Fare il blogger non è fare lo scrittore ma non è detto che questo debba essere necessariamente un difetto. Trattasi semplicemente di due figure professionali differenti seppur contraddistinte dall’uso della scrittura. Cambiano le abilità, ma uno su tutti cambia il media. Scrivere un romanzo non offre certo lo stesso tipo di interazione possibile per mezzo di un blog. Quest’ultimo è decisamente più interattivo con i lettori basti pensare ai tanti strumenti esistenti. Vedi l’area commenti posta direttamente subito al di sotto di ciascun articolo, i canali social media-network, le chat, la email.
Poter addirittura dialogare con i propri lettori offre l’opportunità di ricevere importanti feedback. Anche se esulano le preziose indagini di misurazione quantitative a favore di quelle qualitative. Chi trova un amico si dice trovi un tesoro e le indicazioni che può offrire un professionista non ha eguali. Cosa ci incastra l’amicizia con il lavoro, due aspetti che per molti sono così distali dalla sfera professionale?
Ebbene se prosegui la lettura ad articolo ultimato scoprirai un aspetto insolito del blogging. Pochi lo conoscono ma è solo una loro responsabilità. Seppur il blogging come tutte le altre professioni esponga a critiche ed inimicizie varie, consente anche di stabilire relazioni professionali a metà tra l’amicale ed il professionale. Sotto questo aspetto è unico. Curioso? D’altronde è un cosa bellissima questa, non è vero? Bene vediamo più precisamente come.
Blogging e relazioni
Le interviste aumentano le performance SEO del blog il web pullula di contenuti che lo testimoniano. Poco e nulla invece viene speso in merito al valore più importante intrinseco ad esse. Non si occupano di spiegare quanto sono importanti per il personal branding. Trascurano quindi l’aspetto più importante, l’amicizia. Stabilire delle relazioni di reciproca stima è fondamentale quanto offrire all’intervistato l’occasione di raccontarsi. Mentre invece è abilità dell’intervistatore rendere una serie di domande botta e risposta una preziosa occasione formativa. Egli ha l’opportunità di trasformare una mera occasione da autoreferenziale a contenuto altruistico. Non solo trascende la freddezza di un clima da interrogatorio stile gestapo ma stabilisce una collaborazione proficua per entrambi.
Blogger: stimola e perché no diverti
Appunto, perché essere noiosi? La vita non manca certo di situazioni di questo genere per cui mirate a divertirvi. La passione, si avverte e trasmette, è contagiosa! E poi funziona, si hai presente quando per ottenere qualche risultato online devi attuare tutte quelle strategie articolate? Ebbene con il divertimento è sufficiente che tu ci metta il cuore per vedere risultati. Già odo gruppi di marketer tutti in coro che mi intimano sulla evidenza che l’amicizia non sia misurabile. Ma siete proprio sicuri sia così?
Blogging e collaborazioni
Non conosco analitiche che siano in grado di dare un feedback diretto come avviene in chat con un collaboratore, un commento o una email. Fare una intervista fa pensare ad una prassi sistematica di passaggi oltretutto ripetitiva. Dopotutto si tratta di inviare delle domande riceverle e fare un lavoro di editing sul contenuto. Al massimo di richiedere una foto. Salvo che invece non emerga la persona che, preso a braccetto, il professionista si predispone all’ascolto. Se sintonizzi il tuo canale sulla ricezione capti molti più feedback di quanti io possa scrivere qui. Sicuro che poi ognuno può avere riscontri unici in base alla propria sensibilità. Questo è il plus che i blogger hanno rispetto ad altre forme di scrittura ben più alienanti.
Blogger è auto-formazione
Ti dico cosa ho imparato in questi anni o meglio “come” ho imparato e visto imparare molti blogger. Il blogging è un’attività online che si apprende facendo, per mezzo del learning by doing. La parte teorica mancante, invece, spetta per gran parte all’auto–formazione. Quest’ultima aggiunge all’abilità di reperire fonti di qualità quella di saper ascoltare i feedback relativi al nostro operato online. Imparare dai propri errori, saper decifrare i segnali più o meno espliciti non solo di chi ci legge ma collabora con noi sono preziosi mezzi per la crescita reciproca tra specialisti.
CONCLUSIONI
Sei arrivato alla fine dell’articolo e sono certo hai compreso che non si è trattato certo di screditare il mestiere dello scrittore, fare assurdi paragoni con la figura professionale del blogger e tanto meno sottrare lo charme che si è soliti attribuire al primo per cederlo al secondo. Tuttavia ti ho svelato perché fare blogging offre una chance più unica che rara, l’ho appresa con il tempo e tanta pratica e nessuno me l’aveva paventata all’inizio. Ovvero: migliorare la tua scrittura attraverso i feedback diretti offerti da parte degli specialisti web con cui stringi collaborazioni proficue.
Crediti Foto: 1, 2
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