Amici appassionati di social media e di internet, provate a pensare e magari quantificare mentalmente il flusso di informazioni che recepite online ogni giorno o che voi stessi diffondete. Ora ditemi, quante volte avete sognato una piattaforma online gratuita con cui poter raccogliere velocemente, e altrettanto facilmente condividere, contenuti online?
In questi anni ne ho sperimentate diverse ma quelle che utilizzo e consiglio maggiormente per il content curation, con finalità diverse, sono queste due:
PAPER.LI
Paper.li non è altro che un magazine online personalizzabile.
E possibile accedervi attraverso il vostro account Twitter o Facebook.
In questo modo potrete far confluire gli articoli vostri o di altri profili che seguite all’interno di una pagina personalizzata, scegliendo un titolo, eventualmente le parole chiave e suddividendo il flusso per tematiche. Le fonti possono essere articoli, articoli di blog o contenuti multimediali.
Grazie a Paper.li avrete quindi una raccolta personificata di contenuti, utile per voi e per chi vi segue. Dal vostro account potrete, se volete, preferire e seguire altri magazine Paper.li.
Mio consiglio personale: evitate che la diffusione social del vostro magazine avvenga quotidianamente. Scegliete piuttosto l’opzione settimanale, soprattutto se gestite più megazine contemporaneamente. Eviterete l’effetto “spam”, soprattutto su Twitter.
SCOOP.IT
Scoop.it è senza ombra di dubbio il mio tool preferito per la content curation.
Semplice e intuitivo, con pochi minuti al giorno vi permette un’ottima organizzazione e diffusione di contenuti, unita a un buon livello di engagement.
Inoltre da pochi mesi sono stati aggiunti nuovi canali e nuove app ad esso collegati, che lo hanno reso uno strumento ancora più completo.
Ma vediamo prima di cosa si tratta. Come per Paper.li potete accedere tramite Facebook o Twitter ma c’è anche l’opzione tramite iscrizione con indirizzo email.
Dopo aver personalizzato il vostro account come un qualsiasi social network (sempre tenendo presente keyword e ottimizzazione) potete iniziare con la creazione delle dashbord, molto simili alle board di Pinterest.
Anche qui come in Paper.li potete personalizzare il singolo magazine con titolo e impostazioni diverse.
Inoltre per ogni topic potete scegliere le keyword e le fonti (siti, blog, RSS, liste di Twitter, canale youtube, risultati tematici da Google ecc ecc.) che potrete di volta in volta “catturare” con il tasto suggestion.
Come in Pinterest avrete inoltre a disposizione uno scoop button per “scoppare” agevolmente articoli o contenuti multimediali a vostro piacimento, selezionabili da scoop.it anche tramite URL. Interessante in questo senso anche l’integrazione con la piattaforma Hootsuite, che vi consentirà di inserire nel vostro magazine contenuti provenienti dalla piattaforma, o quella con Google Chrome.
Altro interessante aspetto di questo tool è il lato più social, ovvero quello delle interazioni. Come un qualsiasi social network potete seguire ed essere seguiti, potete anche seguire singoli topic di singoli utenti e potete cliccare su “rescoop” per riproporre un contenuto altrui (l’equivalente del retweet di Twitter).
Mio consiglio personale: non sottovalutate anche il tasto “share” presente in ogni topic (perfetto per rendere ancora più virale il vostro magazine) e le altre utilissime applicazioni, tra cu quelle con Mailchimp, Buffer, AddThis, Slideshare.