Il primo passo per la creazione di un buon contenuto è fare keyword research per individuare le parole chiave più importanti sulle quali basare l’ottimizzazione dei propri testi online. Anche se si tratta di un’attività lunga e noiosa è alla base del lavoro di web writing in quanto evita perdite di tempo o scrittura di testi che si concentrano su keyword poco cercate dagli utenti e quindi poco attrattive.
Si tratta di un compito che va svolto da un professionista e in modo assolutamente non frettoloso e superficiale e non è neppure un lavoro semplice come potrebbe sembrare in un primo momento in quanto ogni parola trovata nella fase di keyword research ha un valore, un’importanza e una competitività specifica.
L’importanza dell’attività di keyword research
Il Googlebot legge il contenuto della pagina web e capisce cosa è testo e quali sono gli elementi di contorno e proprio per questo il consiglio è studiare bene l’uso di tag HTML semantici. Per capire di cosa parla il contenuto che scriviamo online il bot analizza le keyword, ma come trovare quelle giuste? Ecco 5 consigli utili a tutti coloro che si occupano di scrivere per il web.
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Usare i software
Si tratta di un valido aiuto per scoprire le keyword migliori per la redazione dell’articolo e possono dare consigli importanti. Il più importante è sicuramente Keyword Planner di Google, gratuito per tutti coloro che hanno un account Google Adwords. Inserendo le keyword principali restituisce una tabella da cui prendere ispirazione per fare keyword research e che comprende il volume di ricerca medio mensile ma anche la competitività e il costo per click.
Un altro tool è Ubersuggest: una volta inserita la parola chiave e l’area di riferimento il software fornirà una lista di keyword correlate in ordine alfabetico.
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Studiare la coda lunga
Quando si fa keyword research è importante focalizzarsi anche sulle keyword long tail formate da 3 o più parole che sono meno competitive anche se meno cercate e rappresentano la soluzione ideale per i siti nuovi assicurando maggiori conversioni rispetto a keyword generiche e quindi informative.
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Seguire i trend online
Per non passare inosservati i nostri articoli devono osservare i trend di settore online in quanto le keyword correlate saranno molto più cercate dagli utenti. In questo caso consiglio di utilizzare Google Trends.
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Analizzare la competitività
Le chiavi secche sono molto più difficili da posizionare online perché il grado di competitività è alto, anche se garantiscono molte più visite. Le chiavi long tail sono, invece, meno competitive, e sono l’ideale per portare il primo traffico sul proprio sito web. Per conoscere questo dato consiglio l’utilizzo di Semrush, ideale per il mercato estero, oppure SeoZoom, focalizzato sul mercato italiano.
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Non trascurare le keyword correlate
Ogni contenuto deve essere ottimizzato per una keyword unica, senza dimenticare però le correlate e i sinonimi della keyword principale. Questo permette di dare maggiore valore al testo e farlo percepire da Google come di alta qualità. Le persone infatti cercano per argomento o concetto e capita spesso di trovare in SERP siti e pagine web posizionate per keyword non presenti nel contenuto: si tratta di testi che spiegano molto bene un concetto e vengono per questo premiati a Google.
Ecco perché in Comunicare Social Media consigliamo di creare i testi a partire da una keyword principale ma abbinare grazie alla keyword research una serie di parole chiave correlate che completano il concetto base.
Avviare un’attività online senza fare keyword research è come gettarsi senza paracadute dall’aereo: si finirà per precipitare rovinosamente.
Cosa si ottiene dalla keyword research
Solo cercando le keyword migliori si può progettare al meglio i seguenti elementi:
- Struttura del sito web, uno dei fattori principali di ranking soprattutto per i siti ecommerce
- Individuazione delle money keyword, ovvero quelle a più alto tasso di conversione
- Realizzazione del piano editoriale per il blog basato su query informative per ottenere traffico e dati da usare nel remarketing commerciale
- Ottimizzazione dei contenuti singoli come landing page e articoli per posizionarli in prima pagina su Google.
Nella ricerca delle keyword non va trascurata neanche la keyword difficulty o KD che viene riportata da vari strumenti come SEOZoom, SEMrush o MOZ sulla base degli algoritimi che considerano:
- Numero di risultati per la keyword indicata
- Metriche SEO dei siti alle prime posizioni
- Numero di backlink per le URL alle prime posizioni
Cosa sono le Money Keyword
Si tratta di parole chiave fondamentali per siti aziendali o ecommerce dato che assicurano il più alto tasso di conversione e permettono di guadagnare rapidamente. Solitamente contengono le parole costo o prezzo più il nome del servizio o prodotto e portano alle pagine dei contatti o della richiesta di preventivi, ovvero intercettano un utente molto vicino all’acquisto online.
Sicuramente la landing page non andrà ottimizzata per keyword informazionali ma proprio per le money keyword, associando le tecniche della SEO semantica.
Cosa significa fare SEO semantica
Dal 2013, con l’avvento di Hummingbird, le strategie di keyword research sono cambiate perché Google comprende meglio le vere intenzioni di ricerca dell’utente attraverso l’analisi sematica delle parole chiave o LSI.
Google nel presentare la SERP all’utente combina le query dell’utente con i concetti collegati privilegiando una SEO umana o anche detta semantica.
Conclusioni
Fare keyword research come avrai visto è molto più complesso che analizzare i volumi di ricerca delle singole parole chiave correlate al business e richiede uno studio di marketing che comprende l’analisi del mercato e dei competitor ma soprattutto la conoscenza dell’utente. Spero di averti offerto spunti interessanti e ti invito a fare tutte le tue domande nei commenti.