La ricerca di nuovi clienti è uno dei compiti più ardui per un freelance. La rete brulica di operatori del web e tu non sei altro che una goccia in questo affollatissimo mare. La passione ti spinge a difendere la tua scelta di lavorare in modo “libero” e “ovunque”, il lavoro constante e la ricerca ti consentono di dar lustro alla tua reputazione, hai anche affidato il controllo della tua posizione fiscale ad un bravo commercialista pronto a illuminarti il torbido percorso dell’iva e della ritenuta d’acconto.
Bene. Sei riuscito, sudando e dopandoti con litri di caffeina, a conquistare la fiducia di una manciata di clienti, ma non puoi certo adagiarti su di loro! Se sei alle prime armi poi, la ricerca dei nuovi clienti può essere ancora più terrorizzante! Perché scegliere me invece di un freelance quotato e con un portfolio invidiabile?
Niente allarmismi! Vediamo come impostare la tua lettera di presentazione vincente (ovvero convincente).
Una volta selezionate le Aziende cui presentarsi, ( averle analizzate per bene cercando di raccogliere quante più informazioni utili su di esse: organico, brand, strategie di comunicazione e vendita e main competitor) va redatta una Lettera di Presentazione che possa catturare la loro attenzione.
Facciamo un passo indietro però, chiariamo bene una cosa: la Lettera di presentazione NON è il CV (curriculum vitae), ma è il suo importantissimo documento complementare!
Passando dal cartaceo al web, per intenderci, la lettera di presentazione è il testo che inserisci nel corpo della mail, allegando anche il file del CV. E’ una breve ma congrua descrizione che serve a dare informazioni preziose sulla tua personalità , e nell’era del web, fa un po’ le veci del buon vecchio colloquio conoscitivo. In breve deve parlare di te, della tua personalità, attitudine, punti di forza, obiettivi, sempre attenendosi al campo professionale.
Errore frequentissimo è quello di spedire una mail allegando solo il curriculum, senza scrivere neanche due parole di presentazione. Andiamo! Chi sarebbe invogliato a leggere una fredda cronistoria di quello che avete o non avete fatto da quando avete debellato i brufoli ad oggi? Magari usando orrendi template non formattati o peggio ancora non aggiornati, un elenco scomposto di numeri, sigle e periodi storici “dal….al”.
Vero è che il CV è indispensabile, redatto bene, partendo dalla posizione attuale e poi a ritroso fino al conseguimento dei diplomi, includendo stage, specializzazioni e master. Ma il CV non deve fare altro che essere se stesso, in maniera chiara e analitica, senza lasciare dubbi di interpretazione E’ un’ anamnesi.
Verrà letto in pochi secondi e spesso malvolentieri, aiutiamo quindi lo screener in questo faticoso compito. Come? Facendo attenzione a: formattazione, allineamenti, spaziature, bullet list, e saggio utilizzo del grassetto. Importante utilizzare un font leggibile assolutamente senza grazie, per carità! e di una dimensione che non costringa a strizzare gli occhi o allontanarsi come quando fai il test dall’oculista. Inoltre non deve essere redatto fronte retro, e non deve essere firmato (non è un contratto!)
Ma torniamo alla preziosa Lettera e analizziamola per punti:
- Dovrà contenere la tua candidatura per una posizione definita. Non sognarti di proporvi come dei tuttofare, scrivendo cose del tipo: “Sono un copy writer freelance, ma se non ne avete bisogno, posso anche stare al customer care”;
- Specifica perché saresti proprio tu il freelance adatto a ricoprire quel ruolo, quale valore aggiunto di fatto apporteresti
- Fai ben intendere che la tua candidatura è mirata proprio ad una scelta di preferenza tra altre: scelgo la vostra azienda tra tante altre che offrono stesse posizioni.
- Seleziona e segnala i tuoi migliori lavori assicurandoti di aver aggiornato i tuoi canali (blog/sito/social, linkedin in primis). Puoi anche corredare la lettera di un video di presentazione (che non duri più di un minuto e mezzo) in cui aggiungi a quanto scritto altri elementi che evidenziano le tue qualità. Ma solo se il risultato apparirà non eccessivamente costruito, e girato in luogo adeguato (dalla tua work station)
- Evita il superfluo. Per quanto la tua Lettera di presentazione debba aiutarti a personalizzare la candidatura, parliamo comunque di presentazioni professionali, e vanno evitati riferimenti alla vita privata, a meno che non siano un valore aggiunto. Un esempio: se mi candido come content per una rivista che parla di vino, non mi aiuterò certo dicendo che mi hanno ritirato la patente svariate volte per guida in stato d’ebbrezza! Di contro potrebbe essere interessante parlare del fatto che mio nonno è un piccolo produttore e quando ero bambino andavo a trovarlo nei periodi di raccolta…. ricordo perfettamente l’odore aspro della cantina e il gusto dolceacidulo del primo mosto……..
Un consiglio finale (che vale sia per la lettera di presentazione sia per il CV) salvatene due tipologie: una breve e con la sintesi delle esperienze più significative, l’altra più completa. Sono naturalmente da aggiornare entrambe all’ occorrenza.
2 coomenti
La cosa importante è adeguarla e personalizzarla in maniera specifica all’azienda a cui ci si propone.
Tenersi salvate delle bozze come “linee guida” va bene, ma mai farsi sopraffare dalla svogliatezza e mandare a tutte le aziende la stessa.
Sono perfettamente d’accordo Massimo, spesso la “pigrizia” ci porta all’errore banale e tenere uno storico da ricontrollare è sempre utile!