Negli ultimi due anni una startup nata nel 2017, con la complicità di una pandemia che ha reso tutto più difficile eccetto ‘stare davanti a un computer’, ha contribuito al rilancio di un evergreen del web-marketing in una formula che nasce agli albori di WordPress.
Substack, permettendo a chiunque di iniziare a scrivere una newsletter (o di importarne una esistente) sulla propria piattaforma ha rilanciato un modello di blogging ‘a domicilio’ che va oltre alla classica newsletter a cui si siamo abituati. Non solo quindi la newsletter piena di link, GIF e sconti. Grazie a Substack la newsletter torna un contenuto creato appositamente per i nostri follower e aggiunge la possibilità di un upsell ai nostri contatti, dando l’opzione di creare contenuti esclusivi per gli abbonati.
Ci sono gli iscritti, dunque, che ricevono gratuitamente nel proprio Inbox i contenuti prodotti ‘per tutti’, e poi ci sono gli abbonati che pagano una cifra stabilita dall’utente ogni mese per ricevere qualcosa in più.
Moltissimi giornalisti stanno usando Substack esclusivamente per questa seconda opzione e la possibilità di registrare la lettura del proprio articolo, video esclusivi e persino podcast solo per abbonati sta diventando un modello di (piccolo) business per molti creator. Un esempio di successo può essere visto in Platformer del giornalista americano Casey Newton, già editor della testata online ‘The Verge’.
E tu? Sei abbonato a qualche newsletter? Sei pronto a lanciare la tua?