Navigare nei mari sempre in movimento del web è difficile e se anche tu appartieni alla categoria sempre più numerosa di chi lavora grazie alla propria presenza in rete – o direttamente attraverso il proprio sito web – sai bene che l’ottimizzazione del tuo sito è un passaggio fondamentale del lavoro.
Oggi ci occupiamo di una di quelle attività necessarie che tastano il polso al tuo sito e possono aiutarti a curarne al meglio il suo posizionamento e la sua qualità percepita. Non solo dall’utente, ma da Google stesso.
Cos’è un SEO Audit e perché farlo nel 2023
Per occuparci di un tema così delicato abbiamo deciso di sentire in merito Gabriele Rispoli, che tra i suoi servizi di consulenza SEO si occupa anche di aiutare le aziende per il proprio SEO Audit. Gabriele ci ha aiutato ad afferrare meglio questi concetti.
Cominciamo da una definizione
Il Search Engine Optimization Audit è un processo di analisi relativo alla presenza in rete di un brand, un’azienda, un professionista, legato al proprio sito – o comunque al sito al centro del proprio business – che permette di verificare lo stato delle buone pratiche messe in atto sul sito al fine di rendere più posizionabile e appetibile dal motore di ricerca (leggi Google) il nostro contenuto. Per questo motivo, il SEO Audit non va fatto una tantum, ma va riproposto regolarmente durante il ciclo di vita di un business online.
Cosa può rivelare un buon SEO Audit
Fare regolarmente un SEO Audit ci aiuta infatti a potenziare il nostro ranking in SERP per attrarre più visitatori, lead e di conseguenza profitti.
Puoi immaginare il SEO Audit un po’ come un check-up, una serie di visite mediche, una revisione che evidenzia la performance del sito, la conformità della sua struttura e delle sue categorie fino alla verifica delle singole pagine.
Questa attività può rivelare, fra le altre cose:
– problemi tecnici di SEO all’interno del sito;
– potenziali problemi off-site, come link in entrata di pessima qualità;
– problemi on-page;
– problemi relativi alla user experience del sito, e in caso di sovrapposizione, problemi alla fruizione del tuo stesso servizio;
– mancanza o perdita di contenuti;
– importanti suggerimenti relativi ai nostri competitor.
Proprio per questi motivi un SEO Audit fatto regolarmente può aiutare il tuo sito a restare sano e performante, mentre il mare del web alza e abbassa le sue maree, o per dirla in altri termini quando Bing o Google cambiano o aggiornano il loro algoritmo.
A occuparsi di un audit deve essere solitamente un soggetto indipendente chiamato per valutare con obiettività l’oggetto esaminato, questo perché la sua neutralità permetterà in maniera più semplice per lui/lei la verifica che i criteri di buone pratiche siano stati soddisfatti. Insomma, se non l’hai ancora fatto ti consigliamo di trovare un auditor per il tuo sito.
Esistono tool che si occupano di SEO Audit e che possono aiutare da principio, per fare un primo esame, ma è difficile che questo possa sostituire l’intervento di un esperto del settore. Per quanto ci siano infatti molte questioni tecniche da passare al vaglio, diversi aspetti della SEO rimangono ancora materia di ragionamento strategico che superano i semplici standard tecnici che un software può verificare.
3 consigli sempre validi che ci sono stati dati per arricchire la tua SEO Audit checklist nel 2023!
1. Verifica se il tuo sito è Mobile-Friendly, la Mobile SEO sta diventando sempre più centrale: sappiamo che il 60% delle ricerche su Google viene fatta da uno smartphone e Google ha cominciato a usare il suo algoritmo Mobile-First.
2. La velocità la fa da padrona! Già nel 2018 Google ha confermato quanto la velocità di caricamento del tuo sito possa influenzare il suo posizionamento. Oggi è ancora più chiaro che quando un sito diventa lento (vuoi per via di immagini non ottimizzate, vuoi per problemi tecnici in backend) la sua valutazione non può che peggiorare. E persino gli utenti ormai ci hanno fatto l’occhio e si accorgono quando un sito ‘è lento’.
3. Semplifica al massimo la tua site-map e rendi la gerarchia del tuo sito più pratica da leggere lato motore di ricerca.
Ricorda: un’architettura semplice non aiuta soltanto la comprensione dei tuoi visitatori-lead-clienti, ma anche l’algoritmo che deve valutare il tuo sito.