Dallo sport, spesso e volentieri possono emergere delle lezioni che riguardano tanti altri settori. In modo particolare quando si parla di un torneo come la Nba, il principale campionato professionistico americano di pallacanestro, nonché in realtà il più rinomato e celebre in tutto il mondo, è molto più facile individuare strategie e lezioni di sicuro interesse.
Perché quando si parla di Nba non è così casuale il fatto di imbattersi spesso e volentieri in strategie commerciali, ma anche di comunicazione e finanziarie estremamente all’avanguardia? Semplicemente per via del fatto che è la miglior lega sportiva a livello mondiale da questo punto di vista.
I numeri che spiegano le capacità a livello di marketing della Nba
Ad un occhio poco attento ciò che spicca maggiormente quando si parla del campionato di basket più famoso in tutto il mondo è l’altezza dei giocatori in NBA, complice anche lo sbarco in Nba di quello che probabilmente diventerà il rookie dell’anno, ovvero Victor Wembanyama. E, in effetti, non c’è da stupirsi quando si parla di un giocatore alto 226 centimetri, come raccontato anche sul sito di Betway Sports, in grado però di muoversi come se fosse una guardia.
Non ci sono solamente le capacità cestistiche e genetiche delle stelle della Nba ad impressionare gli appassionati, ma anche tutta una serie di numeri generati da una Lega che si dimostra sempre più lungimirante quando si tratta di investimenti e di strategie a livello commerciale. Basti pensare alle entrate annue che vengono generate dalla Lega, che si aggirano intorno a 8,7 miliardi di dollari. Complessivamente la somma dei diritti televisivi si aggira intorno a 24 miliardi di dollari. Si tratta dei diritti tv che la Lega ottiene tramite TNT ed ESPN, ovvero due tra le più famose emittenti tv a stelle e strisce.
Impressionante mettere in evidenza come solamente tramite la vendita di merchandise oltrepassa la quota del miliardo di dollari annualmente. In notevole crescita anche il valore medio di ciascuna franchigia Nba si attesta intorno ai 2 miliardi di dollari, ma quando si tratta delle compagini più forti e rinomate, invece, il valore praticamente raddoppia. Nello specifico, stiamo parlando dei Bulls, ma anche dei Celtics, piuttosto che dei Knicks e dei Lakers, oltre che ovviamente degli Warriors.
Le lezioni di marketing che si imparano dal mondo Nba
Sappiamo perfettamente quanto sia stata devastante e impattante la pandemia, anche in riferimento al mondo dello sport, avendo bloccato necessariamente tutti gli eventi dal vivo. Dalla Nba si può imparare che si può sempre ripensare il proprio prodotto anche nel momento in cui sembra tutto impossibile. E l’idea della “Bolla”, con cui la Lega ha reso possibile giocare, in una sorta di campus Covid Free, affittando il Parco Disney di Orlando, è davvero eccezionale. Basti pensare che lì sono state disputate ben 100 giorni di gare e nessun caso di Coronavirus è stato rilevato.
Vogliamo parlare dei contenuti straordinari che la Nba è in grado di generare? Chi ha una minima conoscenza del marketing sa perfettamente come i contenuti rappresentano un aspetto fondamentale per ogni strategia di marketing che mira ad avere successo. Basta dare un’occhiata alle diverse piattaforme correlate alla Nba per intuire come il traffico garantito dall’incredibile mole di contenuti, di alta qualità va detto, è semplicemente impressionante. Solo generando tantissimi contenuti si evita di passare inosservati: è chiaro che diventa fondamentale poter disporre di un adeguato budget, ma non sono i soldi che fanno la differenza, quanto piuttosto il capitale umano di cui si dispone. Non solo, dal momento che un marketing che riesce a pensare al di fuori degli schemi classici riesce a individuare delle ottime opportunità anche in target che, fino a quel momento, sembravano impossibili da raggiungere.