Scrivere è un atto semplice: il pensiero prende forma, diviene parola, trova una realtà visibile attraverso cui manifestarsi. Semplice sì ma dotato di potere incredibile.
Attraverso la scrittura l’uomo narra se stesso e la propria storia e mai come oggi essa è divenuta strumento di eccellenza che permette di divulgare contenuti, saperi, tempi e spazi in cui si compie ogni giorno la nostra evoluzione.
La scrittura intrattiene, affascina spiega, salva.
La scrittura unisce, divide. Propaga idee, promuove, vende e compra.
La scrittura chiarisce, sgrava, pulisce.
E come diceva Friedrich Dürrenmatt tenta di mettere ordine nel mondo.
Scrivere è vivere: celebriamo la scrittura
Scrivere è vivere è il titolo del Convegno nazionale che si terrà a Milano, il 1 giugno prossimo, al Teatro OutOff.
Un evento dedicato a chi ama la scrittura, a chi scrive in qualsiasi ambito o livello, per passione o per lavoro, per chi utilizza la scrittura come forma di crescita personale o per presentare e promuovere la propria professionalità; scrittori, giornalisti, blogger, copywriter, insegnanti, studenti, marketer, lettori, speaker e chi è curioso di sapere qualcosa di più di questo mondo non manchi all’appuntamento.
Il Convegno – organizzato da Accademia di Scrittura che unisce diverse voci professionali – sarà per tutti luogo di apprendimento e di confronto.
Ma anche di festa perché di celebrazione si tratta.
Tanti volti, una voce sola: la scrittura unisce
I relatori che saliranno sul palco mostreranno i diversi volti della scrittura.
Scrivere è vivere: epressione di ciò che siamo, di un sentire ma anche della società che cambia e della comunicazione che si rinnova.
Dalla calligrafia al web writing: due temi forti della scrittura e a prima vista due anime dello scrivere così lontane tra loro. La scrittura a mano che racconta di noi, calligrafia come forma di educazione; la scrittura per il web in continua ricerca di forme e contenuti, affascinante percorso che si dipana tra il quotidiano tangibile e la rete, virtuale eppure mai così vera.
Scrivere di sé, narrazione autobiografica, scrittura che cura, capace di motivare, di far ritrovare il sentiero perduto, d’indagare passato e futuro per costruire un presente migliore.
Ma può essere una terapia lo scrivere? Risponde la scienza e ci mostra le nuove frontiere dell’epigenetica.
C’è in tutti questi percorsi una voce sola che possa esprimerli? La scrittura ha la forza e il potere di unire le diverse istanze che rappresenta? Questo sarà il filo conduttore insieme ad altre sollecitazioni che offriranno innumerevoli spunti di riflessione.
Scrivere è vivere: ecco sta per partire il viaggio e alla fine forse potremmo dire, così come affermò Orhan Pamuk nel suo Libro nero: non c´è nulla di sorprendente come la vita. Tranne lo scrivere.
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