Tumblr è vivo dal 2006 e nel 2013 è passato sotto la proprietà di Yahoo! (che trovo simpatico, ma forse sono influenzata dal punto esclamativo) con un offerta di 1,1 miliardi di dollari. Come canale social, Tumblr ama le immagini, ma non esclude i testi che fanno parte dei contenuti di un blog come si deve.
Da chi è popolato Tumblr? Ad oggi, i tblog sono prediletti da expoteen dai 15 ai 30 anni, assatanati di visibilità che pubblicano almeno 10 volte al giorno. Frasi motivational e demotivational, o foto vintage alle 3 di notte vanno per la maggiore. Il loro inconscio sa che a priori c’è una mancanza d’accettazione, per questo, la visibilità è importante per sentirsi parte di qualcosa, in grado di dar sicurezza e coraggio. Proprio questa, però, tante volte ostacola il lavoro prezioso di brand che investono tempo in questo canale per dare più visibilità all’azienda.
Entrare in Tumblr è come accedere alla stanzetta di un adolescente con manie modaiole e vintage: è ricca di idee fresche, di immagini, di libri su poeti maledetti e poster su band musicali. Proprio per questo Tumblr rimane uno dei canali social più creativi e soprattutto visual, per la quantità di immagini. Per tutti coloro in cerca di ispirazione, Tumblr rimane una buona fonte.
E per le aziende?
In tanti consigliano Tumblr per l’ascesa sempre più forte negli ultimi anni (130.500.000 nuovi blog fino ad agosto 2013). Ma chi si è imbattuto in questo canale probabilmente non ha percepito subito grande entusiasmo: emergere non è facile.
La sensazione che si prova è uguale a trovarsi rannicchiati in un bosco di notte con il solo suono delle cicale. È facile dire che se le foto sono belle, i cuoricini e i “reblog” arriveranno, ma bisogna prima fare un passo indietro e costruire con calma e senza fretta la propria community di addicted. All’inizio ci si sente davvero soli e non ricevere like sembra far pensare che i contenuti non siano all’altezza di Tumblr. Ma non è detto!
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Come fanno tanti altri ad essere così visibili su Tumblr?
Ve lo siete chiesti anche voi, lo so. Ho notato che pur avendo gli #hashtag giusti il mio post, non solo non compariva nei risultati di ricerca interni a Tumblr, ma ancora peggio, nei risultati si trovavano contenuti incongruenti con l’hashtag cercato.
Tanti adattano i contenuti allo stile del canale, un po’ quello che succede con Instagram che però nasce con un’altra idea. Non è scorretto adattarsi al canale nel quale si comunica, basta non stravolgere a livello visivo l’immagine del brand, ne vale della reputazione. Fatevi questa domanda: sto ricevendo mi piace e Reblog perché sono interessati al mio brand a allo stile vintage della foto?
Come in ogni canale social ci sono dei trend, e quelli di Tumblr vedono delle sezioni più popolari di altre: LOL, fashion e vintage.
Tanti utilizzano l’escamotage dell’hashtag per essere più visibili nel canale, ma la conseguenza è di attirare una community di non interessati. È il caso del tipico utente che vi mette cuoricini, ma una volta visitato il vostro tblog non vi mette follow.
Per farvi un esempio, ecco cosa si trova con la parola “Vintage”: una Marilyn e un unicorno su sfondo viola che dice di essere reale.
Per quanto possa essere delizioso questo unicorno avrei preferito trovarlo con l’hashtag “LOL” invece che “Vintage”.
Se avete un tblog per il vostro brand non considerate la vostra pubblicazione come un mare dove buttare di tutto. Per ampliare il vostro raggio di follower, fate ricerca:
- Competitors, persone o blog che potrebbero essere interessati al vostro brand,
- monitorate i loro contenuti e rendetevi visibili con “Cuoricino” e “Reblogga”
Selezionate i tblog più affini al vostro brand, seguiteli nei contenuti e analizzate chi reblogga. È vero, fare ricerca è un investimento di tempo maggiore, ma a lungo andare riuscirete a essere fedeli alla vostra immagine e a dimostrarvi professionali. Cuoricini e reblogga non arriveranno tardi! 😉
In conclusione…
Hai mai usato Tumblr nel tuo business? In che modo? Quali risultati hai ottenuto?