Ogni professionista principalmente ha due storie da raccontare: quella della sua carriera, fatta di master, obiettivi e imprese memorabili, e quella delle sue esperienze assurde capitategli durante i suoi anni di lavoro.
Con questo articolo voglio trattare la seconda, quella fatta da episodi che mai nessun altro potrà mai assistere in prima persona, o quasi.
Perché quando si parla di comunicazione tutto il mondo è paese, specialmente nel social media marketing.
Lavorando principalmente con piccole attività, dove per molte di loro il passaparola generato da non so quale parente è la miglior pubblicità, le possibilità che queste hanno di intraprendere la strada della comunicazione social nel giusto modo e senza un minimo di preparazione, si abbassano fino a rasentare lo zero assoluto.
Il motivo? Perché si parte con delle convinzioni già sbagliate.
Un Fan = Un cliente
Se fosse veramente così, anche il più piccolo imprenditore potrebbe avere il conto in banca come quello di Bill Gates.
Un semplice like non porta un guadagno in termini monetari, una persona che mostra il suo apprezzamento verso la tua attività è semplicemente un potenziale cliente , starà a te pensare a come trasformarlo in reale.
La pagina usata come vetrina
Se vuoi creare un dialogo con le persone, non c’è cosa più sbagliata che fare il “vu-cumprà”.
Ti hanno messo mi piace alla pagina, bene…è un buon segno.
Adesso non iniziare ad assillarlo mostrandogli tutti i prodotti in catalogo, ti prego.
Hai voluto la bicicletta?
Un tuo concorrente è sul web. Hai deciso di seguirlo e hai aperto un sito, una pagina Facebook e magari hai anche Google places verificato.
Credi che sia finita qui, che i clienti non parlino di te e che non si accorgano che è possibile farlo online e ti dimentichi.
Lo sai che non è così, vero?
Ma si dai, cosa vuoi che sia!
Aprire una pagina Facebook è facilissimo, ma non farlo se hai bevuto una birra di troppo.
Visual? Certo, ma come?
Foto, video, infografiche e pure gif animate.
Sono mezzi di comunicazione eccezionali se di buona qualità, altrimenti lascia perdere.
(Ah, complimenti per la scelta del target, abito solo a 110km di distanza):
Le conclusioni
Risate a parte, dopo aver visto l’ennesima azienda che cerca di intraprendere questa tortuosa strada fallendo totalmente, mi sono domandato se potevo trarci un minimo di guadagno.
Se hanno voluto spendere anche solo un’ora nella creazione di una presenza (e che presenza!) online, forse saranno anche più propensi ad investire una cifra per una buona gestione.
Potrebbe essere anche un modo non convenzionale per la creazione di un portafoglio clienti, restando in tema con un articolo scritto sul mio blog: aziende con profilo Facebook