Il social media plan è uno strumento fondamentale per le attività di gestione dei canali social presenziati. Rappresenta un linea guida da rispettare e tenere sempre in considerazione per avere una presenza in Rete coerente con i valori e la mission aziendale. Alla pari di un piano marketing tradizionale, il social media plan si ottiene attraverso tre fasi: l’analisi, la strategia e l’azione.
#1. Analisi
La fase di analisi, o listening, ha l’obiettivo di comprendere come è posizionata l’azienda e come viene percepita in Rete, dai concorrenti e dal pubblico di riferimento, o target audience. L’analisi può essere più o meno approfondita a seconda degli obiettivi strategici da raggiungere. Alcuni step possono riguardare:
- L’analisi tesa a rilevare la presenza del Brand in Rete e il posizionamento sui motori di ricerca;
- L’analisi dei concorrenti, in termini sia qualitativa che quantitativa, con lo scopo di capire come i competitor, diretti ed indiretti, si muovono sui social;
- L’individuare gli influencer e i luoghi di conversazione maggiormente utilizzati;
- L’analisi del target di riferimento e dei comportamenti che questi hanno in Rete.
#2. Strategia
La seconda fase per la creazione di un social media plan riguarda la definizione di un piano strategico. Partendo dagli obiettivi di business dell’azienda e quelli comunicativi, che in linea di principio si rifanno alla mission e alla vision aziendale, si definisce un piano di intervento specifico sui social. Le finalità di un piano strategico possono essere molteplici: awarness di un prodotto, credibilità del brand, customer care, ecc.
L’elemento chiave nella definizione strategica è il posizionamento dell’azienda sui social media. In funzione di come si vuole essere percepiti dal proprio pubblico si decide quali canali presenziare attraverso l’identificazione di due variabili: tipologia di pubblico di riferimento e tipologia di contenute da prediligere.
Stabilita la finalità del piano e il posizionamento, bisogna individuare e definire gli obbiettivi specifici, che in ogni caso dovranno essere:
- Specifici;
- Misurabili;
- Raggiungibili;
- Pertinenti;
Nella definizione degli obiettivi risulta importante identificarne anche degli step intermedi al fine di verificare i progressi effettuati ed eventualmente prevedere degli interventi per rimodellare l’azione. L’ultima fase della strategia, la più importante, è rappresentata dall’individuazione degli strumenti idonei e più utili per integrare la comunicazione tra owned, social e paid media (banner e pubbliredazionali o sponsored post).
#3. Azione
La terza e ultima parte della progettazione del social media plan è rappresentata dalla fase operativa attraverso la quale definire la quotidianità delle azioni, dei contenuti e dei mezzi a disposizione del social media manager.
Fin dall’inizio è importante dare un’identità all’azione quotidiana, identificando il tono e lo stile da utilizzare per interagire con il proprio pubblico e cercare di evitare una comunicazione piatta e impersonale a favore di uno stile riconoscibile che renda distinguibile la comunicazione da quella degli altri competitor.
In questa fase, l’attività online si può unire, a seconda della tipologia di azienda, a quella offline ossia, si possono individuare gli strumenti ed i contenuti da integrare con le azioni di marketing tradizionale, siano essi eventi, promozioni e attività nel punto vendita.
Se si gestisce un team, risulta utilissima la creazione di un calendario condiviso con una programmazione dei contenuti che renda semplice e immediata l’individuazione della situazione ai collaboratori che lavorano allo stesso progetto o per lo stesso brand. In questo senso ha valore individuare azioni flessibili che permettano una veloce riadattamento ad eventuali situazioni di crisi, cambiamenti e novità.
Tu come ti organizzi? Segui altre particolari attenzioni nella stesura del tuo Social Media Plan?
* per la stesura di questo articolo mi sono fatto ispirare da “Social Media Roi” di Vincenzo Cosenza