L’emanazione del Decreto Dignità nel 2018 ha rivoluzionato il mondo della sponsorizzazione del gambling in Italia. Da quella data, la pubblicità al gioco d’azzardo è andata incontro a precise restrizioni, che hanno imposto a tutti i casinò e ai siti di scommessa con licenza ADM di riadattare le proprie strategie di marketing.
Il marketing per il gambling
Senza mai dimenticare il rischio di una dipendenza dal gioco e dunque di un’autentica ludopatia che si nasconde dietro il concetto stesso di gioco d’azzardo, si può pensare a un casinò online, in questo momento, come a una qualsiasi azienda digitale desiderosa di utenti. Essendo la rete il suo territorio, è naturale che un casinò online desideri acquisire nuovi clienti muovendosi nel digitale, ma le restrizioni del Decreto Dignità impongono dei limiti severi a molti dei suoi tentativi di promozione.
Per farsi conoscere, le sale da gioco digitali ricorrono spesso all’iscrizione presso un elenco dei casino online gratis operativi sul territorio virtuale italiano, così che il loro nome possa guadagnare in visibilità. Si tratta però soltanto di un primo passo, perché spesso la battaglia per conquistare l’attenzione dei nuovi giocatori si combatte a suon di bonus e offerte di vario tipo.
Si tratta di quelle promozioni che permettono a un nuovo utente di sperimentare l’offerta di intrattenimenti di un casinò appena attivato il proprio account, anche senza aver depositato nulla sul proprio conto di gioco. Va da sé, si tratta di un meccanismo pensato per incuriosire gli utenti, ma deve essere supportato anche da una piattaforma di intrattenimento capace di mantenere alta l’attenzione del giocatore da un lato, senza tuttavia venire meno alle norme sul gioco responsabile dall’altro. Il giusto compromesso è difficile da realizzare, soprattutto se si tiene conto delle esigenze dei giocatori online, oggi sempre più alte e numerose.
Il content marketing per il gambling online
Come è noto a tutti, chi cerca, su Google, trova. Anche questo assunto vale per tutte le principali imprese online, e le piattaforme di gioco digitale non fanno eccezione. Farsi trovare su Google dagli utenti, tramite un corretto posizionamento nella SERP ottenuto grazie a una precisa strategia di content marketing, oggi è tutto, a patto ovviamente che i contenuti siano ottimizzati lato SEO. Per intendersi, la SERP altro non è che quella pagina di risultati che Google propone in risposta a una richiesta specifica dell’utente. La SEO è l’ottimizzazione necessaria a una pagina o un sito per farsi trovare in cima alla SERP, là dove ogni utente guarda quando cerca una risposta a una propria esigenza.
Tra le limitazioni introdotte nel 2018, tuttavia, ve ne sono alcune che bloccano le possibilità del content marketing per il gambling, proprio perché limitano la diffusione di contenuti direttamente promozionali nella rete. I casinò online, in risposta, si sono adattati a sfruttare le sole possibilità offerte dal loro blog interno. I contenuti pubblicati sul blog del portale di gambling permettono così di intercettare le esigenze di quegli internauti realmente interessati al mondo del gioco, rispondendo alle loro domande in maniera approfondita e precisa e poi illustrando la propria proposta di gioco in maniera chiara e trasparente, come l’ADM – Agenzia delle Dogane e dei Monopoli richiede, senza incentivare al gioco senza se e senza ma.
Marketing per il gambling: cosa si può fare
Approfondendo le linee guida direttamente collegate al Decreto Dignità del 2018, si avrà un’idea decisamente più chiara di cosa si può fare per promuovere un progetto di gambling online. La promozione è intesa come la comunicazione di informazioni relative al gioco in un contesto diverso da quello in cui il servizio di gioco è offerto. In breve, fuori dai blog dei casinò, si può parlare di gambling soltanto a titolo puramente informativo e descrittivo, strutturando il messaggio e la sua esposizione, per parole ed effetti utilizzati, in maniera per nulla allettante o promozionale.
Si può parlare di quote se si effettuano dei confronti tra i diversi bookmaker competitor, così come si possono illustrare le vincite, senza invogliare a giocare a pagamento, e sempre nell’ottica di un’informazione chiara, trasparente e mai fuorviante o invitante. Allo stesso tempo, si può parlare anche di tutti quegli eventi e servizi aggiuntivi offerti dai casinò, ma soltanto a condizione che il contenuto non si trasformi in una promozione del gioco d’azzardo condotto al loro interno.
Si deduce dunque che, oltre al divieto di sponsorizzare il gioco, per invitare a giocare responsabilmente sia necessario che chiunque si occupi di marketing rispetti dei criteri specifici, legati non soltanto al tipo di messaggio informativo che si vuole lanciare. La forma e l’intento con cui si scrive fanno apertamente la differenza, tanto agli occhi degli utenti della rete, quando a quelli di ADM.