Scopriamo insieme quali sono i sei strumenti fondamentali che il freelance digitale non può mancare di usare. Spoiler alert: non sono tutti strumenti digitali!
Il libero professionista del digitale, sempre più spesso associato al ‘lavoratore della conoscenza’ o ‘knowledge worker’, rappresenta ormai da una decina d’anni una grande porzione dell’offerta di mercato nel mondo del lavoro che cambia. Potremmo cercare un numero per il mondo del lavoro nel quale ci troviamo, ma se dicessimo – per esempio! – 4.0, probabilmente sarebbe già troppo tardi perché in questo esatto momento il mercato rincorre se stesso sempre più velocemente.
Ognuno dei professionisti digitali che ci legge sa bene quanto sia difficile tenere il passo di questi cambiamenti continui: a volte sono piccoli aggiustamenti, altre volte sono vere e proprie rivoluzioni.
C’è un termine, però, verso il quale stanno convergendo tutti gli analisti: gig economy. L’economia dei ‘lavoretti’, o meglio sarebbe dire l’economia del lavoro da libero professionista. È ormai riduttivo infatti pensare che la gig economy sia soltanto quella del rider e delle consegne a domicilio.
Un articolo di Forbes elenca 55 tipi diversi di lavoro per i freelance digitali… Noi ci limitiamo a sceglierne una manciata.
Gli strumenti che ti vogliamo consigliare in questo articolo sono fondamentali, che tu sia:
- Copywriter
- Programmatore
- Videomaker
- Social Media/Community Manager
- SEO specialist
- Grafico
- Digital marketer
- Blogger
- Insegnante online
- Traduttore
Pronto per questa carrellata? Partiamo!
1 Evernote, One Tool To Rule Them All
Innanzitutto ti serve un posto in cui conservare documenti, ricevute, scansioni, fatture, brief di progetto, note relative alle riunioni, ricerche sui singoli progetti da seguire, materiali da riutilizzare nella tua comunicazione e via dicendo… Insomma, un programma di note-taking adeguato a sostenere tutto questo e anche di più.
La scelta in redazione è stata difficile, gli appunti che prendiamo, per qualche motivo, sono sentiti come una cosa intima e ognuno ha la propria preferenza. Insieme abbiamo deciso di consigliarti Evernote, perché ‘il classico non si batte’ e attualmente è ancora uno dei sistemi di più facile utilizzo per acquisire materiali attraverso le sue app che funzionano sia su PC che su Mac, su Android come su iPhone.
Con Evernote non perderai più una ricevuta e potrai cercare il contenuto di scansioni e pdf grazie al potente OCR interno (il programma che interpreta e legge le immagini rendendone il tempo indicizzabile).
Puoi cominciare con l’abbonamento gratuito, per poi passare a quello a pagamento se e quando ti troverai bene.
2 Google Calendar, Dimmi quando quando quando
Ebbene sì. Il calendario di Google è ancora uno dei migliori in circolazione. Ed è gratis. Si connette e produce automaticamente dei link a Google Meet, il tool per le videochiamate, e ha un sacco di integrazioni interessanti con Google Keep (app di Google per le note) e Google Tasks (app per i promemoria). Se avrai bisogno di videochiamata più lunghe di un’ora per le tue consulenze o per le riunioni coi clienti, potrai sempre passare all’abbonamento di Google Workspace a uno dei prezzi più favorevoli sul mercato e grazie all’abbonamento avrai più spazio su Google Drive (il cloud di Google) e soprattutto il nuovo tool di programmazione degli appuntamenti.
Come con Calendly, anche Google ora ha la possibilità di farti creare degli slot in calendario da dedicare ad appuntamenti di vario tipo (per esempio: riunione da 30m, break di 15m con i colleghi, ecc.) e da condividere come link ai quali chiunque desideri potrà prenotarsi senza bisogno di tutti gli scomodi ping pong via mail che servono di solito per accordarsi su come e quando vedersi. C’è anche l’opzione per prenotare meeting di persona, ovviamente. Basta inserire l’indirizzo!
3 Zoom, L’unicorno della pandemia
Nonostante Google Meet sia un ottimo tool, lo standard per le videochiamate, le riunioni online e buona parte della didattica in rete è diventato Zoom. Un programma che tutti abbiamo imparato a conoscere durante gli anni passati ‘in casa’ per la pandemia da Covid-19 e che ora è diventata una delle app più installate sui device degli utenti di tutto il mondo. Spesso è più faticoso spiegare a un cliente come funziona Google Meet (che in redazione usiamo moltissimo per la comunicazione interna) – per il quale non è necessaria alcuna installazione software, ma è preferibile l’uso di un browser come Chrome – piuttosto che la facilità di accesso a Zoom tramite l’app che rende il suo utilizzo ‘plug n play’.
Purtroppo non c’è un tier gratuito per Zoom, che entrerà a far parte delle spese di mantenimento del tuo ufficio digitale. Ne varrà comunque ogni centesimo.
4 Google Drive, Condividi et impera
Se stai iniziando – o usi già l’abbonamento a Google Workspace, – Google Drive è sicuramente uno strumento utile sia per tenere i file più importanti e le cartelle di progetto a portata di mano, sia per collaborare con i tuoi colleghi freelance nel caso stessi lavorando in team. Grazie alle funzioni di editing di Google Docs, infatti, tu e il tuo team potete lavorare contemporaneamente allo stesso documento tenendo aperta una chiamata di Google Meet o semplicemente scrivendovi in chat. Non avete tempo di lavorarci insieme? Potete farlo in differita lasciandovi commenti, correzioni da fare e proposte di cambiamento direttamente sullo stesso documento condiviso!
Drive e Docs sono gratis fino a 15GB di spazio.
5 Queekee, Digitali che lasciano il marchio
Essere dei freelance digitali nel 2023 non vuol dire eliminare ogni contatto con il mondo esterno e spalmare la faccia sui nostri schermi per tutto il giorno (e la notte) senza avere relazioni offline. Al contrario, significa lavorare con la stessa energia nella gestione della nostra immagine professionale in rete come fuori dalla rete (se esiste un fuori dalla rete, oggi!). Quindi, di tutto quello che serviva prima, nel mondo dei liberi professionisti analogici, c’è ancora molto di buono da conservare.
Ogni libero professionista farebbe bene ad avere il proprio timbro sempre con sé e Queekee (www.queekee.it) è lo strumento che fa per voi. Sul sito potete trovare una selezione infinita di possibilità per lasciare il marchio della vostra presenza agli eventi, nelle varie occasioni di networking, alle riunioni preliminari e nella firma dei contratti con i vostri clienti. Non fatevi trovare impreparati e fate come noi. Lasciate il vostro marchio.
6 Fatture in Cloud, la contabilità per il vero professionista
Fatture in Cloud rappresenta un pilastro fondamentale per i freelance. Consolidato alleato per il lavoratore autonomo come per l’azienda, Fatture in Cloud consente di gestire in modo agevole gli aspetti finanziari del proprio lavoro tramite un’innovativa piattaforma completissima e semplice da usare.
Tramite il sito di Fatture in Cloud (www.fattureincloud.it) potrete creare fatture in modo rapido e personalizzabile, calcolare le tasse e raccogliere report sull’andamento del vostro business, inviare le fatture direttamente ai clienti e al vostro commercialista risparmiando tempo prezioso. La piattaforma permette anche di stare al passo con la legge senza preoccuparsi dei cambiamenti e offre anche il servizio POS virtuale!
Perfetto per chi comincia e vuole scalare, come per chi ha già scalato il proprio business e deve gestire un grande volume di fatturazioni. Vivamente consigliato!
In conclusione
Ci sono molti strumenti che il freelance digitale deve sempre tenere pronti nella propria tasca, alcuni sono nel suo smartphone, altri invece sono oggetti d’uso quotidiano che ci caratterizzano come professionisti di un settore sempre più in crescita. Continueremo a parlarne sulle nostre pagine, molto presto. Intanto diteci se usate uno di questi strumenti digitali o analogici.