Il duo Luca Bove e Marco Bove, ha recentemente pubblicato il loro nuovo libro “Ecosistema Google per il Turismo“, https://ecosistematurismo.it/ una guida essenziale per i professionisti del settore turistico. Con oltre vent’anni di esperienza in SEO, Digital e Local Marketing, gli autori offrono strategie avanzate per massimizzare il successo del business turistico utilizzando strumenti Google come Ricerca, Maps, Gmail e Calendar. Un libro per aiutare a trasformare le attività turistiche integrando dati, intelligenza artificiale e strumenti di marketing.

- Cosa vi ha spinto a scrivere “Ecosistema Google per il Turismo”?
Secondo alcuni dati ufficiali il 62% dei viaggiatori fa ricerche su Google e il 43% vede anche video su Youtube. Quindi per convincere i turisti a venire da noi (struttura ricettiva), dobbiamo curare molto bene questo canale.
E spesso questo canale, per nostra esperienza, non viene curato come dovrebbe.
È stata un’idea venuta un paio di anni fa, ed era pronto, poi per varie vicissitudini non è stato pubblicato. Fino a quando non si è ripresentato il nuovo editore e quindi eccoci qui.
Il libro dà una panoramica complessiva sui vari prodotti di Google che sono collegati tra di loro formando proprio un’ecosistema.
- Quali sono le principali sfide che i professionisti del turismo devono affrontare oggi e come il vostro libro può aiutarli?
Il customer journey dei viaggiatori è complesso e articolato, è composto da tantissimi touch point. I turisti passano dai vari social network, dalle grandi piattaforme, dai siti ufficiali e anche dai motori di ricerca.
Identificare questi touch point e poi armonizzarli è davvero complesso. E ci possono essere anche ulteriori complicazioni: spesso la decisione viene presa insieme al partner che può avere una customer journey differente. Quindi occorre anche tenere conto di questo doppio binario.
Tra i touch point più importanti c’è da collocare i prodotti di Google che possono dare un enorme aiuto nel marketing e nella promozione di una struttura ricettiva.
- Potresti spiegare come l’integrazione dei servizi Google può migliorare l’esperienza utente nel settore turistico?
Google non è “più” un motore di ricerca, è un ecosistema completo che offre diverse opportunità per raggiungere il proprio pubblico. Dal motore di ricerca a YouTube, da Gmail alle mappe di Google, ogni canale, se ben sfruttato, ha la capacità di intercettare un determinato pubblicato nelle diverse fasi della ricerca della vacanza ideale.
Da chi si sta ancora informando sulle località da visitare (scoprendo blog o siti informativi tramite motore di ricerca o su Youtube) , a chi ha già in mente la località ma vuole sapere cosa ne pensano le persona che ci sono già state (recensioni sulle mappe) Google dà una serie di strumenti che agevolano tantissimo l’esperienza utente.
- Quali sono alcuni dei casi di studio più significativi inclusi nel libro?
Nel libro abbiamo parlato di 3 casi studio molto interessanti: Minerva Club Resort villaggio in Calabria, gruppo Puglia Class che ha Villaggi in Puglia e Cala del Salento che si occupa di affitti estivi di ville in Salento.
I casi studio, grazie ai numeri riportati fanno vedere come attuando una corretta strategia di Digital Marketing si possono ottenere risultati concreti cioè aumento di fatturato, in particolare il diretto, risparmiando migliaia di euro in commissioni.
- In che modo l’intelligenza artificiale può essere sfruttata nel marketing turistico secondo la vostra esperienza?
Nonostante se ne parli tantissimo, viviamo in una fase di grossa bolla sull’AI, ogni giorno escono nuovi strumenti che spesso hanno vita breve, venendo sostituiti da altri nuovi, ma ancora non è ben chiaro quali saranno le applicazioni veramente utili a chi gestisce strutture ricettive.
Avendo contatto con moltissimi imprenditori turistici abbiamo notato come fino all’anno scorso c’era una corsa ad utilizzare moltissimo l’AI spesso in modo poco produttivo, ora si sta tornando a ragionamenti più sensati che si basano più che sull’entusiasmo del momento sulla reale utilità.
Ma non è una moda passeggera, l’AI è già pesantemente utilizzata da Google ad esempio nelle sue ads, pensiamo alle Performance Max. Al di fuori di Google potrà dare (anzi la da già ora) una forte mano su:
- Personalizzazione dell’Esperienza del Cliente
- Chatbot e Assistenza Clienti
- Analisi Predittiva e Tendenze di Viaggio
- Pubblicità Mirata
- Realtà Aumentata e Virtuale
- Come possono le piccole strutture turistiche competere con le grandi catene utilizzando le strategie del vostro libro?
È vero che i big che possono permettersi budget elevati sono avvantaggiati, ma molti prodotti di Google vanno bene anche per i piccoli.
Alcuni spazi come Google Business Profile sono ideali per le piccole attività e sono anche poco costose e permettono di entrare nell’ecosistema di Google dedicandoci solo un po’ di tempo.
- Quali sono gli errori comuni che le aziende turistiche commettono con Google Business Profile e come evitarli?
La scheda Google Business è il mattoncino fondamentale dell’ecosistema di Google Travel, la maggior parte degli altri prodotti si attaccano a questo mattoncino, a partire dalle ads.
L’errore base è non curare la scheda come si fa ad esempio con il sito, abbiamo visto schede tralasciate e non aggiornate, nonostante numeri alti di visualizzazioni.
Altro aspetto è quello reputazionale, molte aziende turistiche si concentrano solo sulle recensioni, magari con applicazioni dedicate. Ma tralasciano gli altri contenuti generati dagli utenti come le foto, le Domande e le risposte e i Post, con cui si possono fare danni.
- Quali sono le previsioni future per l’evoluzione tecnologica nel turismo e come i professionisti possono prepararsi al meglio?
Il mercato del turismo sta diventando sempre più maturo, (è stato sicuramente il settore che più ha lavorato sull’innovazione tecnologica negli ultimi 20 anni) richiedendo un approccio imprenditoriale completo che tenga conto di tutte le sfide aziendali, tra cui gestione del personale, strategie di marketing omnichannel e sviluppo del prodotto.