Se pensavi che Google avesse già esaurito le “sorprese” in SERP con Featured Snippet, box PAA (People Also Ask) e Knowledge Panel, ecco una novità che sta suscitando curiosità (e qualche preoccupazione): l’AI Overview. È un pannello generato direttamente dall’intelligenza artificiale di Google e, a quanto pare, si attiva per alcune query informazionali, mostrando un contenuto sintetico e uno o più link correlati.
Vediamo cos’è l’AI Overview, come funziona e, soprattutto, come cercare di posizionare i propri contenuti all’interno di questa nuova sezione della pagina dei risultati.
Perché l’AI Overview fa tanto discutere
Prima di tutto, cerchiamo di capire perché questo “rinnovamento” di Google è così importante per chi si occupa di SEO, marketing o, semplicemente, per chi vuole visibilità online:
- Risposta immediata: l’AI Overview compare in cima alla pagina di ricerca con un testo che cerca di rispondere in modo sintetico, ma piuttosto dettagliato, alla query. Se l’utente trova lì le informazioni che cerca, potrebbe non cliccare sui risultati sottostanti.
- Riduzione del CTR organico: alcuni studi (su tutti, uno del primo trimestre 2025) evidenziano come la presenza di un box AI possa ridurre il click-through rate medio del 7-10% nei risultati tradizionali. In alcuni ambiti, il calo è persino più accentuato.
- Sovrapposizione con gli altri “box”: il pannello dell’AI Overview spesso si aggiunge, senza sostituirli, a snippet in primo piano e PAA, creando un effetto “affollato” nella prima parte della SERP.
Detto in parole povere, se non fai parte di quel piccolo gruppo di siti selezionati per comparire nell’AI Overview, rischi di restare più in basso e di perdere clic.
Come funziona l’AI Overview
Secondo le analisi condotte, Google sceglie se e quando attivare questo pannello in base a:
- Tipo di query: deve essere principalmente informazionale o conversazionale, con una domanda specifica (es. “come funziona…?”, “differenze tra…?”, “quali sono i benefici di…?”).
- Profilazione dell’utente: se stai cercando qualcosa da loggato, con una cronologia ricca, l’AI ha più “dati” per costruire una risposta personalizzata. In incognito, invece, il pannello compare molto meno.
- Sensibilità del tema: Google evita di generare contenuti AI per query sanitarie, politiche, legali o finanziarie (dove c’è un rischio elevato di diffondere informazioni fuorvianti o incomplete).
- Risposte già presenti: se per una query Google ha già un “risultato veloce” (data, orari, definizione) o un box di risposta diretta, spesso non genera l’AI Overview, ritenendo superfluo un riassunto più ampio.
Meno clic? Non per tutte le query
A preoccupare molti è il possibile calo del CTR. Eppure, ci sono casi in cui la presenza del box AI non annulla il flusso di traffico organico. Sembra che:
- Query di approfondimento: se l’argomento è complesso, l’utente potrebbe usare il riassunto AI come antipasto e poi cliccare per approfondire. L’AI Overview fornisce una “panoramica”, ma non sostituisce completamente l’informazione del contenuto, specialmente quando serve un’esposizione più articolata.
- Query di nicchia: se tratti un topic molto specialistico, è possibile che il riassunto AI non sia esaustivo. Gli utenti continuano a cliccare sui risultati per trovare maggiore dettagli.
- Brand forti: quando Google riconosce che l’utente è interessato a un determinato brand, potrebbe inserirlo nel box AI e inviare di nuovo traffico a quel sito.
Ne risulta una situazione variegata: in alcune categorie, il CTR scende molto, in altre si mantiene sorprendentemente alto.
Come posizionarsi nell’AI Overview
1. Sii presente nelle top 3
La regola “d’oro” non cambia: per finire nel box AI, il tuo sito deve avere già visibilità nelle prime posizioni. Non è un cheat code, ma un semplice dato di fatto. Google attinge più volentieri dai risultati in top 3 quando compila l’overview.
2. Crea contenuti autorevoli e utili
Un sito “qualsiasi” può apparire nell’AI Overview, ma solo se risponde molto bene alla query. Il motore di ricerca ama i contenuti completi, strutturati e in linea con le best practice SEO.
- Struttura in modo chiaro: usa H1, H2, H3 con logica, elenchi puntati, meta tag curati.
- Approccio conversazionale: l’AI ama i testi che rispondono a domande reali (FAQ), come se parlassi a un amico.
- Autorevolezza multicanale: hai un canale YouTube, social attivi, presenza in newsletter o su blog di settore? Aiuta Google a riconoscerti come “brand affidabile”.
3. Non dimenticare l’E-E-A-T
Il famoso acronimo di Google (Experience, Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness) resta fondamentale. Se vuoi far capire al motore di ricerca che sei il migliore in ciò che fai, dimostra la tua esperienza, cita fonti, racconta casi studio. Mostra in che modo hai acquisito competenza sul tema.
4. Intercetta query informazionali
L’AI Overview di solito si innesta su ricerche che iniziano con “come”, “perché”, “quali”, “che differenza c’è” ecc. Se le domande degli utenti a cui rispondi rientrano in questa categoria, hai più possibilità di farti notare. Se invece punti su query troppo commerciali (ad esempio: “acquista scarpe da running online”), potrebbe non comparire l’AI Overview o, se compare, probabilmente non riporterà il tuo prodotto in modo esplicito.
Modalità incognito e assenza del box
Un consiglio pratico: se vuoi testare la presenza o l’assenza del box AI, fallo sia loggato sia in modalità incognito.
- In incognito, spesso il box sparisce perché Google non ha i tuoi dati comportamentali e non “sforna” una risposta personalizzata.
- Come conseguenza, potresti avere un quadro falsato di come gli utenti “veri” vedono la SERP. Molti sono loggati con il loro account Google sullo smartphone o sul computer, ed è in quel contesto che l’AI Overview ha più chance di apparire.
Guadagnare un posto nell’AI Overview
Se stai cercando di migliorare la tua visibilità su Google, non puoi ignorare l’AI Overview. Ecco in sintesi i passi da compiere:
- Ottimizza la SEO: posizionarsi in top 3 (o perlomeno in prima pagina) resta la base imprescindibile.
- Produci contenuti profondi: ben strutturati, di reale utilità per chi cerca informazioni.
- Diversifica la tua presenza: brand forte, canali multipli, e segnali di autorevolezza (recensioni, backlink di qualità, interazioni social).
- Mantieniti aggiornato: Google evolve di continuo. L’AI Overview potrebbe mutare aspetto, estendersi a nuove categorie di ricerche o ridursi. Monitora i cambiamenti per rimanere sempre al passo.
Sperimenta, controlla, monitora. L’AI Overview rappresenta un nuovo scenario, pieno di sfide ma anche di opportunità, soprattutto per chi saprà farsi trovare pronto!