Nell’epoca del digitale è diventato impossibile, in qualunque settore, non avvalersi di strumenti tecnologici adatti all’ottimizzazione produttiva. La finalità di ogni azienda, d’altronde, è riuscire a incrementare il più possibile le vendite, e per far ciò, oggigiorno ci si può affidare anche a canali differenti rispetto al passato. Tra questi ci sono senza alcun dubbio i social media, sui quali è possibile caricare i propri contenuti, descrivendo sé stessi, i prodotti e i servizi offerti ai consumatori, specificando perché è preferibile scegliere l’attività in questione piuttosto che la concorrenza. I social sono un medium su cui ci si può spiegare, così da invogliare i clienti all’acquisto contraddistinguendosi rispetto agli altri. Una delle piattaforme social più utilizzate in assoluto dalle aziende è Instagram, con cui le imprese riescono a raggiungere un target mirato.
Il fatto che tantissime imprese e professionisti adoperino Instagram per scopi aziendali dovrebbe spingere chi ancora non lo fa a iniziare dato che – come riportato su postpickr.com, portale tra i più autorevoli in tema social – questa piattaforma è tra le più profittevoli per le attività promozionali. Si ribadisce la fattuale importanza dei canali social per lo sviluppo e la fortificazione di un brand, il quale deve farsi conoscere da un pubblico più ampio allo scopo di solidificare le relazioni e incrementare le vendite. Ma al giorno d’oggi ci si chiede quante aziende effettivamente utilizzano Instagram per lavoro: ecco i dati a riguardo.
Le statistiche legate ad Instagram: ecco quante aziende lo usano per lavoro
Instagram è uno strumento parecchio utilizzato dalle aziende nel presente corrente, poiché avvalersi della suddetta piattaforma per lavoro offre molteplici opportunità alle imprese. Infatti, se in passato per farsi conoscere era necessario pagare spazi pubblicitari appositi in televisioni o su riviste, oggi lo si può fare investendo decisamente meno, e si ottengono inserzioni ottimali su Google e Instagram. Quest’ultimo è nella top 3 dei social media più utilizzati attualmente, e se inizialmente le aziende lavoravano più su Facebook, ora è Instagram a dominare questa branca del mercato.
Le statistiche sono incontrovertibili, e dimostrano come l’85% delle principali aziende del mondo utilizzino Instagram, raddoppiando così la percentuale di appena 5 anni fa. D’altronde, si tratta di un social essenziale, che viene incluso in ogni piano di marketing proprio per le sue incredibili potenzialità e per i margini di miglioramento costanti. Gli utenti registrati su Instagram abbondano: solo in Italia ci sono 30 milioni di individui attivi ogni mese. Non a caso è dal 2016 che sulla suddetta piattaforma è possibile aprire un profilo business: di seguito ne vengono analizzati i vantaggi.
Cosa si può fare con un profilo aziendale su Instagram
Grazie all’apertura di un profilo business, su Instagram è possibile svolgere numerose azioni utili a rafforzare il brand di un’azienda. In primo luogo, la suddetta piattaforma consente di monitorare gli Insights, ovvero i dati riguardanti gli utenti attivi sul profilo dell’impresa. Dunque, è possibile visualizzare quelle che in inglese vengono definite impressioni, ossia le visualizzazioni, post per post, così come i livelli di copertura e la quantità di click sul sito in questione. Tramite il tasto ‘contatta’, è possibile inserire un ulteriore link dove si riporta automaticamente l’utente ad una email o una chat, per poter comunicare in maniera diretta con l’azienda.
Una delle metodologie più utilizzate per farsi pubblicità sono le Instagram Ads, ovvero quelle sponsorizzazioni a pagamento per cui è possibile far circolare ampiamente un qualunque contenuto pubblicato sul profilo business. Ma collegando il discorso ai post, è ovvio che per arrivare a registrare dei guadagni importanti diventa fondamentale curare con qualità ciascun contenuto relativo all’azienda, inserendo una didascalia e degli hashtag appositi. Non bisogna in alcun modo sottovalutare tale aspetto, poiché con le foto e con le informazioni ad esse relative ci si deve raccontare, e soprattutto si deve vendere prima l’idea di un prodotto, e poi il prodotto stesso.