L’annuncio di FB Newswire ha fatto, da subito, parlare di sé come avviene ogni qualvolta il social network di Zuckerberg si muove verso nuovi orizzonti. Disponibile all’indirizzo Facebook.com/FBNewswire, FB Newswire si presenta come un aggregatore di notizie degne di essere trasmesse al pubblico di Facebook e poi rilanciate sull’account Twitter (@ FBNewswire). Il Fact-Checking, croce e delizia di molte redazioni, è nelle mani di Storyful.
Come spiega lo stesso Andy Mitchell, News and Global Media Partnerships di Facebook,
“Every day, news is made on Facebook. More than one billion people use our platform to discover, explore and participate in news-making events around the world. Today, we’re excited to announce FB Newswire, a resource that will make it easier for journalists and newsrooms to find, share and embed newsworthy content from Facebook in the media they produce”.
Uno strumento creato, quindi, per aiutare i giornalisti nella ricerca di notizie certe e già verificate. Una risorsa che aiuterebbe gli stessi giornalisti a integrare i loro articoli, ad arricchirli rendendo quindi il testo ancora più trasversale.
Le notizie vengono postate sulla pagina facebook di Newswire linkando la fonte che le ha lanciate. In questo modo le redazioni possono facilmente risalire alla fonte delle varie news.
Aggiornamento in tempo reale e verifica dei contenuti da parte dello staff di Storyful. Sono questi gli ingredienti di quello che potrebbe essere la nuova frontiera del giornalismo internazionale. E sarà interessante vedere come FB Newswire verrà accolto dalle redazioni italiane (a questo proposito leggi l’articolo di Mario Tedeschini Lalli, Serve un nuovo giornalismo, ma ciò che è nuovo in Italia altrove è vecchio) alla luce dello scalpore nato di recente, come riporta Giuseppe Granieri, in seguito a un test dell’Ordine dei Giornalisti che proponeva l’idea di Internet come “una minaccia per l’informazione di approfondimento”.
Basterebbe questa affermazione per aprire la strada alle domande, ai dubbi e alle riflessioni. Mi sembra interessante leggere il punto di vista di Marc Andreessen secondo cui il futuro del giornalismo, come ricorda lo stesso Granieri, “sarà un monumentale stream di Twitter“.
In quest’ottica è affascinante guardare la strada imboccata da FB Newswire: non è forse un tentativo di spostare un numero sempre maggiore di utenti da Twitter a Facebook per poi farli tornare su Facebook con la garanzia che le notizie in tempo reale sono verificate e per di più si riesce a risalire alla fonte? Quindi come si spiega l’apertura di un account Twitter, alimentato comunque dal solo flusso di notizie provenienti da Facebook? E come spiegare invece il nuovo layout di Twitter da molti utenti visto come un secondo Facebook? (per questo leggi l’articolo di Aby Sam Thomas, Meet FB Newswire, Facebook’s newest weapon in its arsenal against Twitter).
Adesso mi rivolgo a te, giornalista, pensi di utilizzare lo strumento che Facebook ti mette a disposizione?
E per te che invece maneggi social network ogni giorno, per lavoro e passione, qual è la tua opinione su FB Newswire?