Un po’ di tempo fa, saranno già passati forse tre o quattro anni, tanti se li guardiamo in ottica web e tecnologia, mi ero imbattuto in uno studio americano che cercava di affrontare lo studio e la costruzione di una strategia sui Social Media partendo dalle basi del Marketing. Ora, tutti sappiamo che il Social Media Marketing è l’evoluzione del Marketing per come lo conosciamo tutti, con la grossa differenza che in questa nuova evoluzione l’utente/cliente non solo è al centro di tutto, ma ne è il protagonista con la possibilità di far sentire la sua voce. Una cosa impensabile solo qualche anno fa.
Allora lo studio americano proponeva di provare ad usare il metodo A.I.D.A. (Attention, Interest, Desire, Action), ossia Attenzione, Interesse, Desiderio, Azione.
Ovviamente lo studio fu poi ripreso da molti proprio per aver introdotto un punto di vista che a molti era sfuggito. Cioè, se vogliamo parlare di Social Media Marketing, proviamo a vedere se le stesse teorie che stanno alla base del Marketing possono essere utilizzate rielaborandole in chiave Social Media. E a quanto pare il discorso viene nuovamente ripreso in questi giorni anche dal Search Engine Journal, segno che comunque quella interpretazione era giusta ed ancora valida. Allora vediamola insieme.
Attenzione
Se ci pensate bene oggi non è poi più così facile riuscire a catturare l’Attenzione dell’utente/cliente, forse qualche anno più addietro, stimolati anche dalla curiosità, poteva sembrare più semplice. Ma oggi i Social Media si sono evoluti a velocità inimmaginabile ed è quindi sempre più difficile parlare di Attenzione. Ma questo è quello che ci suggerisce il metodo, quindi dobbiamo fare in modo di catturare l’Attenzione di coloro a cui vogliamo comunicare cosa e come lo facciamo.
E quindi, attraverso i Social Media, possiamo fare diverse attività come parlare dei nostri prodotti/servizi, ma non possiamo farne altre, come fare vedere i nostri prodotti, ad esempio, sapendo benissimo che è difficile far vedere l’intero catalogo. Quindi? E’ necessario utilizzare questi strumenti per fare comunicazione e fare in modo che da qui si approdi al nostro sito/blog, la casa dove bisogna poi convertire le conversazioni che nel frattempo si sono avviate.
Attenzione in questa fase può assumere diverse forme, ma l’obiettivo principale è far sapere agli altri che esistiamo, che siamo in grado di offrire i nostri servizi e avere Attenzione quando un problema si presenti. Parole chiavi in questo senso sono: Conversazione, Interazione e Contenuti. Avere cura quindi alle conversazioni che si generano è quindi di fondamentale importanza affinché possiamo generare Attenzione verso il nostro marchio e attività.
Interesse
Una volta catturata l’Attenzione questa bisogna trasformarla in Interesse. Quindi fare in modo che tutte quelle conversazioni interessate si trasformino, come dicevamo prima, in interesse per quello che facciamo o per quello che siamo.
I Social Media in questa fase sono di fondamentale importanza. Ad esempio, se stiamo utilizzando una campagna PPC (pay-per-click) per pubblicizzare la nostra attività o i nostri prodotti e abbiamo delle landing pages impostate per l’occasione, sono proprio queste a dover essere linkate e non la homepage, altrimenti l’Interesse rischia di disperdersi.
Allo stesso modo, se non usi campagne a pagamento, lo stesso principio vale per le pagine mirate da linkare attraverso i social media. Quello che bisogna tenere in considerazione in questa fase allora è misurare l‘efficacia della propria campagna, Click through rate, “percentuale in click” letteralmente, tenere in considerazione i retweet applicati magari su prodotti o link specifici e ovviamente tutte le conversazioni che da essi si sviluppano.
Desiderio
I Social Media possono contribuire ad accrescere Desiderio, senza dubbio, ma per fare questo è necessario disporre di un sito web che sia ottimizzato, nel senso che sia ben strutturato e di facile navigazione e quindi anche responsive, vista l’ormai enorme diffusione di dispositivi mobile nel nostro paese.
Avere un sito che, anziché facilitare la navigazione, la ostacoli non è mai un bene, anzi. E’ di straordinaria importanza avere un sito che risponda a questi parametri, ne và della nostra reputazione, perché il nostro pubblico ci giudicherà a partire da questo. Quindi se non lo avete ancora fatto, fatelo subito e se avete bisogno di qualche consiglio sappiate che siamo qui per questo.
Organizzate al meglio il vostro sito, rendetelo “pulito”, di facile navigazione. Fate tesoro delle testimonianze che arrivano dai vari social media che avete utilizzato. Cose da fare in questa fase è tenere sott’occhio:
- bounce rate: la frequenza di rimbalzo utile per sapere se il potenziale cliente ha visitato il sito o è scappato via appena entrato;
- tempo trascorso sul sito;
- le pagine visitate;
- i link in entrata.
Azione
A questo punto, come si direbbe in un contesto qualsiasi, si deve passare all’Azione. E’ necessario fare in modo che l’Interesse si tramuti in affare o comunque in qualcosa di concreto. Il sito a questo punto è lo strumento principale per realizzare la nostra strategia e i Social Media possono influenzare il pubblico, attraverso i livelli che abbiano visto finora.
A questo punto bisogna fare in modo che l’utente/cliente interessato a sapere chi siamo o cosa facciamo, concluda l’operazione con l’Azione. E noi dobbiamo fare in modo che questa azione (acquisto, iscrizione, compilazione di form) avvenga nella maniera più facile e fluida possibile, senza creare ostacoli. Questa è una fase importante anche perchè è quella che ci aiuta a misurare il ROI, Return On Investment, della nostra campagna e il tasso di conversione, cioè quanti hanno completato l’azione che gli chiediamo.
Qui possiamo vedere i frutti del nostro lavoro, sperando anche che siano tanti.
Ora tocca a te…
Allora che ne pensate di questa interpretazione? Raccontatecelo tra i commenti e se volete diteci quali sono i vostri dubbi e le vostre domande, cercheremo di affrontarle insieme.
(l’immagine è stata prelevata da Fotolia.com)