Per ogni web copywriter e social media editor che si rispetti, avere un preciso piano (editoriale) d’azione è una regola imprescindibile: che si tratti del tuo blog, o dell’attività di un cliente, niente può essere affidato al caso.
Qui su 4writing abbiamo già parlato dell’importanza del piano editoriale, nei suoi contenuti e strategie.
Proprio l’altro giorno, però, mentre mi occupavo dell’organizzazione del mio nuovo piano editoriale, mi sono posta una domanda: quanti piani editoriali possono (co)esistere?
Perché coesistere? Mi è sempre piaciuto pensare al piano editoriale come a un grande contenitore a scomparti dove tenere a portata di mano tutte le attività per organizzare la presenza sul web: gli obiettivi e i target, i contenuti e gli approfondimenti, le analisi e il monitoraggio dei risultati, il calendario delle pubblicazioni sul blog e sulle pagine social.
Proprio qui è scattato qualcosa: le pagine social non sono più un accessorio del blog, ma una realtà con necessità strategiche e comunicative ben precise. Perché non creare un piano editoriale apposta per loro, interfacciandolo a quello del blog?
Ecco quindi qualche consiglio per realizzare un piano editoriale social, ma prima una piccola premessa: le pagine social ‒specie quelle di Facebook, Twitter e Google+‒ possono essere viste come una grande piazza dove esistono persone che conosciamo, e altre mai viste, ma tutte con l’unico scopo di comunicare, dando e traendo informazioni, spesso in maniera caotica.
Mettiamo un po’ di ordine questa piazza, dunque.
Step uno per il tuo Piano Editoriale: individua il target con gli insights
A volte il target del blog e quello dei social può coincidere. Considera, però, che i social sono uno strumento più immediato, di passaggio, che attira più presenza rispetto a un blog, specie se settoriale: prendi spunto dalle preziose informazioni che gli insights (a proposito, non perderti questo post sulle nuove funzione di Facebook) possono fornirti.
Questo step si chiama profilazione: comprendi chi hai di fronte, e individua il “tono di voce” con cui rivolgerti ai followers grazie ai dati – sesso, età e interessi – forniti dalla dashboard di Facebook, ad esempio. La tua comunicazione social così partirà con una base “scientifica”, e avrà più possibilità di arrivare agli obiettivi prefissati, come aumento dei like e dei followers, incremento dello scambio di informazioni e interazione, o, in caso di pagina aziendale, conversione degli utenti in clienti attivi.
Step due per il tuo Piano Editoriale: presta attenzione al suolo su cui ti trovi
Si sa, l’importanza dei contenuti è fondamentale: cerca di informare emozionando e dando valore aggiunto. Tutto qui? No, anzi. Cerca, prima di tutto, di rispettare il “suolo” su cui ti trovi: Facebook, Twitter e Google+ fanno parte dello stesso universo, ma sono pianeti diversi.
Prendi nota della loro natura e crea contenuti, percorsi e approfondimenti adatti utilizzando i loro valori aggiunti, come gli hashtag per Twitter e gli hangout per Google+: così facendo i tuoi fan si sentiranno davvero a casa.
Step tre: pubblica e condividi con puntualità
Abbiamo organizzato il target e gli obiettivi della nostra pagina social, ora bisogna stilare il calendario editoriale dei contenuti: un passo essenziale, come per il blog, ma con tempistiche differenti.
Il leitmotiv dei piani è ‒ in genere ‒ questo: organizzi una pagina web, scrivi post e articoli, li pubblichi con costanza, poi diffondi le tue parole sui social.
Anche per i social la “costanza” è una parolina magica, ma le tempistiche possono essere differenti rispetto a quelle del blog: pubblica più spesso su twitter, condividendo le tue creazioni e quelle altrui (suggerimento: dedica un argomento diverso a ogni giorno, sarà facile grazie a strumenti come Twitter List); mentre posta meno frequentemente su Facebook, prestando attenzione ai giorni e agli orari di maggior affluenza indicati dalla dashboard.
La stessa frequenza di pubblicazione può essere adottata anche su Google+, ma per questo social scegli contenuti più Geek, e sfrutta appieno la grande capacità interattiva che questo network mette a disposizione: se la tua pagina è aziendale, puoi considerare gli hangout come la sezione live “dubbi e domande”: i tuoi fan ringrazieranno.
Quindi, una volta presa visione di tutte le informazioni, dei picchi e degli strumenti aggiuntivi che le pagine mettono a disposizione, organizza un vero e proprio calendario di pubblicazione settimanale, e rispettalo.
Step quattro per il tuo Piano Editoriale: la netiquette, un anti-fail per eccellenza
Uomo avvisato, mezzo salvato? Con la netiquette è possibile: crea un documento in cui indichi quali comportamenti devono rispettare i fan della tua pagina per condividere e interagire, stabilisci regole contro lo spam e le volgarità, specie se la pagina è aziendale. La netiquette è un po’ la costituzione della tua pagina: potrai appellarti a lei per gestire i casi di crisi, evitando così i fail, di cui si parla spesso ultimamente. La netiquette può anche essere modificata: presta attenzione ai dubbi o agli episodi spiacevoli, specie tra i commenti, e modificala sulla base di questa ricerca.
Step cinque per il tuo Piano Editoriale: i tool che renderanno il tuo piano editoriale social un gioco da ragazzi
Sei sopravvissuto a questo lavoro faticoso, ma necessario: hai stabilito target, obiettivi, calendario di pubblicazione, gestione della pagina ma, prima di mettere in pratica tutti gli step, ti meriti un piccolo premio: qualche tool gratuito per rendere la gestione delle pagine social più semplice e per cercare contenuti sempre freschi e aggiornati.
#1: Blogmeter
Analizza le tendenze sui social circa brand, aziende o personaggi pubblici. Si possono trovare oltre 250 progetti: uno strumento per non rimanere mai senza niente da dire.
#2: AllIn1Social
Tool alternativo al famosissimo Hootsuite, con ottime funzioni anche nella versione free: permette di gestire tre pagine social, programmando i post e fornendo dati dashboard.
#3: Tagboard
Registra post e news relative agli hashtag nella rete dei social network attraverso una funzione di ricerca rapida.
Ci sarebbero tante altre cose da dire: questi cinque step sono solamente le fondamenta per costruire un piano editoriale social. Ora la parola a te: conosci altri tool? Vuoi indicare altri step?
11 coomenti
Articolo molto interessante! Grazie
Grazie a te! 🙂
Tra gli strumenti suggerirei anche IFTT che, come scrive Dario Vignali, “è salvezza di ogni utente del web. Difatti Ifttt automatizza tutti quei lunghi e interminabili procedimenti che spesso si è costretti a compiere di malavoglia.”
Grazie mille della segnalazione, sicuramente lo studierò… da come viene citato sembra molto utile! 😉
Ben detto Elena.
Bisogna assolutamente cercare di programmare al meglio le attività in internet, i tuoi suggerimenti saranno utili in questa direzione.
Buon lavoro.
Ciao.
Ciao Rinaldo, e grazie del tuo commento!
Le attività programmate al meglio sono quelle, specie sul web, che portano i frutti migliori!
Buon lavoro a te,
Elena.
Confermo, anche secondo me IFTTT è un ottimo strumento, lo utilizzo personalmente e può dare davvero una mano nella gestione delle attività.
Articolo utile comunque 🙂
Grazie Lucia, proveremo anche IFTTT, a prima vista sembra un buon tool!
Ottimo articolo Elena! A proposito di tool: fra pochi giorni lanciamo la private beta di un nuovo software sviluppato interamente in Italia, che ha come caratteristica fondante proprio l’approccio editoriale alla gestione dei social media, con un focus “content oriented”.
Sarebbe un vero piacere averti tra i primi tester: può interessarti? Nel caso, contattami via email 😉
Ciao Maurizio, e grazie mille per l’offerta, ti contatterò sicuramente! Buona domenica!
Step 6. Pubblica negli orari migliori per raggiungere un bacino d’utenza più vasto.
Come strumenti oltre a IFTT si potrebbero suggerire anche Hootsuite e SocialBro. Anche io li ho scoperti su consiglio di Dario Vignali (ne sa una in più del diavolo quel ragazzo eheh).
Un saluto,
Luca.