomodoro
Ci sono diversi tools che possono aiutarci, uno è Tomato Timer. Ha il vantaggio di poter essere usato online. È suddiviso in moduli da 25 minuti con pause brevi, da 5 minuti, e lunghe, da 10 minuti, come suggerisce la famosa tecnica del pomodoro, appunto.
Diciamo che dopo una fase di ricerca di 25 minuti circa, è ora di dare un’occhiata al materiale trovato. Se avessimo bisogno di una pausa, potremmo approfittare di 5 minuti di break, ma se siamo allenati a fare durare un po’ di più la nostra concentrazione, allora possiamo dedicare il prossimo blocchetto di tempo per riordinare le idee.
2° tool da provare: mappe mentali
Senza mappa non si va da nessuna parte! Dando per scontato che conosci il tuo pubblico e il motivo per cui stai scrivendo, adesso devi capire quale taglio dare al tuo post.
Se online hai trovato diverse informazioni interessanti, puoi usare una mappa mentale per organizzare i concetti e collegarli tra loro.
Carta e penne colorate sono perfette, ma se sei un po’ geek, puoi scegliere tra molte app e tools da utilizzare anche on line. Mindmup è uno di questi, io l’ho scelto perché si integra con Google Drive, il mio migliore amico, e ha una versione free.
Puoi annotare il concetto principale e poi aggiungere facilmente nuove idee, immagini e creare uno storyboard.
Questa è la mappa che ho creato per organizzare questo post.
3° tool indispensabile: correttore
Ti sei documentato e hai messo nero su bianco i concetti che vuoi sviluppare nel tuo post: sei pronto a scrivere, finalmente.
Ricordati la struttura a piramide rovesciata: prima le cose più importanti, dove si offrono le informazioni decisive e si prospetta il beneficio per chi legge, poi le argomentazioni con lo sviluppo della promessa fatta nel titolo o nel primo paragrafo, infine i dettagli, i link, le curiosità.
Ecco, il tuo post è pronto. Sei sicuro?
Manca ancora un’operazione non secondaria, la revisione. Ricordati di rileggere e controllare quello che hai scritto! È un peccato avere fatto tutto questo lavoro e buttarlo alle ortiche per la fretta o la distrazione. Il refuso è dietro l’angolo, come anche le ripetizioni e le dimenticanze.
Non devi scaricare nulla. Basta copiare e incollare il testo che hai scritto qui, per verificare gli errori. Languagetool è online e puoi usarlo senza registrazione.
CONCLUSIONI
Per scrivere post che siano interessanti e utili per qualcuno, serve un bel po’ di lavoro. Alcuni strumenti lo facilitano, ma noi ci mettiamo la nostra sensibilità, esperienza, cultura, pazienza.
Ci sono tanti modi per farlo, l’importante è trovare quello che funziona per noi. L’improvvisazione lasciamola agli artisti.