Fine 2013: non hai ancora smesso di parlare di Link Building?
Se un utente non esperto del settore cerca di avvicinarsi per la prima volta al mondo della SEO frequentando blog o forum di settore, si troverebbe certamente nel dubbio esistenziale dei link esterni che puntano al proprio sito. Se facciamo anche solo una breve ricerca sul nostro motore di ricerca preferito (io ad esempio uso iStella… :p) noteremo subito come si sprecano parolone quali “la link building è morta”, “i social sono il futuro della link building”, “dopo penguin e hummingbird i link penalizzano il tuo sito”, etc, etc, etc…
Ma cosa c’è di vero in tutto ciò? dobbiamo fidarci di questi grandi guru che puntano tutto e solo sui Social? Analizziamo la situazione…
Link Building, Link Earning, Link Baiting… ma cosa sono tutti questi Link?
Facciamo una prima distinzione utile al caso con tre differenti (brevi) definizioni:
- Link Building: Si definisce link building la tecnica utilizzata per ottenere link ad un determinato sito per incrementare la sua popolarità tramite l’utilizzo di directory, comunicati stampa, guest post e altro, agendo artificiosamente su anchor text, tag title del link e altri elementi componenti un link.
- Link Earning: Si definisce link earning la tecnica utilizzata per ottenere link naturali e spontanei (al contrario della link building) verso il proprio sito tramite il lavoro svolto su blog, social network, guide in pdf.
- Link Baiting: Si definisce link baiting la tecnica utilizzata per ottenere link verso il proprio sito tramite l’utilizzo di un esca come ad esempio il link all’interno di un template per CMS, plugin per wordpress ma anche la creazione di contenuti interessanti nel proprio blog.
Come si può notare, il confine tra le varie tecniche per aumentare la propria link popularity risulta essere molto leggero e trasparente, in quanto ci sono molti punti di contatto e intersecazione.
Bene, abbiamo le definizioni… cosa fare ora? qual’è la tecnica migliore? La risposta a questa domanda è facilissima e, sinceramente, non capisco come si continui a dire “è meglio questa tecnica”, “è meglio quella tecnica”! Utilizzare una strada rispetto ad un’altra dipende sempre e comunque dal progetto che dobbiamo affrontare!
Mi spiego meglio: se devo dare visibilità ad un sito di ricette sicuramente prevedere la scrittura di contenuti freschi e innovativi, agire costantemente sui vari social network e indurre l’utente alla condivisione è la strategia migliore! Ma se ci troviamo di fronte alla tipica media azienda italiana che basa sulla fresatura il suo core business, cosa facciamo? Creiamo un blog sulla fresatura? Creiamo una community sulla fresatura? Si, si potrebbe anche fare… mah… facciamo le persone serie! Inoltre aggiungiamo un altro paletto al nostro progetto di visibilità: il budget minimo che solitamente viene garantito da una PMI! E allora la strada diventa automatica, accendiamo il telepass e prendiamo l’autostrada chiamata Link Building!
La Link Bulding del futuro: ecco come farla
La Link Building non è morta, semplicemente si deve sempre più essere attenti, saper camminare al buio e imparare ad usare non solo la vista ma anche l’olfatto, il tatto e l’udito per cogliere i particolari e non cadere nel buco nero chiamato penalizzazione.
Vediamo quindi qualche piccolo consiglio per iniziare al meglio una strategia corretta:
- Link costanti e diluiti: per sembrare il più naturale possibile, i link in entrata devono essere inseriti gradualmente nel tempo all’interno del web in modo da non destare sospetto. Se inserisco 600 link in un giorno è praticamente un ammissione di colpa. Forse neanche Matt Cutts in persona riuscirebbe ad ottenerli in maniera naturale in un solo giorno, quindi evitate la crescita folle di link per arrivare al risultato in poco tempo… costanza e pazienza.
- Provenienza dei Link: I nostri backlink devono essere il più possibile differenziati. Inserire tanti backlink in un unico sito (ad esempio un blog da sfruttare per la link building) è una tecnica assolutamente deprecabile. Cerca di avere link su pagine web diverse, su domini diversi e anche su indirizzi IP diversi.
- Differenzia Anchor Text e Title del Link: Anche in questo caso dobbiamo cercare di differenziare al meglio l’Anchor Text utilizzato per attirare l’attenzione del motore di ricerca. Hai mai sentito parlare della Teoria di Lunga Coda? Non è solo la chiave principale ad attirare traffico verso il nostro sito. Agite sulla Piramide delle Keyword a 360 gradi!
- Digital PR: sfruttare (se possibile) i canali sociali e creare un blog per attirare nuovi utenti ed aumentare la presenza tramite lo “sfruttamento” della teoria di lunga coda.
- Scambio link, spam: non dovrei neanche parlare di questo argomento, ma dato che mi piace essere white allora lo sottolineo anche in questo post: W il WhiteHat!
Dopo questa doverosa partenza, passiamo ora al livello successivo: gli indicatori!
I fattori da tenere sotto controllo per una Link Building efficace
Mi piace pensare all’algoritmo di Google come alla Ricetta della Nutella: tutti sappiamo quali sono gli ingredienti, ma chi di voi è mai riuscito a fare la Nutella? I fattori utilizzati da Google ai fini del posizionamento organico li possiamo vedere come gli ingredienti della Nutella, ma con l’ulteriore difficoltà che la loro singola influenza può variare a seconda della nicchia che stiamo trattando.
Bello no?
I fattori di posizionamento, come sappiamo, sono oltre 200! non è mia intenzione trattarli tutti ovviamente, ma in questo articolo vorrei mettere in evidenza gli indicatori da tenere assolutamente sotto controllo quando andiamo ad inserire i nostri link nel grande web.
- Page Rank: Il più famoso indicatore (che porta il nome di uno dei suoi creatori, Larry Page) ha perso valore negli ultimi anni ma resta sempre un fattore da tenere in considerazione. È stato recentemente aggiornato (prima settimana di Dicembre 2013). I valori vanno da 0 a 10. Se il sito in cui inserisci il link ha valore PR 3 hai già fatto un ottimo lavoro.
- Moz Rank: un validissimo indicatore che valuta la popolarità di una pagina web. Gestito direttamente da SEOmoz, è calcolato su scala logaritmica ed è anch’esso compreso tra 0 e 10, ma a differenza del PR, indica anche due decimali dopo la virgola. Si consigliano valori di almeno 1,5 nei siti in cui inseriamo i nostri link.
- Page Authority: da non confondere assolutamente con il Moz Rank in quanto indica la probabilità di una pagina web di posizionarsi. Valore molto importante certamente per il nostro sito, ma risulta interessante anche quando sfruttiamo una determinata pagina web per inserire un link verso il nostro sito. Avere valori superiori a 30 è sicuramente un’ottima partenza.
- Domain Authority: tale indicatore valuta il dominio in generale. Ovviamente è da valutare insieme al Page Authority.
Questi indicatori non vanno valutati ovviamente insieme e non singolarmente. Inserire link in siti con valori elevati è la giusta soluzione per evitare penalizzazioni e ottenere ottimi risultati in SERP!
Ma come fare per calcolarli? in rete potete trovare diversi tool in grado di restituirvi questi valori. Io personalmente uso e vi consiglio questi SEO Tool.
Sei pronto ad un nuovo Modus Link Building Operandi?
Mi avvio alla conclusione di questo lunghissimo (si lo so… non ne potevi più…) articolo…
Cosa ne pensi tu? come credi che possa evolvere la Link Building nel prossimo futuro e quali tattiche stai utilizzando? Essere degli ottimi Link Builder é come essere ottimi giocatori di scacchi: un’unica mossa e lo scacco matto è servito!
Sei pronto ad essere il nuovo Garri Kasparov del Web?
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Grazie per questo articolo!
Io ho iniziato da un mese a fare blogging e sto proprio studiando SEO e linkbuilding, per cui leggere questo articolo mi è servito per avere maggiori chiarimenti e anche alcune conferme.
Io di sicuro credo nella linkbuilding, se non altro perché la settimana scorsa, grazie alla mia paziente attività in questo senso, ho scalato il global ranking di Alexa di ben 12 milioni di posizioni da un giorno all’altro, anche se non ricordo ora le date precise. Sono passato da una posizione oltre i 18 milioni ad una sui 6 milioni e 300 mila nell’arco di una nottata e, nei giorni successivi, la salita è continuata più lentamente e ho scalato altre 20 mila posizioni circa. Poi negli ultimi due giorni ho perso qualcosina, anche perché non ho lavorato per le feste, ma sto sempre lì più o meno.
Nella mia linkbuilding, svario tra directory, post nei forum, commenti nei blog, link social, comunicati stampa, article marketing, social bookmarking, in futuro spero anche guest blogging e poi altro che imparerò in seguito 🙂
In futuro, visto che non sono ancora esperto del settore, non so come evolverà la linkbuilding, ma spero che lo farà nel senso di dare una maggiore importanza a quei link che sono davvero naturali ed espressione delle opinioni delle persone, quindi credo che, per le mie conoscenze attuali almeno, saranno sempre più importanti le citazioni e quindi i backlinks provenienti da altri siti. Per i link sui social non so, possono essere manipolati facilmente e penso che Google lo sappia.
Grazie a te Andrea della lettura e del prezioso commento!
Il ranking di Alexa è sicuramente un ottimo indicatore da tenere sotto controllo, ma il ranking reale da tenere sotto controllo resta sempre il posizionamento sui vari motori di ricerca, Google – ovviamente – in primis!
Se stai lavorando su un blog, il mio consiglio è sicuramente quello di costruirti una tua personale piramide delle keyword (ne parlerò anche su 4writing) e basare la tua strategia di link building su di loro…
La link building non è l’unica strada ma rappresenta una strada importante… curando al massimo il tuo blog otterrai sicuramente Link in ingresso reali e che ti daranno quel salto di qualità che ti permetterà di scalare la SERP e di essere certamente più visibile dal gruppo di utenti che fa ricerche sui mdr.
Ricorda però sempre di andare con calma, scegli accuratamente dove e come posizionare link, usa siti autorevoli e possibilimente di riferimento rispetto alla tua attività!
Il Social è un canale parallelo… ti porta visibilità che si trasforma in un innalzamento delle visite uniche, di permanenza sul sito, di pagine visitate e un abbassamento del bounce rate… tutti dati che i mdr utilizzano per redigere il proprio rank!
Grazie mille per i consigli!
Attendo l’articolo sulla piramide delle keyword, perché mi ha incuriosito 🙂