Per un’azienda è sempre più importante essere sul web e sfruttare la visibilità che questo canale può offrire. Questo principio vale anche per le associazioni no profit che, nonostante abbiano obiettivi diversi dalle altre aziende, possono comunque sfruttare il potenziale del web per la propria attività. Ma quali canali social possono essere utili per il no profit e perchè? Vediamoli insieme:
Blog
È in assoluto il canale che mi sento di consigliare per questo tipo di associazioni rappresentando, dal mio punto di vista, lo strumento migliore per la trasmissione dei propri valori e della propria mission.
Raccontare gioie, dolori, speranze, traguardi e quindi riuscire ad emozionare i lettori, è il modo migliore per coinvolgere le persone nelle proprie attività. Quale modo migliore per farlo se non attraverso gli articoli di un blog?
È il social più “popolato” e quindi la strada migliore per dare visibilità alle proprie iniziative e coinvolgere attivamente le persone. Attraverso l’uso di immagini e video, la condivisione di articoli e la creazione di eventi, è possibile raggiungere gli utenti laddove essi sono maggiormente attivi e, quindi, avvicinarli alle proprie iniziative.
A tal fine, può essere molto utile sfruttare le Tab che Facebook mette a disposizione per le pagine aziendali e, in particolare, quella che consente agli utenti di effettuare direttamente da lì le donazioni in favore dell’associazione.
Questo social permette di individuare un target di persone ben preciso e, quindi, condividere le proprie iniziative con soggetti realmente interessati alle nostre attività. Twitter rappresenta un ottimo strumento per entrare in contatto con altre realtà simili a quelle in cui opera la nostra associazione e quindi ampliare i propri orizzonti ed instaurare nuove collaborazioni.
Nel caso in cui si decidesse di organizzare eventi, vi è anche la possibilità di effettuare live twitting e quindi rendere partecipi persone da tutto il mondo che non possono essere fisicamente presenti.
Il visual storytelling è la chiave che permette di aprire le porte alle emozioni delle persone e, Instagram, è il social migliore per farlo. Condividere immagini relative alle nostre attività, ai soggetti coinvolti all’interno della nostra azienda no profit e mostrare attimi di vita quotidiana, è un ottimo modo per creare engagement e giungere al cuore delle persone.
Questi dunque i social media che meglio si adattano agli obiettivi di un’azienda no profit. Cosa ne pensi? Credi che si possa aggiungere qualcosa? Se ti va, esprimi la tua opinione nei commenti qui sotto oppure raccontami la tua esperienza.