Con l’arrivo di Elon Musk su Twitter e la querelle sui cambiamenti che sta portando nella piattaforma si è riaperta la porta nel mondo del FEDIVERSO e dei social ‘sostenibili’: ma quale futuro ci sarà per i canali di marketing digitale?
Ce ne parlava HUBSPOT con il suo primo manifesto relativo all’Inbound Marketing e ce l’ha ricordato Jacopo Matteuzzi con la sua nuova edizione del libro dedicato proprio a questa materia che non bisogna mai affidarsi solo alle inserzioni a pagamento. Quando si parla di marketing si parla di strategia e non si punta sempre alla conversione. Si punta all’immagine e si investe nel carattere del prodotto e del brand per rafforzare la relazione con il consumatore. Sarà un grande ritorno all’Inbound per molti brand se davvero ci sarà una migrazione così importante come sembra da Twitter a Mastodon? Negli ultimi giorni il social no profit raggiunto i 7 milioni di account registrati e gli oltre 2 milioni di utenti mensili attivi.
“La gente vota con i piedi. Il futuro dei social non può appartenere a un miliardario, può essere nelle mani dei suoi utenti”, dice la stessa Mastodon in un post su Twitter (una provocazione, ma anche una necessità essere comunque sul social dell’uccellino).
Secondo il grafico pubblicato sul profilo @mastodonusers gli utenti della piattaforma sono esattamente 7.349.208, con un aumento di 626.210 nell’ultima settimana.
Staremo a vedere, tante sono le differenze tra il social decentralizzato e Twitter, a cominciare dal fatto che le inserzioni promozionali a pagamento non sono gradite e che nella maggior parte delle istanze non è ben vista nemmeno l’auto-promozione.
Un grande prezzo da pagare per toglierci tutti gli hater di dosso?