Oggi più che mai l’utilizzo delle immagini da parte delle aziende, piccole o grandi che siano, sviluppa un concerto di sinfonia con musicalità armonica tra il brand, che rappresenta egregiamente l’azienda stessa, e il cliente (o consumatore finale). Le immagini, infatti, se sapute sfruttare, possono creare valore: esse rappresentano un impatto positivo ed emotivo grazie al quale è possibile migliorare e arricchire la percezione del brand; le immagini, pertanto, sono capaci di influenzare le decisioni dei cosiddetti potenziali clienti.
“Un’immagine vale più di mille parole…”
“Una bella fotografia racconta una storia, rivela un luogo, un evento, uno stato d’animo, è più potente di pagine e pagine scritte” – Isabel Allende, Ritratto in seppia
È vero: le immagini parlano e comunicano, forse più delle parole, ma sono indubbiamente parte integrante di esse; come dicevo: attirano l’attenzione suscitando emozioni immediate.
Un po’ di giorni fa mi sono addentrata nella lettura di un interessante articolo redatto da eventreport.it secondo cui, e cito testuali parole, “La professione che risulta essere in più rapida crescita rispetto al periodo del 2013, con una richiesta in aumento del 44%, è quella legata alla produzione di rendering in 3D”.
Secondo il mio modestissimo punto di vista qualsiasi tipologia di brand dovrebbe ‘giocare’ con le immagini e non solo sfruttando il semplice potere della fotografia, ma basandosi proprio su questo straordinario strumento grafico denominato, per l’appunto, rendering 3D.
Che cosa significa e che cos’è esattamente il Rendering 3D?
Il Rendering 3D è un processo creativo che consente di ottenere un’immagine fotorealistica anche se pur sempre artificiale: il punto di partenza è un modello tridimensionale progettato al computer che, attraverso formule matematiche, si determinano i vari punti che compongono l’immagine fino ad ottenere un risultato pressoché realistico. I parametri su cui si sviluppa questa straordinaria tecnica concernono la gestione della luce, della profondità e della texture (vale a dire il colore, il materiale, ecc.).
Campo di applicazione del Rendering 3D
Il settore della progettazione è sicuramente il principale campo su cui è possibile applicare il Rendering 3D. Nell’architettura e nell’edilizia, infatti, tale strumento grafico gioca un ruolo ben preciso e può essere impiegato per diversi scopi tra cui, certamente, la creazione di un annuncio immobiliare. Ma è altresì utilizzato come principale strumento per progettare e arredare gli interni: un’azienda che vende mobili, ad esempio, grazie al rendering in 3D può mostrare al cliente l’oggetto che intende realizzare unendo la stragrande possibilità di apportare le dovute modifica prima di procedere con l’effettiva realizzazione!
Fotografia tradizionale Vs Rendering 3D
Il rendering 3D è capace di offrire una comunicazione visuale più veloce, sicuramente, ma anche più precisa ed efficace rispetto alla metodologia visuale tradizionale. Rispetto alla semplice fotografia, inoltre, riesce a puntare più in alto evidenziando perfettamente i dettagli: ciò si traduce nella possibilità di sviluppare differenti soluzioni creative, quindi aumento delle probabilità di soddisfare il bisogno del cliente.
Concludo sostenendo che…
… è necessario costruire attraverso le immagini con il fine di soddisfare ogni tipologia di esigenza il cui naturale effetto è certamente il rafforzamento della brand awareness.
E tu, cosa ne pensi? Ti andrebbe di raccontare il tuo punto di vista? Sei d’accordo con me circa l’impiego del rendering 3D, che a parer mio rappresenta un eccellente strumento grafico a favore di qualsiasi tipologia di brand, in qualità di sostituto perfetto della comunicazione visuale tradizionale? Attendo un tuo commento!
(Fonte Immagine in Evidenza – lspry via Flickr)