Se un titolo non è predittivo in un colpo solo vi giocate la reputazione online. Così recita il 1° comandamento del blogging. Ho appena omesso secondo quella fazione dedita al blogging estremista integralista fondamentalista. Un attimino intransigente, giusto un pizzico. Fortunatamente qui su 4Writing abbiamo a cuore il blogging e la passione per tutto ciò che lo riguarda ci impone ben altro approccio. Tant’è mantenere sempre una mente aperta viene prima di ciò che i soli occhi vorrebbero vedere. Ma come te lo giustifico quindi questo titolo così audace e fuori controllo? Avete solo una chance proseguire con la lettura per poi decidere di conseguenza. Innanzitutto questo post è dedicato ai refusi e origina dalla mia esperienza empirica.
Perché si commetto i refusi nel blogging?
Quando vi approcciate nello scrivere un articolo per un blog state compiendo un’attività assai affaticante/stressante. Ammesso che siate concentrati al 110% man a mano che scrivete il testo siete soggetti a fenomeni quali la disattenzione ed il calo di concentrazione. Nel tempo mi sono fatto una teoria paritetica per certi versi con gli incidenti stradali. Perché se scrivete tutti i giorni per buona pace dei grammar nazi quando fate un refuso trattasi solamente di uno spiacevole e fastidioso incidente non voluto. Molti dei refusi avvengono alla fine dei post per calo di concentrazione alla pari dei motociclisti che vicino a casa calata l’attenzione per essersi rilassati troppo mollano le difese e cadono vittima di un sinistro stradale. Altri invece avvengono all’inizio per il motivo opposto ovvero per la troppa sicurezza la quale ci fa trascurare una rilettura più attenta. Sviluppiamo una sorta di cecità che a letture insistite non ci fa notare alcuna anomalia. Insomma così siamo belli che fregati.
Come vedono i lettori i refusi?
Non ai raggi X! Difatti molti – e aggiungo per fortuna – sfuggono anche a loro. Ma altri restano impressi nelle loro menti. Ovviamente la prima parte del post è la più soggetta a correzioni visto che è posta all’inizio la freschezza non farà testimoni. Dopodiché il corpo del testo dovrebbe essere sufficiente a fargli trascurare le conclusioni. Con molte probabilità stanchi e distratti o le salteranno direttamente o la leggeranno a spezzoni.
Il 1° teorema dei refusi nel blogging
Pare reciti più o meno così:
Nel blogging esattamente dove l’attenzione scende ai blogger contrariamente ai lettori sale inesorabile.
Dove il blogger pone maggiore attenzione i lettori sono frettolosi e disattenti mentre dove è poco concentrato sono le parti dove è più probabile essere colti in castagna. All’inizio perché chi scrive contrariamente a chi legge è convinto d’aver fatto sicuramente bene. Nel corpo perché ci annodiamo con la trama. Mentre alla fine perché siamo cotti a puntino e non vediamo l’ora di concludere e chiudere con la fatica.
Che sia un paradosso o un contrappasso trattasi comunque di una gran fregatura.
Aiaiai la dura vita da blogger…
A sto punto, quindi, di rimedi, soluzione ne abbiamo? Ce ne sono?
Un trucco scaccia refusi
Scherzi a parte per nostra fortuna lettori e blogger soffrono dei medesimi cali di attenzione/concentrazione. Tuttavia lavorare sui punti critici riscontrati e su quelli potenziali può ridurre drasticamente il vostro tasso di incidenza con i refusi nel blogging. Non chiedetemi cosa ha a che fare con quest’ultimo, pensate ai grammar nazi e di conseguenza alla mortalità il resto dovrebbe venirvi naturale.
Dichiara anche tu STOP ai refusi!
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