Per sapere cosa significa mobile first basta guardare gli ultimi dati Audiweb del dicembre 2016 e vedere come su un audience di 30,7 milioni, ovvero il 56% della popolazione, ben il 46,7% accede al web da dispositivi mobili. Ecco quindi l’importanza di creare un sito che rispetti le regole della User Experience da mobile sia nella navigazione che nel design e di come queste regole vadano conosciute alla perfezione anche da chi si occupa di digital marketing.
Oggi non basta più, infatti, avere un sito mobile friendly ma bisogna capire le esigenze di un pubblico che si connette sempre più spesso in mobilità con il proprio Smartphone. In sostanza il bravo digital marketer deve progettare una costumer journey in ottica mobile, dato che la maggior parte del traffico sul nostro sito, blog o landing page arriverà via smartphone.
Naturalmente esistono nicchie – ad esempio il B2B – per cui il traffico da PC o MAC è ancora dominante ed è per questo che ogni strategia di marketing deve basarsi su analisi oggettive, senza rinunciare mai a un design responsive che si adatti perfettamente alla visualizzazione dai dispositivi mobili. Ci sono poi dei business che sono assolutamente mobile first, come TripAdvisor o Huber per cui il desktop non avrebbe alcun senso.
Cosa significa quindi essere mobile first?
Essere mobile first significa progettare un percorso da smartphone per l’utente applicando una serie di accorgimenti in tre ambiti ben distinti:
- Il design, ovvero l’usabilità del sito e il caricamento delle pagine
- I contenuti, che devono poter essere letti agevolmente anche da dispositivi mobili
- I funnel di conversione, che devono essere creati con modalità diverse da quelle classiche
Nel caso del design questo va pensato innanzitutto per il mobile e successivamente si adatterà il sito al desktop, al contrario di quello che si è sempre fatto (dal menù alla gestione delle immagini e così via). Fondamentale anche la velocità di caricamento delle pagine, soprattutto dato che ogni secondo in più porta a un 7% di conversioni in meno. Ecco quindi che se i sito per il desktop può essere ricco di immagini e testi un sito mobile first avrà altre caratteristiche, magari degli entry point per le conversioni facilmente individuabili sul piccolo schermo.
Un altro consiglio è evitare forme invasive di ADV e form in cui l’utente deve inserire dati a mano, avvalendosi magari del social login. Si può poi analizzare le pagine maggiormente visitate da mobile creando strategie e percorsi differenziati per l’utente.
Sicuramente parlando di Digital Marketing non esiste una strategia unica e vincente per tutte le aziende, ogni caso è unico e va analizzato caso per caso non seguendo la coda ma immergendosi completamente in Google Analytics.