E’ da un po’ più di un anno che si sentono rumors sulle nuove estensioni di dominio e, per chi si occupa di SEO, da tempo si cerca di fare un’analisi dei pro e contro che potrerà questa novità. L’ICANN, Internet Corporation for Assigned Names and Numbers, dovrebbe mettere a disposizione circa 700 nuove estensioni di dominio entro la fine del 2013.
Ultimamente alcune pubblicità stanno spronando ad accaparrarsi i nuovi domini prenotandoli anticipatamente. Quello che ci chiediamo è come queste nuove estensioni influiranno a livello SEO (Search Engine Optimization), se aiuteranno a migliorare il posizionamento, se verranno premiate dagli algoritmi di Google, se creeranno confusione e se faranno impazzire chi col web ci lavora.
Seo e EDM
Nella Seo viene già utilizzata la tecnica EMD (Exact Match Domain), ovvero l’utilizzo di parole chiave nel nome dominio, ma come tutte le buone prassi non bisogna abusarne, altrimenti il posizionamento del sito potrebbe essere pesantemente penalizzato, come annunciato da Matt Cutts, l’Ingegnere del team di sviluppo di Google.
Quello che le nuove estensioni di dominio potrebbero portare alla tecnica EMD è un valore aggiunto e aiutare i motori di ricerca a filtrare meglio i risultati nella SERP (Search Engine Result Page).
I nuovi domini: circa 700 estensioni
I nuovi domini prevedono circa 700 estensioni e sono suddivise in 5 categorie come segue:
1. nomi generici
2. città principali
3. geo-culturali
4. internazionali
5. brandizzati
Con l’introduzione di questa novità abbiamo a disposizione una serie di nuove estensioni che identificano già nel dominio del sito la tipologia a cui questo appartiene.
Per le attività del settore ristorazione l’estensione .pizza molto probabilmente verrà utilizzata per il sito di una pizzeria, come .restaurant per quello di un ristorante.
I gestori dei servizi di posta elettronica avranno a disposizione i domini .email o .mail, i gestori di server o spazi web potranno utilizzare l’estensione .hosting e le piattaforme blogger potranno usufruire del .blog.
Nel settore turismo potrebbe esserci un boom dei nuovi siti che inseriscono nel dominio i nomi della città come .roma e .paris, quelli dei paesi, regioni geografiche e contienti .africa e .corsica e i terminologie riguardanti vacanze e alberghi .hotel e .holiday.
Anche le associazioni a difesa del patrimonio culturale potranno identificare al meglio la loro appartenenza al territorio con le estensioni di dominio come .catalonia, .irish e .tirol.
Quelli che la faranno da padrone saranno i brand internazionali, che oltre alle estensioni .marketing, .business e .shopping, avranno a disposizione il nome del proprio brand nel dominio del sito:
.lamborghini, .dodge, .landrover, .audi, .smart, .ford, .seat, .amazon, .americanexpress,.android, .apple, .microsoft, .nexus, .nokia, .mcdonalds, .shell, .abb, .accenture, .axa, .montblanc, .loreal […]
A livello di SEO i nuovi siti, grazie alle estensioni di dominio che ne identificheranno nello specifico la tipologia, saranno più facilmente indicizzati dagli algoritmi del motore di ricerca e con maggior precisione.
Per sapere quali sono le nuove estensioni di dominio trovate un elenco completo qui.
E le vecchie estensioni che fine faranno?
Quello che viene da chiedersi è: dopo anni di .com, .it, .net, .uk e .org gli utenti come accoglieranno questo cambiamento? E che fine faranno queste vecchie estensioni?
Ricordiamoci che gli utilizzatori di internet sono diversi e fruiscono del servizio per svariati motivi.
Tra questi utenti ci sono ragazzi iper-tecnologici che non avranno problemi a ricordarsi il nuovo dominio .music, ma la famosa casalinga di Voghera, che nel frattempo ha iniziato a utilizzare il computer per leggere nuove ricette o per vedere le foto del nipotino su facebook, dopo il .food sarà tentata di aggiungere le vecchie estensioni .it o .com? Oppure sarà salvata dalla ricerca su Google mentre cerca la ricetta della torta della nonna?
Quindi a fronte di questi quesiti, le vecchie estensioni .com, .it e le altre verranno mantenute per un’utenza fidelizzata o cadranno in disuso? Diventeranno obsolete o finalmente verranno utilizzate correttamente per un sito .com con lo scopo originariamente prettamente commerciale? Ricordiamo che nella SEO l’anzianità di un dominio è premiata dai motori di ricerca, quindi è probabile che i vecchi domini verranno affiancati da quelli nuovi.
In conclusione
A fronte di questa analisi, dopo l’introduzione delle nuove estensioni di dominio, il futuro dei motori di ricerca e dei poveri esperti Seo sarà quello di affinare ancora di più l’indicizzazione, confidando negli algoritmi di Google che grazie alle nuove estensioni categorizzeranno meglio i siti e restituiranno ricerche ancora più precise.
E voi che ne pensate? Aspettiamo i vostri commenti.