Non è una questione di moda, ma una questione di modi. Come cambia il web cambia anche il consumatore.
Siamo arrivati (quasi) alla fine dell’estate e come ogni hanno scansioniamo il mondo del digitale per guardarci attorno e capire non tanto cosa sia cambiato, quanto piuttosto che cosa stia per cambiare.
In un settore complesso e veloce come quello del digital croce e delizia sono proprio dati dalla necessità continua di studiare e documentarsi, senza stancarsi mai di imparare cose nuove. Una di queste potrebbe rivelarsi il tuo prossimo asset vincente.
Andiamo a vedere insieme cosa sta cambiando nel web mentre finiamo l’ultimo spritz che abbiamo ordinato sulla spiaggia prima del rientro. Abbiamo selezionato 5 trend che abbiamo visto crescere dall’inizio dell’anno e che ti proponiamo come spunto di ricerca e di documentazione.
5 veloci assaggi da accompagnare al tuo aperitivo di ‘rientro’ per non bere a stomaco vuoto e per cominciare a scaldare i motori in vista della ripartenza. Nel caso appartenessi ai tanti che non si sono potuti concedere una pausa estiva lo spritz fattelo lo stesso e chissà che con questi hot spot che ti vogliamo indicare tu non possa recuperare la vacanza quest’inverno, magari su una spiaggia assolata dall’altra parte del mondo.
Bando agli indugi. Ecco i prossimi 5 trend del digital secondo la redazione di 4writing!
1. Marketing Automation Plateau!
Risulta ormai chiaro a molte grandi aziende come a tante PMI che l’automazione degli ADS ha raggiunto un plateau, un livello di saturazione. Il mercato e gli spazi sono pieni di messaggi, ma ancora una volta il vero diversificatore – nonostante il potere di fuoco che si possono permettere certi brand, – torna il contenuto. Il buon copy e il design innovativo danno risultati misurabili migliori anche nella stagione autunno-inverno ’22.
2. Basta sparare nel mucchio.
C’era un modo elegante di chiamarlo un tempo, quasi vent’anni fa era la moda degli ‘spreadable media’ proprio perché un contenuto si poteva spalmare su tutti i tipi di *pane*. Prendevi un messaggio e andava bene per tutto. Oggi più che mai c’è bisogno invece di produrre messaggi chiari e adatti ai vari contenitori che nel tempo hanno trovato un loro linguaggio e le loro caratteristiche super-specifiche. Vi immaginate cosa succederebbe se usassimo solo lunghi testi su Tik Tok? O soltanto audio su Facebook?
3. Influencer marketing sì, ma con uno shop a portata di click.
Investire in una campagna di Influencer Marketing è qualcosa di molto costoso (specialmente se si passa da un’agenzia) e non è più una garanzia di vendita o posizionamento. Una ricerca fatta da Influenster dice che il 71% dei millennial è stata influenzata nel proprio acquisto dal post di un amico sui social media, e sembra quasi che si stia tornando al vecchio passaparola.
4. Social commerce & search.
Lo so, avete fatto i salti mortali per imparare a usare i tool dedicati all’e-commerce e adesso i più importanti social media stanno pensando di permettere l’acquisto diretto dalle proprie pagine. Lo sta sperimentando persino Twitter. Vediamola in modo positivo, i vostri lead avranno il catalogo a portata di click. A confermare il trend è anche il dato sulle ricerche online: la SEO su Google non basterà più, perché i più giovani ormai cercano quello che gli interessa direttamente in-app.
5. Hey Google, cercami con la voce.
Una ricerca di Oberlo mostra come già il 40.2% degli americani usi la ricerca vocale per ‘navigare’ in rete e come il 71% degli intervistati preferisca dettare una ricerca piuttosto che digitarla sullo smartphone. E per quanto riguarda i sistemi di assistenza vocale domestica, il 32% dei consumatori americani secondo Statista possedeva già un dispositivo di questo tipo nel 2021: il dato non può che crescere. Quindi occhio al vocale, perché presto dovrete capire letteralmente come suoni la voce del vostro brand.
Pronti a ripartire? Noi non vediamo l’ora e vi aspettiamo per il prossimo post!