Di come utilizzare Facebook per creare una rete professionale abbiamo già parlato, ma Facebook non è certo l’unico social che si presta a tale scopo.
Come i suoi estimatori già sanno, Twitter è infatti un luogo virtuale perfetto per mantenersi sempre aggiornati sul proprio settore e per conoscerne degli importanti influencer. Addirittura, possiamo anche affermare che da certi punti di vista Twitter sia più utile del social di Zuckerberg a fini professionali.
Vediamo di analizzare i dettagli.
Innanzitutto Twitter è un sistema molto più “aperto” rispetto a Facebook. Su Facebook per entrare in contatto singolarmente con le altre persone, e quindi anche con quelle del proprio stesso ambito lavorativo, bisogna o chiedere loro l’amicizia, oppure identificare i gruppi che frequentano e frequentarli e animarli a propria volta. Certo non è un’impresa impossibile, ma sicuramente ha la sua macchinosità.
Su Twitter, invece, la logica è completamente differente. Non esistono amici, ma follower. Si può seguire qualcun altro e si può essere seguiti a propria volta. Se si segue qualcuno si vedranno i suoi tweet nella timeline, altrimenti per visualizzarli bisognerà andarli a cercare.
Ciò significa che ci si trova di fronte a dialoghi aperti, che sono fruibili da tutti gli utilizzatori di Twitter (a meno che qualche utente non decida di rendere visibili i propri tweet solo ai suoi follower, ma non è una strada battuta da tanti) e che sono potenzialmente infiniti.
Va da sé che in un luogo virtuale in cui il proprio profilo e i propri messaggi sono aperti e visibili ai più, in genere questi non trattano di argomenti privati, per i quali ci sono altri mezzi, quindi è più probabile che ci si imbatta in discussioni di uno spessore diverso e in frasi pensate proprio per rivolgersi a tutti e non a un gruppo più o meno ristretto di amici.
Date queste premesse, come si può utilizzare tali caratteristiche di base per la propria professione? Ecco 5 passi da fare per utilizzare al meglio Twitter a scopo professionale.
Curare il proprio account con attenzione
Come abbiamo detto, Twitter non è il social giusto per chiacchierare dei pettegolezzi di quartiere, soprattutto se si desidera che abbia una sua utilità. Bisogna quindi focalizzarsi sul proprio settore e sui propri interessi e su questi costruire il proprio profilo, a partire da immagini e descrizione.
Bisogna infatti scegliere un’immagine rappresentativa (non necessariamente la propria se non si vuole esporsi tanto) e scegliere una descrizione adeguata, seria, originale o divertente a seconda della propria personalità (non dimentichiamo che stiamo parlando comunque di un social, non di un curriculum in formato europeo). L’immagine può “parlare”, può essere costruita in modo che contenga dati sulla propria attività e anche la descrizione può dire tanto, quindi meglio riflettere con attenzione su ciò che si trasmette.
Curare la qualità dei propri interventi
Si devono scrivere dei tweet che parlino del settore o degli interessi che si vogliono far emergere, meglio se di fonti straniere. Si deve fare in modo di mostrare la propria esperienza in determinati argomenti, senza essere supponenti, ma restando informativi. I tweet sono prodotti anche e soprattutto per gli altri, che se li troveranno utili li condivideranno, migliorando la reputation di chi per primo li ha diffusi.
Seguire le persone giuste e riuscire a farsi seguire
Su Twitter non c’è persona o quasi che non si possa seguire. In questo social anche Barack Obama non è lontano come solitamente sembra. Questa è una caratteristica da sfruttare: bisogna identificare le persone che si occupano di più e meglio del proprio settore e seguirle.
Non è detto che si arrivi a creare un dialogo con loro, ma sicuramente si può imparare e restare aggiornati. Man mano che si seguiranno persone e che si aggiungeranno tweet, anche i follower aumenteranno. Bisogna sempre ricordare la coerenza: se ci si occupa di web marketing e non si è mai aperto un fumetto in vita propria, è inutile seguire un appassionato di manga solo nella speranza che ricambi.
Raffinare le proprie ricerche
Twitter ha un motore di ricerca interessantissimo e perfettamente funzionante basato sugli hashtag. Se si utilizzano le chiavi di ricerca giuste si possono identificare gli argomenti che si ritengono più interessanti e pertinenti e intervenire nelle discussioni più vivaci, o intercettare i trend più recenti, anche a livello internazionale.
Ricordare il galateo. Anche sui social esiste il galateo
Se il proprio tweet viene ritwittato, è carino ringraziare. Se veniamo citati in un commento, è educato rispondere. A noi non costa nulla se non pochi minuti del nostro tempo, ma in cambio avremo qualcuno che si ricorderà di noi e delle nostre parole, non obbligate e per questo ancora più gradite.
Usare bene Twitter significa avere a disposizione uno strumento più professionale di Facebook e meno serioso di Linkedin con cui conoscere e farsi conoscere. E chissà che il vecchio curriculum formato europeo non venga prima o poi soppiantato da account social che di noi dicono molto di più.