LinkedIn è il Social professionale per eccellenza e ogni informazione, da quelle di profilo alle notizie che si postano sulla news feed rappresentano il mezzo per intercettare collegamenti di valore. Essere su LinkedIn è come partecipare a una fiera di settore o a un congresso di luminari. Vale per le persone e vale anche per i Brand che sono presenti con la loro Pagina.
Ogni Brand è però blindato nello spazio concesso gratuitamente da LinkedIn e la visibilità dello stesso dipende dalla sua reputazione e dal rapporto di fiducia che è riuscito a creare con i propri follower. Se questo non basta o si è agli inizi, l’Advertising è il mezzo per raggiungere il target. Ma cosa scegliere tra Sponsored Content, Text e InMail per il proprio Brand? Vediamolo insieme.
Su LinkedIn il Brand è quasi “blindato” sulla pagina se non ha follower che lo valorizzano
LinkedIn è nato nel 2003 con lo scopo di mettere in connessioni i professionisti e favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Oggi si definisce “La rete professionale più grande al mondo” e ad aprile 2017 ha raggiunto la quota di ben 500 milioni di utenti, con Milano al quinto posto a livello mondiale per numero di connessioni. In Italia nello specifico LinkedIn ha raggiunto ben 10 milioni di iscritti e conta sempre più aziende ed Università presenti con una pagina aziendale.
LinkedIn infatti è anche diventato il Social B2B per eccellenza per le Aziende e, allo stesso tempo, per altri tipi di Brand, ad esempio Associazioni e Università, diventa un ambiente di valore dove intercettare follower altamente targhetizzati con cui si condividono esperienze e valori. La Pagina Brand diventa una finestra su un gran numero di contatti, una finestra che però nativamente è chiusa ermeticamente. Le notizie e le informazioni del Brand rimangono visibili solo sulla pagina se i follower non le condividono. LinkedIn infatti premia principalmente le relazioni professionali tra persone e utilizza lo stesso principio anche per i Brand.
La voce di un Brand condivisa dai suoi follower è indice di una relazione di qualità e fiducia che acquisisce valore e, quindi, diventa visibile a tutti sulla news feed. Quando però il Brand è neonato o in una strategia che persegue l’obiettivo di aumentare la propria visibilità e reputazione, così come di acquisire lead o altri tipi di conversioni, l’Advertising è la soluzione a pagamento proposta principalmente come Sponsored Content, Text o InMail.
Advertising su LinkedIn: Sponsored Content, Text o InMail per una boccata d’aria strategica
Abbiamo visto che solo i follower della Pagina hanno il potere di far prendere una bella boccata d’aria alla voce del Brand in modo naturale. Anche su LinkedIn pagando le finestre di ogni Brand si aprono e infatti l’Advertising su LinkedIn propone diverse soluzioni di sponsorizzazioni: Sponsored Content, Text o InMail sono le opzioni di scelta principale.
-
SPONSORED CONTENT
Gli Sponsored Content permettono di sponsorizzare gli aggiornamenti della Company Page facendoli uscire dalla stessa e rendendoli visibili nella news feed pubblica di LinkedIn. Il contenuto inoltre diventa accessibile ad un pubblico altamente targhetizzato sulla base di filtri inseriti durante la creazione della campagna.
C’è anche la possibilità di creare contenuti ad hoc esclusivamente per la campagna. In questo caso si parla di Direct Sponsored Content che può essere creato dall’Amministratore della Pagina, o da chi ha ricevuto i permessi necessari, direttamente nel Manager Campaign di LinkedIn.
Gli Sponsored Content e i Direct Sponsored Content rappresentano un mezzo per favorire l’awareness del Brand nell’ottica di acquisire lead e sostenere l’engagement e la creazione di relazioni di valore con il proprio target.
-
SPONSORED TEXT
Si tratta di contenuti sponsorizzati realizzati ad hoc per la campagna che vengono pubblicati sulla barra laterale destra, sia in prossimità della news feed che nei profili degli utenti. Anche in questo caso si può rendere visibile il text al target di interesse applicando dei filtri durante la creazione della campagna.
-
SPONSORED InMail
Le Sponsored InMail rappresentano uno dei mezzi più interessanti per entrare in contatto con il target di interesse. In pratica sono messaggi sponsorizzati inviati direttamente alle persone attraverso il sistema di messaggistica interna di LinkedIn. Permettono di inviare messaggi personalizzati direttamente al target, anche se con una limitata libertà creativa che comunque è sempre meglio di niente. Il Mittente del messaggio deve essere scelto con cura e in modo strategico perché rappresenta il Brand. Nello specifico poi, se il “volto” del Brand non è amministratore della pagina o non ha i permessi per gestire l’advertising, viene attivato attraverso un messaggio di richiesta a cui deve seguire la conferma perché diventi il mittente del messaggio. La possibilità di entrare in relazione diretta con chi ci interessa è veramente un’opportunità molto elettrizzante se in sintonia con la strategia del Brand e con la sua capacità di mantenere buone relazioni di comunicazione one-to-one.
Cosa scegliere tra Sponsored Content, Text o InMail per il Brand?
La risposta che risuona ormai ovunque è proprio “Dipende”! Non è una questione di mancanza di dati o di leggerezza ma di strategia. Ancora una volta non ci sono regole fisse. La resa di una campagna di Sponsored Content, Text o InMail può cambiare da Brand a Brand ma anche da momento a momento. Il consiglio più sensato è quello di testare le varie opportunità basandosi su una strategia ben strutturata.
Naturalmente ci sono delle indicazioni che possono far intuire quando e con chi è più indicato un Sponsored Content, Text o InMail per il Brand.
- Se Il Brand è in grado di condividere notizie e informazioni di qualità può individuare nel Sponsored Content il mezzo per aumentare la sua awareness e acquisire lead profilati.
- Se invece il Brand vende ad esempio corsi di formazione, gli Sponsored Content possono essere più indicati quando c’è il bisogno di aumentare la propria visibilità e awareness e se può permettersi di investire nella parte alta del famoso funnel di vendita.
- Qualora avesse necessità di acquisire lead altamente profilati a cui vendere i corsi, può pensare agli Sponsored Text e, naturalmente, anche alle Sponsored InMail che permettono di arrivare one-to-one con il target di interesse. In quest’ultimo caso, bisogna studiare attentamente il messaggio nei contenuti, nella struttura e nella forma. Il fascino di creare una relazione diretta con il target può diventare un’arma a doppio taglio se non comunichi nel modo giusto e su LinkedIn l’occhio dell’utente è molto critico, soprattutto quando entri nei suoi messaggi.
- Tra tutte le possibilità, sinceramente sia gli Sponsored Content che le Sponsored InMail hanno una peculiarità unica e interessante: le Lead Gen Form. Si presentano come delle finestre che occupano la parte in alto a destra della barra laterale destra accompagnando il post o il messaggio sponsorizzato. La finestra è a nome del Brand e può contenere una call to action (iscriviti al sito, lascia la tua e-mail e altri) o altri messaggi volti ad acquisire lead, come dice il suo stesso “Form di generazione di Lead”. Il bello della Lead Gen Form è che si può scegliere come personalizzarla e creare un mezzo molto utile per entrare in contatto con il target generando lead.
Quindi il “dipende” iniziale è la conferma che alla base di ogni scelta tra Sponsored Content, Text o InMail ci deve essere un ragionamento molto approfondito e un’analisi continua dei dati. Investire su LinkedIn costa e se lo si fa a caso costa anche parecchio! Cosa ne pensi? Ti aspetto nei commenti!
[amazon_link asins=’B01F3T6G4G,B009NQX004,8820376695,B013OWI0ZW,8820375079′ template=’ProductCarousel’ store=’4writing-21′ marketplace=’IT’ link_id=’2d49aa65-2913-11e8-8f4c-57eeec6b6637′]