Sappiamo che un freelance quando apre l’attività deve gestire il budget in maniera oculata. Quindi deve decidere su cosa investire.
Il marchio è sicuramente uno di quegli investimenti che dovrebbe avere una priorità.
Questo per due motivi:
- Il marchio identifica te, la tua azienda, i tuoi prodotti o servizi. Dice ai clienti chi sei, cosa fai, e cosa offri;
- Se aspetti a registrare il marchio puoi avere delle perdite molto più alte rispetto al costo della registrazione.
Un marchio non è un marchio se non è registrato.
Cosa significa?
A differenza del diritto d’autore che è un diritto innato, il tuo logo o il nome del tuo brand potrà essere utilizzato da altri se non chiedi, ed ottieni, la registrazione del marchio.
Il marchio registrato è protetto dal diritto di proprietà industriale. Il proprietario del marchio registrato ha il diritto di impedire a chiunque altro di utilizzare il suo segno distintivo senza il suo permesso.
La registrazione del marchio conferisce il diritto di esclusiva all’uso di quel segno distintivo su prodotti della stessa tipologia e prodotti affini.
Come si registra il marchio e quanto costa?
Il marchio può essere registrato in Italia, in Europa, nel Regno Unito e in Paesi extra UE. A seconda della collocazione geografica che vuoi dare al tuo marchio cambiano le autorità competenti e la procedura di registrazione.
Il processo, almeno per registrare il marchio in Italia, è abbastanza lungo: normalmente dal deposito della domanda all’esito della registrazione passano da 10 a 12 mesi.
La domanda si può fare online, sul sito dell’Ufficio Brevetti e Marchi.
Non c’è alcun supporto nella compilazione, quindi bisogna non sbagliare.
I costi di registrazione del marchio variano a seconda del luogo di registrazione e al numero di classi di Nizza scelte.
Facciamo l’esempio dei costi di registrazione del marchio solo per Italia:
- 101 euro come tassa di registrazione compreso 1 classe di Nizza
- 34 euro per ogni classe di Nizza successiva
- 34 euro tassa di concessione governativa
- 42 euro imposta di bollo.
Questi sono i costi vivi richiesti dall’Ufficio Marchi e Brevetti.
Se ci si rivolge ad un professionista per la registrazione, ovviamente va aggiunta la sua parcella.
Cosa si può registrare come marchio?
Di solito quando si parla di registrazione del marchio si pensa al logo e al nome del brand. In realtà sono molti di più i segni distintivi che si possono registrare.
Ad esempio si può registrare come marchio un suono, lettere, colori, disegni, forme e le loro combinazioni. Qualsiasi segno riconoscibile rappresentato a livello grafico può essere registrato.
Si può registrare come marchio anche un nome di persona.
Si hanno poi più tipi di marchio. Ad esempio una parola può essere registrata come marchio denominativo, oppure come marchio figurativo. Nel primo caso è tutelato il contenuto, in qualsiasi font e dimensione. Nel secondo caso viene tutelata la forma delle lettere, quindi font, dimensioni e colore. In questo caso è tutelato sia il nome che la grafica.
Un marchio di forma può essere ad esempio un tipo particolare di bottiglia, ad esempio le bottigliette della Coca Cola che si sono susseguite nel tempo.
Marchio debole e marchio forte
Al di là dei requisiti formali che deve avere un marchio per essere registrato, è opportuno scegliere un marchio che sarà il più possibile “forte”.
Un marchio è debole o forte in funzione dell’intensità di tutela di cui può godere in sede giudiziaria. Un marchio forte è un segno distintivo di fantasia, che si allontana dalla descrizione del bene, e rimane impresso nel consumatore grazie alla strategia di comunicazione che si crea attorno al brand.
Un marchio debole è quel naming che si avvicina alla descrizione del prodotto, quindi con ridotta capacità distintiva e poca originalità.
Il marchio forte riceverà la massima tutela in sede giudiziaria, pensiamo per esempio alla Nutella.
Il marchio debole invece rischia di soccombere in giudizio. Il titolare del marchio Divani & Divani corre grossi rischi in sede giudiziaria, anche se grazie alla strategia di comunicazione che si è creata attorno al brand, è diventato un marchio forte.
Quando il marchio non viene registrato?
Il marchio viene depositato presso l’ufficio Brevetti e passano mesi prima di avere l’esito, che non sempre è positivo.
Ecco i casi in cui l’Ufficio può rigettare la richiesta:
- il segno distintivo non risponde ad uno dei requisiti richiesti per la registrazione, che sono:
- novità: non deve essere simile ad un altro marchio registrato per merci simili alle tue
- carattere distintivo: deve essere idoneo ad essere un elemento di riconoscimento. Quindi più è di fantasia meglio è
- legittimità: deve rispettare i requisiti di legge che vieta l’utilizzo di determinati segni distintivi
- c’è stata opposizione alla registrazione: nei primi 3 mesi dalla presentazione della domanda di registrazione del marchio, chiunque abbia diritti preesistenti al tuo ha diritto di opporsi alla registrazione.
Chi registra il marchio?
Chiunque può fare domanda di registrazione del marchio online. La presentazione della domanda di per sé non è difficile. Tuttavia è opportuno che tutto il processo di registrazione del marchio sia accompagnato da un’adeguata strategia legale, che parte da molto prima della domanda di registrazione.
Come abbiamo visto il rischio di non vedersi registrato il marchio c’è, e non è così remoto: basta l’utilizzo di un termine comune o l’aver scelto un segno distintivo simile ad un altro già registrato, che tutto l’investimento fatto è stato sprecato.
Pensa se hai già fatto campagne di marketing, hai creato il sito web con quel nome, o se hai fatto personal branding. Il danno sarebbe enorme!
Come evitare tutto ciò?
Rivolgendosi per tempo ad uno studio legale specializzato nella registrazione del marchio. Questo va fatto nel momento in cui ti viene l’idea di come deve essere il segno distintivo che identifica il tuo brand.
Il tuo legale infatti potrà procedere con l’analisi di fattibilità del marchio e la consulenza ti permetterà di avere idee più chiare sul marchio che è giusto per te, ma che soprattutto non è a rischio di contestazione.
Non basta registrare il marchio: devi registrare il marchio giusto.
Ricorda che per il tuo pubblico il tuo marchio si identifica con te!