Tempo fa mi sono imbattuta in questa infografica dell’agenzia Webaholic in cui vengono evidenziati 5 consigli SEO e social per piccole realtà commerciali locali.
Trovo innanzitutto che l’argomento, per i professionisti del settore come me, sia interessante e spesso ingiustamente poco trattato. Nel web ci si imbatte spesso in case history di grandi brand con grandi disponibilità economiche e, di conseguenza, grandi potenzialità a livello creativo e di produzione di contenuti ma anche maggiore bacino di utenza e un pubblico già fidelizzato. La vera sfida, per noi del settore, è invece quella di far emergere realtà piccole, soprattutto locali.
Per le PMI / imprese locali che partono da zero a livello di presenza sul web e sui social le strategie sono complesse, mai banali e la fase iniziale di brand awareness, ottimizzazione SEO e community building è tanto importante quanto delicata.
In questo senso l’infografica ci può venire in aiuto, fornendo 5 suggerimenti che possono costituire la solida base e le fondamenta della nostra strategia di web presence.
Ricerca di keyword e ottimizzazione della pagina
Attività iniziale, fondamentale e delicata, è certamente quella delle parole chiave su cui puntare, tanto sul sito web quanto sui social network. Per far questo servono tool professionali (a pagamento o gratuiti) ma anche un po’ di astuzia e tanta ricerca. Usate ad esempio anche tool e strumenti per studiare eventuali competitor locali ed effettuate le ricerche tanto sui motori di ricerca quanto sui social network.
Creare (e ottimizzare) una pagina Google Place
Inutile dire quanto sia rilevante per un piccolo esercizio commerciale essere facilmente rintracciabile su Google e su Google Maps. Quando si parla di locale e di territorio potrebbe essere utile per il brand anche una pagina su Google Plus. Non si può ovviamente generalizzare, molto dipende anche dal settore, dalla presenza o meno di un blog e da quali contenuti e informazioni si vogliono e possono trasmettere.
Incoraggiare le recensioni online
Io aggiungerei un “senza esagerare”. Gli strumenti per far questo, come saprete, sono tanti: una call to action, magari con tanto di widget esterno, sul sito web ma anche la newsletter e, ovviamente, i canali social. Interagire in maniera personalizzata con la community e con la clientela è ovviamente la modalità meno invasiva ma anche quella che può richiedere più tempo. Tentare in parallelo due strade, una prettamente SEO e una “social”, potrebbe essere al soluzione.
Comparire ed essere citati in directory professionali e in blog o siti esterni
Questa è a speranza di tutti coloro che, in qualche modo, si occupano di web marketing e che promuovono un brand. Il mio consiglio? Anche qui non sottovalutare il potenziale dei social network e della community. Ha più valore un freddo inserimento in un portale o recensioni e menzioni spontanee in blog e siti di clienti che fanno parte della community?
Link e “segnali social”
La strategia da adottare relativa ai link aziendali si può dire che è una strategia all’interna di una macro strategia. Mi spiego meglio: la scelta dei canali di diffusione, i tool di monitoraggio, lo studio delle conversioni (ad esempio da newsletter / social a sito) richiedono studio e accuratezza. Non lasciate niente al caso, nemmeno la frequenza con cui i link di sito, landing page, blog o altri canali aziendali vengono pubblicati.
Che vi occupiate di SEO e/o social media non prendete alla leggera questo tipo di attività promozionali. Studiate, sperimentate, abbiate fiducia nell’arrivo, magari lento ma proficuo, di risultati importanti. Con la giusta strategia i risultati saranno graduali ma, credetemi, daranno una grandissima soddisfazione sia a voi che al vostro cliente.
Ora tocca a te!
Cosa ne pensi di questi consigli? Li usi quotidianamente sui tuoi progetti per piccole realtà commerciali?
1 commento
Ciao,
un’ottima guida per tenere sempre a mente le attività da svolgere per migliorare la presenza online di PMI e attività locali.
A proposito dei segnali locali, io suggerirei anche di realizzare contenuti specifici a partire dalla propria esperienza (esempio, piccole sartorie potrebbero concedere consigli in campo abbigliamento per certi tipi di clienti) in modo da rispondere alle esigenze particolari del loro target, e per venire citati maggiormente grazie a tali regali.