We Are Social evidenzia nelle statistiche 2018 che più di 43 milioni di Italiani navigano nella rete e, di questi, ben 34 milioni sono assidui frequentatori dei social. Si parla di un incremento del 10% degli utenti sia della rete che dei social, evidenziando che ormai il digitale non è più una rivoluzione ma una realtà quotidiana per milioni di persone. Essere o non essere presenti nella rete o nei social come Brand è sempre meno una scelta e sempre più una necessità. Anzi, oggi più che mai si deve parlare di una strategia integrata alle attività di marketing di ogni azienda e da sviluppare su obiettivi ben focalizzati, sui dati e, soprattutto, sulle persone. I bisogni delle persone che interessano il Brand sono infatti il focus di ogni attività di web o social marketing e proprio sulla loro intercettazione si basa gran parte della strategia che si andrà a sviluppare per quel cliente in particolare. Parleremo quindi di persone o, in termini tecnici, di target da intercettare e soddisfare.
Le persone alimentano i Target in rete per ogni Brand
Le statistiche sul mondo digital evidenziano un trend in costante crescita sia a livello mondiale che in Italia. Nonostante gli Italiani siano entrati “in internet” a passi lenti e felpati, la resistenza al nuovo e all’innovazione sembra aver vinto ogni perplessità: anche tra gli ultra sessantacinquenni si registra un’abitudine controllata ma in crescita alla navigazione nella rete e alle interazioni nei social.
Per le aziende in parallelo aumenta la necessità di essere sempre più presenti in questo nuovo mondo o “mercato” per non perdere grandi opportunità. Il paradosso sta nel fatto che oggi più che mai il detto “L’importante è esserci” vale poco se non lo si fa con una strategia mirata, una conoscenza almeno basilare delle regole della rete e dei social o, se non si dispone di risorse interne con esperienza di web e social marketing, pagando un professionista che lo faccia bene per la tua azienda.
Negli ultimi anni infatti i pochi Brand “illuminati” hanno saputo cogliere un’opportunità e sviluppare strategie sempre più focalizzate sul proprio target, i suoi bisogni, le sue aspettative e i suoi gusti. Le aziende che non hanno voluto cavalcare l’onda o che hanno deciso di temporeggiare, oggi entrano in un territorio dominato non solo da strategie e modelli di marketing digitale sempre più complessi e difficili da “combattere” ma soprattuttio popolato di persone che, nel frattempo, si sono fidelizzate ai loro competitor.
Le persone al centro di ogni strategia di marketing
La rete e i social hanno cambiato le regole della comunicazione e del marketing sostituendo il prodotto con le persone che, oggi, sono il focus di ogni strategia non solo online ma anche offline. Nello specifico ogni azienda deve intercettare le esigenze delle persone in rete e nei social e individuare quelle che è in grado di risolvere con il prodotto o servizio che offre. I prodotti e i servizi che si vendono devono risolvere i bisogni di un target ben specifico che ogni azienda deve imparare non solo a conoscere e persuadere ma anche a corteggiare, sostenere e coccolare con una serie di informazioni e notizie “collaterali” non solo utili ma anche coinvolgenti e attraenti.
Il sito internet, il blog e le pagine o i profili social di un Brand devono inserire nella propria strategia di comunicazione e marketing online non solo soluzioni ma anche contenuti che servono agli utenti, e, lo devono fare con una certa personalità, al fine di creare connessioni di valori con il proprio target focalizzate sulla fiducia.Per fidelizzare il proprio target bisogna prima di tutto intercettarlo in rete, poi osservarlo nel quotidiano e infine imparare a soddisfarlo. Un lavoro che richiede una buona dose di empatia, un customer care di valore, “linee guida” per interagire e comunicare in modo utile e costruttivo anche con il cliente più esigente, uno staff coordinato e collaborativo di professionisti, dal webmaster al SEO al Copy al Social Media Manager, e un costante studio della persona in target.
Un lavoro che si basa su contenuti, siti ottimizzati e profili social ben studiati ma anche sull’analisi dei numeri che, ottenuti con le metodologie e gli strumenti giusti, permettono di trasformare bisogni, relazioni e opinioni in dati standardizzati, significativi e riproducibili che sono fondamentali in ogni fase di progetto. Si tratta di elementi essenziali per sviluppare la nostra strategia, monitorarla, affrontare le criticità, migliorarla e godere dei suoi eventuali successi. Un lavoro che non si ferma mai ma evolve o cambia assieme alle esigenze del target e al mercato in cui l’azienda cerca di acquisire il suo spazio.
Rispondere a Who? What? Where? When? Why? e How? per inquadrare il target e individuare la strategia
L’obiettivo fondamentale di un Brand che entra nella rete o nei social è quello di intercettare il proprio target, le persone che hanno un bisogno che è in grado di risolvere, e di fidelizzarle non solo attraverso il prodotto o servizio che offre ma anche con contenuti e relazioni di qualità. La strategia iniziale sarà quindi quella di rispondere alle famose 5W del Marketing: “Who? What? Where? When? Why?”. La risposta ad ognuna di queste domande ci permette di capire chi è interessato al Brand, quello di cui ha bisogno, dove ne parla o lo cerca in rete e in quale momento, rispondendo anche ai suoi vari “perché?” e iniziando ad acquisire le basi per creare una modalità di interazione e relazione che un domani può fare la differenza tra un’azienda e il suo competitor.
Intercettare le risposte alle 5W ci permette anche di rispondere alla domanda “How?”, ovvero di capire non solo come si comporta il nostro target ma essendo nel web come parla, il suo linguaggio e il suo tone of voice. Le 5W e la “How” ci aiutano a individuare il nostro target o buyer persona. Per capire di cosa parliamo basta osservare le evidenti differenze di target tra il B2B (marketing business to business) e il B2C (marketing business to consumer), per riportare un esempio facilmente comprensibile.
Come fare? Si deve imparare ad ascoltare e osservare i dati
Per capire i Trend nella rete c’è Google Trend , uno strumento gratuito che ci aggiorna sugli andamenti dei vari argomenti e mercati nella rete. Poi è essenziale individuare le parole chiavi riferite ad un argomento, perché sono le parole utilizzate dalle persone per ricercare in rete quello di cui hanno bisogno. Google Suggest nella Search di Google aiuta ad avere delle stime interessanti. Queste stime poi si possono verficare con Lo strumento per la ricerca delle parole chiavi disponibile su Google Adwords (ricordiamo che si tratta di stime approssimative per un account inattivo e più reali per uno attivo) o per mezzo di tool a pagamento come SEOZoom o SEMRush. Un’altra fonte di informazioni utili sono i competitor già in rete da analizzare e osservare.
Si tratta di tutta una serie di strumenti che possono essere utili per creare il proprio modello di Listening adattato al cliente. Il Listening è una modalità di intercettazione del proprio target, della propria Reputation e della popolarità di un argomento, di un prodotto o di un servizio che si basa sull’analisi dei “buzz” o bisbigli che le persone lasciano nella rete e nei social. Questa modalità è già stata approfondita in questi sue articoli, L’analisi di listening per il blogging e Monitorare la rete: consigli pratici per il Listening.
Il Listening in particolare permette di avere dei dati per sviluppare una strategia mirata per il Brand. Il Listening è infatti essenziale per individuare non solo il target ma anche dove ha senso investire in rete e come. La scelta quindi di aprire un blog in un sito aziendale, una pagina Facebook o un profilo Twitter per il Brand si basa sui dati ottenuti dal Listening che permette non solo di conoscere la propria Reputation ma anche di individuare eventuali criticità da risolvere e, aspetto essenziale, anche di intuire aspetti importanti della strategia dei propri competitor.
Il Listening è il punto di partenza, poi arriva il Monitoring per mantenere sotto controllo la Brand Reputation e intervenire se necessario. Il Listening però va anche ripetuto a scadenze di 6 mesi o 1 anno a seconda del Brand, del suo impatto in rete e della volubilità o volatilità del suo target. Lavorando in rete o nei social nulla è scontato e tutto scorre e cambia velocemente. Tu hai mai fatto un Listening? Ne discutiamo insieme nei commenti.
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