La realtà virtuale e la realtà aumentata, secondo alcuni analisti, hanno la potenzialità per essere la Social Next Big Thing. Questi due fenomeni tecnologici sarebbero pronti ad uscire da un ambito legato all’entertainment per influire in modo decisivo anche in altri settori come l’istruzione, la medicina, la politica, l’arte e, soprattutto, il Web marketing.
I dati sulla realtà virtuale e aumentata pensando al marketing del 2020
Secondo le promettenti stime elaborate da ARtillry Intelligence nel suo report AR & VR Global Revenue Forecast 2016-2021 e pubblicate anche dalla VR/AR Association, forse la più importante istituzione americana nel campo della realtà virtuale ed aumentata, il mercato aggregato VR/AR è destinato a crescere globalmente fino a 79 miliardi di dollari nel 2021.
Dall’indagine, peraltro, sono state escluse le vendite di console VR (ad esempio PlayStation VR), gli smartphone AR/VR ready ed altri accessori: il giro di affari complessivo potrebbe quindi avere una cifra in più. Le notevoli prospettive di investimento nel medio termine da parte di grandi aziende, appartenenti a settori diversi, rappresentano quindi un incentivo per lo studio delle potenzialità e della realtà virtuale ed aumentata nel Web marketing e dei benefici che gli early adopters potrebbero trarre.
Un assaggio del mondo del marketing del 2020 è stato il Futureland di Milano, evento che si è tenuto lo scorso Novembre e a cui è stato invitato Virtualerealta.it, blog italiano sulla realtà virtuale ed aumentata che ha condiviso l’esperienza. Nella due-giorni al Talent Garden di Calabiana imprenditori, manager, ricercatori e designer si sono dati appuntamento per discutere delle potenziali applicazioni della realtà virtuale ed aumentata. Dai keynote e dai panel sono emerse alcune idee, già in fase di test.
La realtà virtuale oggi
La realtà virtuale è già utilizzata in campo immobiliare da una startup milanese, la InVRsion, per ridurre i tempi, i costi e soprattutto le distanze nel corso delle vendite di appartamenti ed uffici.
ResiZone è un progetto per la creazione di un percorso navigabile in VR, da effettuare per mezzo di camere a 360 gradi che riprendono dettagliatamente i vani di cui sono composti gli ambienti. Il cliente è così in grado di effettuare una visita nella casa e di muoversi per le stanze e i corridoi virtualmente, armato di solo visore VR e senza necessità di trasferirsi anche a numerosi chilometri di distanza.
Sempre della stessa startup è il progetto ShelfZone, un simulatore di negozi e di supermercati realizzato in realtà virtuale che può essere usato sia dai clienti per effettuare uno shopping 3D sia dalle aziende retail per acquisire una straordinaria quantità di dettagliate informazioni in profondità, grazie a sistemi di eye-tracking.
“Prova a casa e compra online” potrebbe essere il motto di IKEA Place, l’app AR sviluppata dall’azienda svedese per iOS 11, all’interno del framework ARKit. Questa applicazione in realtà aumentata per iPhone consente ad ogni cliente di scegliere dal catalogo uno o più elementi di arredo, realizzati in 3D, e di inserirli virtualmente all’interno dell’ambiente inquadrato dalla fotocamera. In questo modo ogni divano, libreria, mobile o altro complemento di arredo può essere “provato” direttamente a casa, per scoprire se le dimensioni e i colori sono di gradimento.
Teleporter è il software che potrebbe rivoluzionare il settore alberghiero. Realizzata dalla catena Mariott, specializzata in pacchetti vacanze di lusso, questa cabina permette al cliente di scegliere città e hotel di destinazione e di “teletrasportarsi alla Star Trek”, esplorandoli in realtà virtuale indossando un visore Oculus Rift.
La realtà virtuale e il web marketing
Il marketing è sempre più online e il Web marketing diventa un’esperienza reale arricchita di informazioni: i confini sono sempre meno netti. I ristoranti potrebbero proporre menu in AR, con piatti da visualizzare nelle loro fattezze sul proprio smartphone, possibilmente tradotti nelle lingue più importanti a livello turistico. I negozi fisici potrebbero dotarsi di beacon per offrire una connessione vicino alla vetrina per una veloce comparazione dei prodotti (di lusso) disponibili al loro interno. Alcuni magazine cartacei potrebbero offrire contenuti extra in realtà aumentata, come ha già fatto Focus in passato, per rilanciare un mercato editoriale ormai in calo.
La compenetrazione fra online e offline, da qui a 2 anni, sarà la chiave per cogliere inedite occasioni di business in un contesto di Augmented Web Marketing. Cosa ne pensi?
Ringraziamo Luke Bastianich