Qual è una delle domande più frequenti nella mente di un freelance che compie i suoi primi passi nell’affascinante ma complicato mondo del lavoro autonomo 3.0? Sì, avete visualizzato bene: si tratta della madre di tutte le domande per i liberi professionisti, ossia “Come devo muovermi per trovare clienti?”.
Non ho nessuna pretesa didattica in queste righe, ma solo la voglia di regalare qualche consiglio a chi, come la sottoscritta nel lontano e uggioso novembre dell’anno 2011, in questi giorni sta magari muovendo i suoi primi passi nel mondo del lavoro freelance online. Vogliamo cominciare?
Freelance in cerca di clienti, non sottovalutare i gruppi!
Hai deciso di lanciarti nel fantastico mondo del lavoro online in veste di freelance (hai preparato il thermos di caffè?) e vuoi organizzare la tua strategia di ricerca clienti. In tutto questo è fondamentale a mio avviso ricordarsi di non sottovalutare le potenzialità dei gruppi che i diversi social mettono a disposizione.
Cosa significa? Significa che assieme all’aggiornamento dei contenuti sulla bacheca di Facebook e su Twitter è molto utile partecipare a discussioni tematiche all’interno dei gruppi di Linkedin o delle communnity di Google+, facendo il possibile per sceglierle improntate ad argomenti di nicchia, in modo da rendere evidente il livello di specializzazione.
Freelance e marketplace: un binomio importante
Nel già ricordato lontano e uggioso novembre 2011 ho compiuto i miei primi passi nel mondo freelance proprio iscrivendomi a un marketplace per professionisti web. L’universo dei marketplace è diventato molto ampio in questi anni di affermazione del lavoro online e per chi vuole avere qualche idea in più inerenti l’ambito dei contenuti testuali segnalo l’efficacissimo post di Luigi La Porta.
I marketplace sono un canale da non sottovalutare per il freelance che cerca clienti: i dubbi in merito alla qualità dello spazio sono legittimi, ma anche tanti sono i luoghi dove si possono porre domande ed esternare eventuali perplessità.
Freelance in prima linea non solo sul web
Un ultimo consiglio forse un po’ classico è quello di partecipare a eventi live. Da timida cronica posso suggerire di iniziare da quelli più “informali” (cercate le giovani associazioni culturali della vostra città), in modo da evitare di buttarsi senza paracadute nel mondo degli eventi un po’ “ingessati”, dove può non essere facilissimo gestire il personal branding professionale, soprattutto se si è alle prime armi.
Voi che suggerimenti avete in merito? Cosa avete imparato dai vostri primi passi come freelance?
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