Oggi più che mai si dà grandissima importanza alle strategie digitali e in modo particolare alle Newsletter. Questo perché le Campagne DEM, acronimo di Direct Email Marketing, devono essere capaci di fidelizzare nel corso del tempo gli utenti iscritti alla mailing list del sito.
Il processo di fidelizzazione è lungo e complesso, ma se ben strutturato, può portare a risultati importanti in termini di vendite dei prodotti e dei servizi aziendali.
Sì, perché non basta riuscire ad ottenere un nuovo iscritto al proprio sito web, la difficoltà viene dopo! Bisogna saper come e quante email inviare, ma soprattutto sapere quale piattaforma è più opportuno utilizzare a seconda delle proprie possibilità di tempo e costi.
In questo articolo vorrei concentrarmi sul presentare due piattaforme specifiche che ho avuto modo di sperimentare negli ultimi tempi, e che sicuramente sono anche quelle più conosciute e apprezzate: Mailchimp e Getresponse.
La scimmietta di Mailchimp mi ha conquistata da subito, fin da quando ho aperto il mio account personale. Mi sono trovata di fronte ad un’interfaccia semplice e intuitiva, con funzionalità gratuite interessanti.
Poi ho deciso di cambiare, di provare nuove sensazioni e mi sono rivolta a Getresponse: anche in questo caso un’interfaccia semplice seppur con molte più funzioni di Mailchimp, e la possibilità di gestire benissimo gli autorisponditori.
Dato che le ho sperimentate entrambe oggi andremo a vedere i pro e i contro di queste due piattaforme, per aiutarti a scegliere in quale delle due investire se sei in fase decisionale.
Mailchimp, il primo amore
E’ stato davvero il mio primo amore, il primo strumento di email marketing che ho utilizzato e con il quale mi sono trovata bene per la semplicità e chiarezza delle sue parti.
1. Account gratuito sempre
Ciò che lo rende eccezionale e appetibile da tantissimi, è il fatto che fino a 2000 contatti l’account che utilizzi è gratuito, non hai quei maledetti 30 gg di prova che ti obbligano poi a pagare un canone per mantenere attivo l’account.
Ma soprattutto, anche se è gratuito, puoi usufruire da subito di tutte le funzionalità possibili offerte da Mailchimp: in questa pagina trovi tutto ciò che è incluso.
2. Semplicità ed immediatezza
Mailchimp è molto semplice anche nella creazione e invio di una nuova Campagna. In pochi click sipersonalizza il template con le informazioni aziendali che devono essere comunicate, seguendo un percorso predefinito per arrivare fino al fatidico pulsante “send now”.
3. Il monitoraggio
Nella pagina di riepilogo delle campagne si possono vedere in anteprima il CTR e il tasso di apertura di tutte le email inviate.
Dopo di che, si possono eventualmente approfondire i singoli report cliccando sulla campagna d’interesse.
Per ognuna di esse posso accedere a informazioni complete sul comportamento degli utenti nei confronti della email.
Viene indicato esattamente dove e in che percentuale gli utenti hanno cliccato, ma anche quante volte un determinato utente ha aperto la email.
Getresponse: la piattaforma che lavora da sola
Nelle ultime settimane ho deciso di spostare tutti gli iscritti alla mia newsletter su Getresponse, perché è un’altra ottima piattaforma molto consigliata soprattutto per il discorso degli autorisponditori.
Aprire l’account è stato facile, ho deciso di pagare subito l’abbonamento base (i costi sono anche ragionevoli, ma leggermente più alti di Mailchimp) e trasferire tutti i contatti sul nuovo account.
1. Tutorial completi e gratuiti
Un grande punto a favore di Getresponse sono i tutorial gratuiti che vengono messi subito a disposizione di un nuovo utente per aiutarlo a capire bene come muoversi e come utilizzare la piattaforma al meglio.
2. Gli autorisponditori
Cosa sono gli autorisponditori? Si tratta di email automatiche periodiche che vengono inviate agli iscritti sulla base di determinate condizioni. Per esempio supponiamo di iscriverci ad una Newsletter e di ricevere subito dopo un’email con un link per scaricare un report gratuito di nostro interesse.
Su Getresponse si possono preparare e organizzare da subito le varie email che poi verranno inviate ad ogni nuovo utente, in modo che ogni singolo iscritto abbia lo stesso identico percorso di email.
3. Le landing page
Si possono creare delle splendide landing page per ottenere nuovi iscritti alla mailing list.
Getresponse mette a disposizione più di 100 template tra cui scegliere, e in modo semplice e intuitivo si può personalizzare ogni pagina creata a seconda delle proprie necessità.
Dai pro ai contro
Adesso che abbiamo così ampiamente elogiato queste due piattaforme, cerchiamo di evidenziare anche gli svantaggi che ognuna delle due ha.
Per quanto riguarda Mailchimp l’account gratuito non permette di organizzare una serie di autorisponditori automatici, a parte la prima email di benvenuto in seguito all’iscrizione dell’utente.
Purtroppo, ho riscontrato problemi nell’invio automatico della prima email, in quanto non a tutti coloro che si iscrivevano arrivava la email con il report scaricabile.
In ultimo, le email di Mailchimp spesso rischiano di finire sulla Tab Promozioni degli account Gmail, e questo sfavorisce l’apertura della stessa, in quanto si fa presto ad eliminare quelli che apparentemente sono messaggi pubblicitari.
Per concludere vediamo gli aspetti negativi di Getresponse: non ho apprezzato molto il sistema di monitoraggio delle Newsletter inviate, perché ritengo più semplice e chiaro quello di Mailchimp.
Ma penso che lo svantaggio più grande sia nella creazione della email stessa, perché se è vero che si possono scegliere tra tantissimi template già pronti, nel momento in cui decido di crearne uno mio personale i blocchi e le possibilità di inserire e modificare ogni sezione sono molto più limitate rispetto a Mailchimp.
Quale dei due scegliere?
Bella domanda, entrambi hanno dei pro e dei contro, ma sicuramente Getresponse risulta molto più professionale per il discorso degli autorisponditori automatici.
Se sei alle prime armi, Mailchimp è perfetto per la semplicità e chiarezza nella creazione delle email e nel monitoraggio delle stesse. Se invece stai cercando qualcosa di automatizzato, di performante e sistematico, allora Getresponse fa per te.
Adesso mi piacerebbe sapere la tua opinione su queste due piattaforme sulla base delle tue personali esperienze, per capire qual è il migliore tra i due e quale il peggiore per la tua strategia digitale.