Oggi i motori di ricerca e in particolare Google ci chiedono long form content ossia contenuti lunghi, approfonditi e ricchi di argomentazioni, ma soprattutto specificatamente studiati per rispondere alle esigenze degli utenti, secondo quelli che sono i principi del content marketing. Vediamo allora cos’è un long form content, ovvero un contenuto pensato per posizionarsi su Google per un ampio numero di keyword.
Long form content: cosa è e quali sono le sue caratteristiche
Un long form content per è, come dice il nome, un contenuto lungo 1.800- 2.000 parole, anche se la media è di 1.500 parole. Non conta però tanto la sua lunghezza, quanto l’obiettivo a cui vuole rispondere: posizionarsi per un buon numero di parole chiave, senza per questo confondersi con una pillar page che ha, invece, la forma di una guida completa su un dato argomento.
L’aspetto più importante da tenere in considerazione è, tuttavia, il fatto che i contenuti lunghi impattano positivamente sul posizionamento SEO del sito web e uno studio di SerpIQ studiando l’andamento di 20.000 keyword ha dimostrato come la lunghezza media dei post nelle prime dieci posizioni fosse di circa 2.000 parole, raggiungendo in certi casi anche le 2.416 parole.
Oggi, infatti, Google soddisfa il 10% dei bisogni informativi quotidiani degli utenti su una vasta serie di argomenti e per questo i contenuti lunghi hanno ottime opportunità di posizionarsi meglio, soprattutto se incentrati sulle long tail keyword e alla base di un funnel di marketing ben studiato.
Non conta, tuttavia, solo la lunghezza: un long form content deve rispondere alle domande implicite dell’utente e dare informazioni di valore, se si vuole che venga posizionato bene su Google, anche grazie ai seguenti risultati:
- ottiene un buon numero di link in entrata;
- viene condiviso di più sui social media e in particolare il +68% su Twitter e il +22% su Facebook;
- viene apprezzato dall’algoritmo RankBrain, che permette a Google di leggere il contenuto;
- influenza altre metriche usate da Google per dare valore alla pagine come CTR e tempo speso su essa.
Si tratta, come vedi, di fattori che influenzano il posizionamento su Google del contenuto lungo anche in modo indiretto, ma vediamo ora come si scrive un long form senza commettere errori.
Come scrivere un contenuto lungo che piaccia davvero a tutti
Un contenuto lungo di successo deve piacere a Google, ma soprattutto all’utente e si tratta di testi da preparare solo se si ha effettivamente competenza su un argomento e qualcosa di nuovo da dire sul tema. Sicuramente questo vale per ogni testo, ma in particolare per i testi argomentativi come i long form content.
La prima cosa da fare è avere ben chiaro l’obiettivo del contenuto e le informazioni da inserire, in modo da sviluppare un testo coerente per il lettore umano e non solo per Google: da anni, ormai, SEO e linguaggio naturale vanno a braccetto e si posiziona meglio chi sa scrivere senza focalizzarsi solo ed esclusivamente sulle keyword.
Non devono poi mancare gli elementi visivi di qualità, capaci di mantenere alto il ritmo di lettura e la concentrazione del lettore, ma anche di offrire la possibilità di posizionare il contenuto su Google Immagini.
In conclusione, possiamo dire che il contenuto lungo non si valuta e misura solo per la lunghezza delle parole, ma anche e soprattutto per la ricchezza informativa che deriva anche dagli elementi multimediali e ipertestuali che sono inclusi al suo interno.