Fin dalla notte dei tempi, tutti i webcosi che ogni giorno lavorano a contatto con i social network sono stati logorati da una domanda:
Qual è l’orario ottimale per la pubblicazione di un contenuto? Mettiamoci un attimo nei loro panni, non hanno mica tutti i torti eh!
Dopo che hanno perso intere nottate a studiare il target di riferimento, ad analizzare la concorrenza e cosa dice il web sul loro cliente, deve essere davvero frustrante non riuscire a raggiungere i tanto sognati obiettivi.
Per far fronte a questo problema non c’è cosa più giusta da fare che monitorare, ed affinare la social media strategy quando questa è in piena fase di svolgimento.
Dopo averti già illustrato gli step principali di una social media strategy, in questo articolo voglio parlare di come si può impostare e correggere un piano editoriale, intervenendo sugli orari di pubblicazione e la tipologia di contenuto, per ottenere il miglior rendimento possibile di una social media strategy.
I post di Facebook
Grazie agli insight di Facebook, ogni giorno si hanno a disposizione una marea di informazioni utili riguardanti i fan.
Vediamo come possono essere d’aiuto per migliorare una social media strategy.
Quand’è il momento giusto per pubblicare?
Per sapere quando i fan sono online e, di conseguenza, quando pubblicare, basta accedere agli insight e cliccare su “post”.
Le informazioni vengono aggiornate ogni settimana, e sono una manna dal cielo per sapere quando aggiornare la pagina.
Con questi dati, possiamo vedere l’orario ottimale di pubblicazione.
Per sapere anche il giorno con più audience.. Basta alzare gli occhi di qualche pixel 😉 .
Con questi dati alla mano, è facile capire e scegliere i giorni in cui si potranno pubblicare contenuti maggiormente importanti (contest, buoni sconto).
Quali tipi di post preferiscono i fan?
Negli ultimi anni si è visto un radicale spostamento verso contenuti più “visual”, con il risultato di una maggiore portata delle immagini rispetto ai link.
Per far fronte al problema, Facebook nell’autunno scorso ha aumentato la dimensione dell’ immagine di anteprima dei link, registrando un aumento del +39% della reach (dati dashburst).
Nonostante il peso visivo dei link sia adesso quasi ai livelli delle immagini, è importante ricordare di impostare la nostra content strategy basandoci su quello che i nostri fan preferiscono.
Per vedere quali hanno un seguito più alto, bisognerà cliccare su “tipi di post”, sempre nella sezione indicata sopra.
Qui semplicemente si potrà vedere le varie portate e interazioni per ogni tipo di post.
La scelta dei contenuti
Se ci basassimo soltanto sui dati descritti sopra, non si potrebbe mai sapere quale contenuto è più apprezzato.
Per scoprire cosa piace al nostro pubblico, è necessario andare all’elenco dei post e cliccare la casella “portata”.
Qui si potrà analizzare e cercare il motivo della sua portata (call to action, tone of voice o copywriting diverso? oppure l’argomento del post?)
Aumentiamo la reach dei tweet
A differenza di Facebook, twitter non offre ancora nessun tool per misurare gli andamenti della nostra campagna, ma possiamo usare uno dei milioni presenti sul web.
Trovare gli influencer con Tweetreach
Twittreach è un semplice tool in grado di creare un report su una determinata frase, url o hashtag.
A differenza di altri tool, ha una sezione chiamata “contributors” in grado di mostrare gli utenti che hanno maggiormente contribuito alla portata totale del messaggio negli ultimi cinquanta tweet (la lista completa è disponibile acquistando la versione premium).
Con questo elenco si potrà creare una lista apposita, in modo da poter conversare con gli utenti in occasioni future.
L’orario giusto per twittare
Come per Facebook, anche suTwitter gli utenti non sono connessi 24 ore al giorno.
Con Followerwonk potrai sapere quali sono le migliori fasce orario per poter twittare i tuoi messaggi.
Basta registrarsi tramite il proprio account di twitter, scrivere il proprio nome utente e scegliere “analyze users they follow”.
Per sapere quando è il momento giusto per twittare, basta fare riferimento al grafico.
Questi sono piccoli (ma importanti) accorgimenti che torneranno utili durante la programmazione del piano editoriale, e ricordiamoci che Non si può gestire ciò che non si misura (Twitta)
Fonti: social media examiner
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Siamo sicuri che l’orario migliore per mandare un tweet sia quando c’è più affollamento?
Il rischio è che il tuo tweet venga subito sommerso da decine e altri e nessuno lo vede.
Ciao Daniele, ottima domanda.
FollowerWonk da la possibilità di sapere le fasce d’orario ottimali in base ai tuoi follower (quindi saranno sempre diverse per ciascun utente). Un po’ come fanno gli insight di Facebook per intenderci..
Ci sono comunque altre “scuole di pensiero”, ad esempio Guy Kawasaki e CNN ripetono i tweet almeno 4 volte al giorno, ottenendo un ctr del 75% su ogni pubblicazione.
l’ideale sarebbe mettere in atto una strategia fondata sull’unione delle due teorie, credo che i risultati ottenuti possano essere veramente interessanti!